Chefchaouen si è guadagnata il titolo di La Perla Blu: impossibile che tu non ne abbia mai sentito parlare o che non sia incappato per sbaglio su una foto di questo unico e meraviglioso paesino dalle pareti turchesi nel nord del Marocco.
Chefchaouen è senza ombra di dubbio una meta imperdibile in un viaggio in Marocco: una deviazione non così breve dal circuito delle città imperiali ma che vale totalmente la pena e di cui è impossibile pentirsi.
In molti la giudicano una destinazione turistica (a mio parere neanche così tanto) ma secondo me resta comunque estremamente affascinante, caratteristica e letteralmente da sogno: perdersi tra i vicoletti dipinti di blu alla scoperta degli angoli più particolari è stata decisamente una delle cose che più ho amato in questo viaggio in Marocco.
La Città Blu è piccolina e in un paio di ore ti renderai conto di aver già esplorato ogni vicolo e di aver fotografato ogni edificio, per cui ti garantisco che mezza giornata qui è più che sufficiente.
A circa 40 minuti a nord di Chefchaouen invece, si trova Akchour: una zona montuosa spesso sconosciuta ma che nasconde al suo interno delle splendide cascate in un paesaggio da sogno.
Per raggiungere le cascate bisogna camminare un po’: se vuoi fare poca strada ti basterà fermarti alle cascate più piccole che si trovano all’inizio del sentiero.. se invece vuoi vederle tutte e raggiungere quella più grande e finale bisogna considerare almeno 12-13 km andata e ritorno. Il trekking è piuttosto semplice ma estremamente caratteristico e interessante: fra l'altro sarai sempre accompagnate dalle scimmiette che popolano gli alberi di questa zona.
L'escursione occupa almeno mezza giornata: l'ideale è farla alla mattina con partenza di buon'ora, per evitare il caldo e le orde di locali che vengono a rinfrescarsi alle cascate.
Vediamo ora l’itinerario che abbiamo previsto per questa seconda parte del viaggio:
come puoi vedere nella mappa qui sotto, nel secondo giorno del nostro viaggio (②) abbiamo trascorso la mattinata a Meknes per poi spostarci verso l’ora di pranzo verso Chefchaouen che abbiamo esplorato a fondo fino all’ora di cena e dove abbiamo trascorso la notte. La mattina del nostro terzo giorno (③) abbiamo lasciato la Città Blu per dirigerci a nord e affrontare il trekking ad Akchour fino a pranzo quando abbiamo ripreso l’auto e siamo partiti verso sud in direzione di Fès.
Se vuoi saperne di più su come pianificare il tuo itinerario di viaggio in Marocco allora LEGGI ANCHE: Marocco on the road: itinerario completo di almeno 8 giorni
Non perderti le altre tappe di questo viaggio:
parte 1 - giorni ① e ② : Alla scoperta di Casablanca, Rabat e Meknes - Marocco on the road
parte 3 - giorni ③ e ④ : Fès, la Perla Imperiale del Marocco
parte 4 - giorno ⑤ : Deserto del Merzouga e Dune dell'Erg Chebbi
parte 5 - giorni ⑥ : La Strada delle Mille Kasbah e Ait-Ben-Haddou
parte 6 - giorni ⑦ e ⑧ : Marrakech, due giorni nel cuore del Marocco
Se invece hai già definito il tuo itinerario e stai pensando alla parte più organizzativa e logistica del tuo viaggio LEGGI ANCHE: Come organizzare un viaggio on the road in Marocco in poche semplici mosse
Chefchaouen
Chefchaouen si trova nel nord del Marocco, ai piedi delle montagne del Rif ed è conosciuta ai più come la Perla Blu per i suoi edifici costruiti con architettura marocchina e una chiara influenza andalusa con le sue famose pareti blu che la rendono un vero paradiso per fotografi e instagrammer.
La Città Blu del Marocco nonostante la sua fama è rimasta un paesino tranquillo e rilassato ma soprattutto estremamente pittoresco.. sì, la possiamo definire turistica, ma nulla a che vedere con il caos di Marrakech o Fez.
Se ti stai chiedendo perché le vie di Chefchaouen sono colorate di blu, le teorie sono tante e intrise di storie tramandate negli anni: c’è chi sostiene che siano state dipinte di blu dagli ebrei in fuga dall’Inquisizione Spagnola nel XV secolo mentre per altri il colore blu serve a tenere lontane le zanzare, o per rappresentare il mare, o per tenere fresche le case durante i mesi estivi.
Come già saprai se hai letto i precedenti articoli su questo viaggio in Marocco, abbiamo trascorso una notte (la terza di questo On The Road) a Chefchaouen, all’interno della Medina della Città Blu. Il nostro piccolo Riad era situato abbastanza vicino a una delle porte d’ingresso della medina, una scelta comoda per il parcheggio dell’auto: noi l’abbiamo lasciata gratuitamente di fronte al cimitero della città. La medina è sicuramente la zona di Chefchaouen migliore dove dormire: la zona è incantevole ed è la scelta più pratica in quanto la maggior parte delle attrazioni e dei ristoranti si trovano qui. Se preferisci una zona più tranquilla e meno labirintica allora meglio optare per una struttura fuori delle mura della medina, lungo Ave Hassan II. Per tutte le informazioni relative alle informazioni pratiche come gli alloggi, il noleggio dell’auto, i voli ecc.. LEGGI ANCHE: Come organizzare un viaggio on the road in Marocco in poche semplici mosse
L’attrazione principale di Chefchaouen è sicuramente la sua splendida medina blu: un luogo incantato all’interno della quale si concentrano gli edifici più interessanti della città.
Al di là delle poche attrazioni di cui parleremo tra poco, Chefchaouen va esplorata liberamente, perdendosi senza meta nel labirinto dei suoi colorati vicoli alla scoperta degli angoli più sorprendenti e caratteristici. Il consiglio che ti dó è quello di spuntare gli edifici principali che ora vediamo insieme e poi di lasciarti guidare dall’istinto e perderti nella medina.. fai shopping nel souk che corre lungo le stradine fino a che non ti renderai conto di aver esplorato ogni stradina e aver fotografato ogni parete
LEGGI ANCHE: Dove mangiare a Chefchaouen
Piazza Uta el Hammam
Piazza Uta el Hammam è il cuore della medina di Chefchaouen, lo snodo in cui convergono le principali strade della labirintica città vecchia: si tratta di una piazza lastricata fiancheggiata da bar e ristoranti un po’ troppo turistici per i miei gusti. La sera i turisti si riversano quasi tutti qui, intorno al grande albero al centro attorno a cui spesso stanno gli strada. E’ su questa piazza che troverai la Kasbah di Chefchaouen e la Grande Moschea della città.
Piazza El Houta
Piazza El Houta è decisamente più piccola e meno affollata della precedente ma a mio parere estremamente più affascinante e tranquilla. Questa piazzetta silenziosa è molto caratteristica e riccamente decorata al cui centro spicca la splendida fontana andalusa.
Kasbah
Tra i tanti edifici blu di Chefchaouen è semplicissimo individuare la Kasbah: l’unica costruzione in pietra color salmone. Si tratta di una fortezza cinta da mura con 11 torri risalente al XV e il XVI secolo e costruito con il tipico stile andaluso-magrebino.
All’interno delle sue mura si trova un giardino mentre la fortezza è oggi sede del Museo Etnografico e di una piccola galleria d’arte.
Grande Moschea di Chefchaouen
La Grande Mosquée de Chefchaouen è caratterizzata dal suo minareto ottagonale, una forma tipica dell’influenza dell’architettura andalusa: anche quest’edificio è un po’ atipico per la città in quanto non è del classico blu ma le sue pareti sono di colori neutri come beige e mattone.
Souk di Chefchaouen
Il Souk di Chefchaouen è piccolino e corre lungo i vicoli della medina senza un ordine ben preciso: è uno dei più belli in quanto i colori dei prodotti di artigianato marocchini contrastano con il blu delle pareti dando vita a uno spettacolo incredibile.
Blue Street e il banchetto di arance di Said
Il banchetto di arance di Said è uno degli luoghi più iconici e fotografati di Chefchaouen: si trova a pochi metri dalla Blue Street (sì lo so che la città è tutta blu ma questo vicolo è particolarmente instagrammabile). Il banchetto è allestito solo nel pomeriggio ma per farvi una foto dovrete comprare un bicchiere di spremuta!
Il Patio
Il Patio altro non è che l’ingresso di una casa privata che è stata allestita ad hoc per essere utilizzata per le fotografie dai turisti. E’ uno dei luoghi più instagrammabili di Chefchaouen e l’ingresso è a pagamento (5 MAD a persona) per fare le foto.
Tramonto dalla Moschea Spagnola
La Moschea Spagnola si trova fuori dalla Medina di Chefchaouen, in realtà è proprio fuori dalla città: si raggiunge a piedi con una camminata in salita di circa 45 minuti (piuttosto tosta) o in pochi minuti in auto. Vale la pena spostarsi per ammirare questa moschea arroccata sulla collina che sovrasta la città. La Moschea Spagnola è stata costruita dagli spagnoli negli anni venti del ‘900 e non era amata dai locali che infatti la lasciarono andare in rovina; solo recentemente è stata ristrutturata ma senza essere rimessa in servizio, motivo per cui può essere visitata anche da non-musulmani.
Al di là della moschea in sè, da qui si gode una delle migliori viste su Chefchaouen: consiglio di arrivarci verso ora del tramonto in modo da ammirare la Perla Blu del Marocco che si tinge di rosso e arancione al calar del sole.
Per quel che riguarda dove mangiare a Chefchaouen, vi sconsiglio i ristoranti e i cafè su Piazza Uta el Hammam.. troppo turistici e poco autentici per i miei gusti. Vi consiglio di optare per qualcosa di più locale e tradizionale come il Restaurant Hamsa (più alla buona) oppure per il Restaurant Lalla Mesida, dove abbiamo cenato noi: locale splendido, all’interno di una roccia e ottimo cibo, oltre che ad un ottimo prezzo!
LEGGI ANCHE: Dove mangiare a Chefchaouen
Se vuoi sapere invece cosa mangiare in Marocco e quali prelibatezze non puoi assolutamente perderti LEGGI ANCHE:La cucina marocchina: cosa mangiare in Marocco, usi, costumi e consigli utili
Non tutti lo sanno ma Chefchaouen, la Perla Blu del Marocco, non attira solo instagrammers ed appassionati di architettura: questa zona è in realtà molto amata anche da trekkers ed escursionisti che la scelgono come punto di partenza per i percorsi nelle montagne del Rif o nei pressi di Akchour.
Akchour e le sue cascate
Una delle zone più amate dagli amanti del trekking è sicuramente quella di Akchour che viene anche chiamata: Le Paradis Perdu - il paradiso perduto.
Le cascate di Akchour sono senza dubbio una delle gemme nascoste di Chefchaouen: l’escursione corre lungo il fiume in cui si alternano tante piccole cascate, laghetti e deliziosi cafè, attraverso una vigorosa foresta verde popolata da scimmiette e cani che vi guideranno lungo il sentiero.. è un’escursione da favola, decisamente imperdibile.
Quando siamo andati noi a metà Maggio purtroppo l'ultima cascata era quasi del tutto in secca a causa delle poche piogge ma il posto era comunque meraviglioso!
L’escursione alla cascata di Akchour non è particolarmente impegnativa, anche se ci sono alcuni tratti un po’ ripidi: i percorso è di circa 6 km (12 in totale, andata e ritorno) e dura circa 3-4 ore, a seconda delle soste che si fanno lungo il cammino e di quanto lontano vuoi spingerti.. considera che le prime cascate si trovano a 40 minuti di camminata. Lungo il percorso infatti troverai tantissimi cafè molto alla buona con sedie e tavolini dove riposare e rinfrescarti con una bella spremuta d'arancia fresca con i piedi immersi nelle acque gelide del fiume. Il sentiero è ben curato e segnalato, non è necessario avere una guida ed è impossibile perdersi: in alcuni punti si attraversa più volte il fiume ma ci sono grandi blocchi di cemento su cui camminare.
Qui la traccia Wikiloc del trekking (one way) con i riferimenti.
Come abbiamo accennato poco fa, il percorso è relativamente breve: noi ci abbiamo messo circa 4 ore compreso di soste e di spremuta a bordo fiume al ritorno. Fra l’andata e il ritorno a Chefchaouen meglio considerare una mezza giornata per quest’escursione, che fra l’altro vi consiglio di fare la mattina, soprattutto d'estate per evitare il caldo cocente e la calca di locali che vengono a fare gite in questa zona.
Il percorso è piuttosto semplice, non servono particolari scarpe da trekking, sono sufficienti scarpe da ginnastica comode e un abbigliamento sportivo, un bello zainetto che possa contenere una borraccia dell’acqua e se vuoi porta anche costume e telo da mare per provare a immergerti nel fiume e nelle cascate - l’acqua è gelata ma in alcuni punti si creano dei laghetti che sembrano delle vere e proprie piscine da tanto che l’acqua è limpida e turchese!
Per raggiungere il sentiero di trekking puoi impostare su Google Maps le Cascate di Akchour e arriverai al parcheggio a pagamento adibito dove puoi lasciare l’auto per 10 MAD. La strada per raggiungere Akchour è panoramica: si passa attraverso le montagne del Rif ammirando paesaggi mozzafiato!
Sulla strada per Akchour vi segnalo che sulla destra troverete tantissimi venditori di ceramiche tipiche marocchine: i prezzi sono ottimi e la scelta è infinita! Noi abbiamo comprato un servizio di piatti in ceramica grezza e una tajine splendida da portare a casa!
Non perderti i prossimi post con tutti gli approfondimenti sulle successive tappe del nostro viaggio:
parte 1 - giorni ① e ② : Alla scoperta di Casablanca, Rabat e Meknes - Marocco on the road
parte 3 - giorni ③ e ④ : Fès, la Perla Imperiale del Marocco
parte 4 - giorno ⑤ : Deserto del Merzouga e Dune Erg Chebbi
parte 5 - giorni ⑥ : La Strada delle Mille Kasbah e Ait-Ben-Haddou
parte 6 - giorni ⑦ e ⑧ : Marrakech, due giorni nel cuore del Marocco
Nel frattempo scopri le prossime tappe dell'itinerario e LEGGI ANCHE: Marocco on the road: itinerario completo di almeno 8 giorni
Ripercorri il nostro itinerario in Marocco anche esplorando ogni città dal punto di vista culinario attraverso i migliori ristoranti, cafè e terrazze e LEGGI ANCHE: Dove mangiare in Marocco da nord a sud: cafè, ristoranti, rooftop bar e street food
Se vuoi sapere invece cosa mangiare in Marocco e quali prelibatezze non puoi assolutamente perderti LEGGI ANCHE:La cucina marocchina: cosa mangiare in Marocco, usi, costumi e consigli utili
Se stai pianificando il tuo viaggio in Marocco mi raccomando non perdere l’articolo con tutti i consigli, le informazioni e i trucchi per organizzare un perfetto on the road in questo splendido paese.. troverai info riguardo ai voli, gli alloggi, al noleggio dell'auto, ai parcheggi, il carburante e tanti altri consigli utili per cui LEGGI ANCHE:Come organizzare un viaggio on the road in Marocco in poche semplici mosse
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