Kyoto, letteralmente la "Città Capitale", è una delle città più importanti del Giappone, essendo stata l’antica capitale del Paese per più di un millennio (dal 794 al 1868).
Fortunatamente è stata quasi quasi interamente risparmiata durante la Seconda Guerra Mondiale ed ha quindi conservato a pieno i suoi tesori e luoghi storici, garantendosi un posto fra i Patrimoni Mondiali dell’Unesco.
Fare un viaggio in Giappone e non visitare Kyoto è praticamente un’eresia: per quanto possa forse essere scontata e presente in tutti gli itinerari classici, la sua bellezza non ammette defezioni ed è una tappa che va assolutamente fatta almeno una volta nella vita.
Kyoto è anche nota come "la città dei mille templi", di fatti ospita più di 1600 templi buddhisti e 400 santuari shintoisti. Ma Kyoto ha così tanto da vedere che è impensabile pensare di poter vedere tutto: per esplorarla bene considera che sono necessari ALMENO 3 giorni, che noi abbiamo considerato sufficienti come minimo, e una buona selezione dei punti d’interesse, cosa che faremo insieme tra poco.
Kyoto offre infatti un panorama culturale unico ed affascinante, tutto da scoprire: il celebre quartiere di Gion, Hanamachi in cui le geisha vivono e lavorano, la tradizione dell’arte del tè, gli imponenti santuari.. ma non solo: Kyoto sa essere anche una città moderna e vibrante, con vie commerciali incantevoli, piene di negozietti, uno splendido mercato del pesce (Nishiki) e le rive del fiume Kamo su cui fare romantici picnic.
Ultimamente Kyoto è stata presa d’assalto dai turisti, rendendo spesso complessi gli spostamenti e le visite ai luoghi d’interesse: per questo motivo è fondamentale pianificare con cura l’itinerario in città, magari a volte svegliandosi anche di buon ora, ma soprattutto essere rispettoso della vita dei locali, che risentono molto di queste folle di turisti.
Noi l’abbiamo amata e tutto sommato siamo riusciti a fare tutto quello che volevamo con relativa tranquillità! Nonostante il timore delle folle, ci siamo goduti Kyoto a pieno, sinceramente senza nemmeno fare troppo caso alle strade piene di turisti: grazie a una buona organizzazione e qualche trucchetto, ne abbiamo risentito davvero poco. Sì, tranquillo: ovviamente tra poco vedremo insieme questi trucchetti e tutte le info che ho raccolto durante questi 3 giorni a Kyoto, in modo da consigliarti al meglio e farti godere appieno di questa magica città.
Kyoto all’interno di un itinerario di 3 settimane in Giappone
Come abbiamo già accennato, Kyoto può risultare una destinazione un po’ scontata, una tappa fissa in tutti i classici itinerari del Giappone, soprattutto se stai organizzando il tuo primo viaggio nel Paese del Sol Levante. Se hai seguito fin qui questo nostro viaggio, saprai che abbiamo cercato di includere quante più tappe fuori dalle classiche rotte e lontano dalle folle di turisti, ma credimi se ti dico che Kyoto è una vera gemma di rara bellezza, impossibile da saltare: una destinazione da vedere almeno una volta nella vita.
Stabilita quindi l’importanza di inserire Kyoto nel nostro itinerario, è stato il momento di capire quanto spazio lasciarle e che priorità aveva per noi: dopo varie ricerche, dopo aver studiando a lungo la città e le varie cose da fare e vedere, siamo giunti alla conclusione che meritasse gli stessi giorni che avevamo dedicato a Tokyo, ovvero 3 giorni pieni, che si sono rivelati sufficienti per vedere tutto ciò che ci interessava vedere. Kyoto si classifica quindi fra le tappe più importanti del nostro itinerario.
Per quel che riguarda il suo inserimento all’interno dell’itinerario, a rigor di logica geografica è stato semplicissimo decidere di fermarci a Kyoto subito dopo il nostro tour on the road delle Alpi Giapponesi, raggiungendola comodamente con uno shinkansen da Nagoya.
Ovviamente, se stai facendo un tour del Giappone da Sud a Nord, quindi in senso opposto al nostro, va da sé che abbia senso inserire Kyoto dopo aver visto Osaka, procedendo verso nord.
Un piccolo accenno alle prossime tappe: dopo aver trascorso 3 giorni a Kyoto, ci siamo spostati per una notte a Nara, che abbiamo visitato in giornata per poi muoverci ancora e raggiungere Osaka, la nostra utlima tappa nel Giappone “continentale”. A proposito di questo nostro piccolo triangolo Kyoto-Nara-Osaka, oltre all’ovvietà di poterlo fare al contrario - dato che sono tutte e tre molto vicine - volevo dirti che è tranquillamente possibile fare Nara in giornata (senza trascorrerci una notte) sia facendo base a Kyoto che ad Osaka.
Noi abbiamo fatto questa scelta per ridurre gli spostamenti e poterci godere Nara a pieno, dando una sbirciata anche la sera.
Per avere una panoramica più ampia di quello che è stato il nostro intero itinerario LEGGI ANCHE: Itinerario di 21 giorni in Giappone: cosa fare e cosa vedere in 3 settimane
Non perderti anche le altre tappe del nostro viaggio:
LEGGI ANCHE: 3 giorni a Tokyo, la città che non dorme mai
Come raggiungere Kyoto
Da ovunque tu venga, il miglior modo per raggiungere Kyoto è sicuramente in treno o shinkansen, dato che la città non dispone di un aeroporto suo - l’aeroporto di riferimento per Kyoto è infatti quello di Osaka, l’aeroporto Internazionale del Kansai. Da qui, per raggiungere Kyoto ci vogliono circa 1 ora e 20 in treno, a bordo del JR Haruka Limited Express (2200¥ a resta, one way - gratuito con il Japan Rail Pass).
Tendenzialmente comunque, il tuo itinerario in Giappone difficilmente inizierà da Kyoto per cui ci arriverai quasi sicuramente in treno o con lo shinkansen Tōkaidō-San-yō Hikari da Osaka (14 min), da Tokyo (2 ore e 15), da Nagoya (come nel nostro caso).
Da Nagoya, noi abbiamo speso 5910¥ in 2 (circa 18€ a testa) per un viaggio di poco più di mezz’oretta.
Se arrivi da Osaka, a meno che tu non abbia un Japan Rail Pass, meglio lasciar stare lo shinkansen (2800¥), per quanto più rapido, e optare per le linee JR Special Rapid Service o JR Kyoto Line Rapid, che arriva a destinazione in circa mezz’ora ad un costo di 560¥.
Per saperne di più in merito agli spostamenti in treno e in shinkansen, al Japan Rail Pass e alla prenotazione dei biglietti LEGGI ANCHE: Come organizzare in autonomia un viaggio in Giappone in 10 mosse
Dove alloggiare a Kyoto
Kyoto è stata la prima tappa, dopo 10 giorni di viaggio, in cui ci siamo fermati più di 2 notti consecutive nello stesso posto: abbiamo infatti scelto un alloggio per tutte e 3 le notti trascorse in città, in modo da recuperare un po’ di energie e fare qualche lavatrice.
Abbiamo scelto la zona di Sanjo e Nishiki, centralissima e comoda per spostarci con i mezzi (treni e metro), ma soprattutto per la sera: si tratta infatti di una parte di Kyoto molto vivace, sopratutto di sera, pienissima di ristorantini e localini deliziosi. L’alternativa era Gion, forse più tradizionale e tipica, ma a posteriori sono molto felice della scelta fatta: Gion ci sarebbe risultata più scomoda, in termini di mezzi pubblici, e decisamente troppo affollata di giorno.
Abbiamo scelto il Piece Hostel Sanjo, un “ostello” e lo dico tra virgolette perchè in realtà ci sono anche parecchie stanze con bagno privato disponibili e noi abbiamo scelto una di queste. Per il resto che dire.. il posto è fantastico, siamo stati super soddisfatti della nostra scelta, fra l’altro con un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Per saperne di più in merito al Piece Hostel Sanjo e alle altre strutture in cui abbiamo alloggiato durante il nostro viaggio LEGGI ANCHE: Dove dormire in Giappone: alloggi tradizionali e esperienze tipiche imperdibili
Itinerario di 3 giorni a Kyoto
arrivo la sera prima da Nagoya
Giorno 1: Kyoto
Kimono Tea Ceremony Kyoto Maikoya
Compasso Teramachi e Nishikikoji-dori
Nishiki Market
Pontocho
Shirakawa Lane
Chion-in Temple, Parco Maruyama e Santuario di Yasaka
Gion: Ninenzaka, Sannenzaka
Kiyomizu-dera
Yasaka Pagoda e Kenninji Temple
Miyagawa-chō
Hanamikoji Street
cena da Ichiran - Kyoto Kawaramachi
Pontocho by night
Karaoke al Karaoke Room
Giorno 2: Kyoto
Santuario di Fushimi Inari-taisha
Sentiero del Filosofo
Tempio Eikan-dō (Zenrin-ji)
Santuario Heian
Picnic sul Fiume Kamo
Castello Nijō
Compasso Teramachi e Nishikikoji-dori
cena da Curry & Tempura Koisus
Giorno 3: Kyoto e trasferimento a Nara
Foresta di Bambù di Arashiyama Bamboo
Tempio Otagi Nenbutsuji
Tempio Adashino Nenbutsuji
Kinkaku-ji
Nigishi Market
Treno per Nara nel tardo pomeriggio
Cosa vedere e cosa fare a Kyoto in 3 giorni
Come già accennato, a Kyoto ci sono davvero tantissime cose da vedere e meraviglie da scoprire e in 3 giorni ovviamente non è possibile vedere tutto. Noi abbiamo cercato di inserire il più possibile, scegliendo quello che secondo noi valeva più la pena dopo tante ricerche.
Ecco qui quel che abbiamo fatto e che secondo me dovrebbe includere un itinerario di 3 giorni a Kyoto.
Kimono Tea Ceremony Kyoto Maikoya
Una visita a Kyoto non può che includere la partecipazione a una Cerimonia del Tè (detta in Giapponese “Chanoyu” o “Sado”), un’esperienza tipica ma soprattutto tradizionale da non mancare in Giappone.
Qui, infatti, la Cerimonia del Tè non è una mera preparazione della bevanda per gli ospiti, ma una vera e propria forma d'arte -è infatti considerata una delle tre arti classiche della raffinatezza giapponese-, una coreografia di movimenti precisi e per cui si studia per anni, che racchiude la cultura nipponica dell' ”omotenashi”, il prendersi cura degli ospiti incondizionatamente. Questo per farti capire molto brevemente l’importanza della Cerimonia del Tè in Giappone e il perché devi assolutamente partecipare a una di queste proprio a Kyoto, tradizionalmente celebre per le sue ochaya, le case del tè dove si veniva intrattenuti dalle geisha.
La Cerimonia del Tè era una delle esperienze che più agognavo durante questo viaggio, per cui ho studiato a lungo e minuziosamente dove farla. Dopo varie ricerche, la mia scelta è ricaduta su quella di Maykoya, una delle migliori in circolazione.
La Cerimonia del Tè Maykoya può essere fatta a Tokyo, Osaka e Kyoto; nello specifico, restando a Kyoto, sono due le location: Nishiki e Gion. Sul sito di Maykoya troverai anche altre esperienze disponibili, tra cui spettacoli di Geisha e visite a musei di samurai, ma ora mi concentrerò sulla Cerimonia del Tè.
La Cerimonia del Tè Maykoya è solitamente abbinata a una Kimono Experience: questo significa che quando arriverai, lo staff si occuperà di vestirti con kimono tradizionali per prepararti alla cerimonia, a cui potrai assistere insieme a un gruppo o privatamente.
Noi abbiamo scelto di fare quest’esperienza in gruppo nella sede di Nishiki, che avevamo praticamente attaccata al nostro alloggio, in quanto mi era stato consigliato di prenotare il primo slot orario disponibile la mattina, in modo da poter avere la più ampia scelta di kimono possibile. Questa è stata una dritta fantastica e che mi sento di condividere anche con te. E’ quindi ovvio che quest’esperienza va assolutamente prenotata, almeno 2 mesi in anticipo. Noi abbiamo speso 13.860¥ in 2 (circa 42€ a testa).
Per me ne è assolutamente valsa la pena, è stata un’esperienza emozionante e tradizionale, un vero e proprio must che consiglio di fare a tutti in Giappone. I kimono sono sensazionali, avrai la possibilità di scegliere quello che ti piace di più fra tantissimi colori e fantasie, a cui verrà poi abbinato un accessorio per capelli che verrà posizionato da un’abile signora che si occuperà di acconciarti i capelli.
Prima e dopo la cerimonia avrai qualche minuto per scattare fotografie pazzesche all’interno della casa da tè tradizionale, sia nei giardini giapponesi che nella stanza dove avviene la cerimonia vera e propria. La ragazza che ha tenuto la cerimonia parlava un ottimo inglese e ci ha spiegato nel dettaglio ogni passaggio e il suo significato, dopo di chè abbiamo provveduto noi stessi a preparare il tè e ad assaggiarlo, accompagnandolo con qualche dolcetto tradizionale.
Che aspetti, non hai ancora prenotato?
Teramachi Kyogoku
Nel cuore di Kyoto, nella zona di Nishiki, si trova l’incredibile via dello shopping Teramachi Kyogoku, un’affascinante miscela di storia e modernità che funge da meta perfetta per fare del sano shopping all’insegna del vintage, dell’artigianato locale e di negozi all’ultima moda.
La combinazione di strade antiche e negozi moderni, infatti, offre un’esperienza indimenticabile che noi ci siamo concessi più volte in questi tre giorni, essendo vicinissimo al nostro alloggio e spesso di passaggio muovendoci a piedi.
Non ho scattato foto perchè giuro ero troppo presa dai meravigliosi negozi!
La Teramachi Kyogoku Shopping Arcade è infatti una delle vie tradizionali di Kyoto per lo shopping che risale al periodo Edo e che un tempo era un’area fiancheggiata da numerosi templi (alcuni ancora in piedi, come lo splendido Nishiki Tenmangu Shrine).
Nishiki Market
Il Nishiki Market è una delle parti di Kyoto che ci è piaciuta di più, d’altronde da buoni amanti dei mercati e del cibo non poteva essere diversamente: ho perso il conto di quante volte ci siamo stati, grazie anche al fatto che alloggiavamo nei paraggi.
Il Mercato di Nishiki è un’istituzione a Kyoto, essendo stato fondato circa 400 anni fa nello stesso posto, anche se con dimensioni e caratteristiche dfferenti: nacque infatti come mercato del pesce mentre ora, oltre ad essersi ingrandito parecchio (corre per oltre 400 metri), ospita ristorantini, negozi alimentari e di souvenir di vario genere, di ceramiche e di utensili per la cucina.
Il mercato di Nishiki conta infatti ormai oltre i 130 venditori, tutti stipati uno affianco all’altro, fra cui si fanno largo orde di turisti ma anche tanti locali.
Alcuni negozi offrono assaggi gratuiti o vendono piccoli piatti e specialità di street food da gustare camminando, mentre altri hanno dei posti a sedere.
Nishiki Market è senza dubbio un’ottima tappa dove pranzare, assaggiando varie cosine, ma anche per fare incetta di souvenir: io ho comprato alcune cose davvero graziose! Un vero must di Kyoto, impossibile perderselo!
Ricorda che i negozi sono aperti dalle 9 alle 17, anche se alcuni prolungano l’orario di apertura fino alle 18; tendenzialmente meglio evitare di andarci il Mercoledì o il Sabato, perché alcuni negozi sono chiusi.
Pontocho
Il quartiere di Pontocho, situato vicino a Gion, è un antico quartiere di geisha risalente al 1670 e ricco di case del tè e di ristorantini che si snodano su un lungo vicolo lastricato fiancheggiato da edifici tradizionali in legno.
È un luogo che di giorno dice poco, ma che di notte si anima: mentre giri tra i vicoli stretti, potresti scorgere una geisha diretta a un appuntamento. La cosa splendida di Pontocho è che è rimasto fermo nel passato: le auto non hanno accesso a questa zona, è stata proibita la realizzazione di edifici moderni e non è possibile appendere nemmeno le classiche insegne luminose a neon che affollano le città ora.
Il quartiere è tappezzato da ristoranti molto rinomati, molti considerati fra i migliori della città; la maggior parte dei ristoranti che hanno la vista sul fiume Kamo, durante la bella stagione offrono la possibilità di cenare su una piattaforma galleggiante chiamata yuka. E’ un ambientazione molto romantica e suggestiva, anche solo da contemplare, per questo molto popolare: ricordati di prenotare!
Picnic sul Fiume Kamo
Sulle sponde del Fiume Kamo, al livello del corso d’acqua, corrono un sentiero e un bel praticello d’erba su entrambi i lati. Durante una bella giornata, soprattutto in primavera e in estate, vedrai tantissime persone sedute in questi spiazzi a godersi il sole o un bel picnic.
Noi abbiamo voluto imitarli, e per pranzo abbiamo fatto razzia di uno dei kombini più vicini e ci siamo appostati sul fiume: lo scenario è incantevole, ed è un modo perfetto per godersi un’oretta di sole e riposarsi in tranquillità.
L’unica cosa che ti voglio dire è di fare attenzione agli uccelli, alcuni anche enormi (non sono sicura ma giuro sembravano dei falchi), che volano perennemente nei pressi dei ristoranti sulle piattaforme yuka e sul fiume nella speranza di rubare un po’ di cibo dalle bacchette di qualcuno.
Enri stava tranquillamente mangiando i suoi onigiri quando un falco è piombato su di lui veloce come una saetta portandogli via onigiri e bacchetta compresa dalle mani. Un’esperienza intensa, sicuramente tipica, ma ti consiglio di fare attenzione!
Shirakawa Lane
Shirakawa Lane è considerata dalla gente del posto la strada più bella di Kyoto, ma forse lo è dell’intero Giappone: situata a pochi minuti a piedi dal centro di Gion, in zona Hanamichi, corre lungo il piccolo canale Shirakawa ed è ancora una perla non troppo frequentata dai turisti.
Su un lato Shirakawa Lane affacciano case, negozietti, case da tè e ristorantini, mentre dall’altro, sul canale, puoi ammirare splendidi salici, ciliegi e aceri giapponesi.
E’ un luogo molto tranquillo e caratteristico, dove passeggiare ammirando gli splendidi scorci che ti sorprenderanno da ogni lato, magari riposandoti su una delle tante panchine che si susseguono, respirando a pieni polmoni l’atmosfera magica e rilassata di questo luogo incantato.
Tempio Chion-in
Il Tempio Chionin, situato nel quartiere di Higashiyama, vicino al Parco Murayama, è uno dei templi buddisti più antichi e più importanti del Giappone. Fu fondato nel 1234 ed è la sede principale del Buddismo Jodo-Shu (setta della Terra Pura): si dice infatti che il fondatore della setta Jōdo-shū, Hōnen, abbia insegnato qui per molti anni.
Il suo ingresso principale, noto come Sanmon, è uno dei più grandi del Giappone con le sue porte di legno massiccio che si aprono su un viale affascinante che conduce alla sala principale del tempio, chiamata Miedo, uno dei luoghi più sacri del tempio.
Una delle cose più belle di questo tempio è il suo padiglione di osservazione, Yuzen no Ma, da cui si può ammirare una vista panoramica sulla città.
Il tempio è visitabile gratuitamente tutti i giorni dalle 9:00 alle 16:30. Viene però richiesto il pagamento di un biglietto di 500¥ per accedere ai due giardini, i quali in primavera e in autunno restano aperti fino a tardi e illuminati alla sera.
Parco Maruyama
Risalente al 1886, il Parco Maruyama è uno dei parchi più celebri e amati di Kyoto e passeggiare al suo interno è un ottimo modo per fuggire dal caos della città e immergersi nella natura.
Si estende su una superficie di oltre 86.000 metri quadrati ed è celebre, oltre che per l’enorme quercia di 800 anni chiamata “Quercia di Gion” - considerata un simbolo di saggezza e longevità - per essere uno dei migliori spot per ammirare l’Hanami durante la primavera.
Durante la stagione dei ciliegi, infatti, il Parco Maruyama si tinge di rosa grazie alle centinaia di ciliegi in fiore, sia di giorno che di notte.
Santuario di Yasaka
Nascosto tra le vie di Gion, il Santuario Yasaka-jinja è uno dei luoghi religiosi più venerati di Kyoto, da cui origina il Gion Matsuri, il festival più grande e importante della città.
Il tempio, risalente a oltre 1000 anni fa, è dedicato alla dea shintoista Konohanasakuya, che rappresenta la fioritura dei ciliegi ed è sempre frequentatissimo dai fedeli che ci si recano per ricevere benedizioni e pregare per la buona sorte; spesso i locali lo chiamano Gion-san. L'imponente porta rossa è forse l'immagine più iconica e fotogenica del santuario: attraversata, entrerai nel santuario principale, che ospita una splendida sala delle offerte e un palcoscenico centrale decorato con lanterne.
Gion
Gion è senza dubbio il quartiere più celebre di Kyoto, famoso proprio per la sua atmosfera tradizionale, quasi fermo nel tempo al XIV secolo, quando nacque per accogliere i pellegrini in visita al santuario di Yasaka. Le strade di Gion si mostrano ancora come quelle di un tempo: le tradizionali case a schiera, conosciute come machiya, costeggiano le strade piene di edifici in legno con finestre rivestite in carta di riso e porte scorrevoli dette “fusuma” che ti consentiranno di fare un vero e proprio tuffo indietro nel tempo.
Gion è uno dei quartieri di Kyoto in cui vivono tutt’oggi le geisha, “geiko” per i locali locale: qui, infatti, ci sono molte case da tè e “okiya”, dove le geiko e le maiko (geisha in apprendistato) vivono.
Grazie al suo fascino senza tempo, Gion sta vivendo, nell’ultimo periodo, un vero e proprio assalto da parte di orde di turisti che ne affollano le vie, fotografando case private e abitanti locali senza ritegno né rispetto, motivo per cui alcuni luoghi sono stati interdetti ai turisti ed è stato vietato l’utilizzo di cellulari e macchine fotografiche.
Se visiti Gion, quindi, ricordati di farlo con rispetto e tenendo a mente che non è una mera attrazione turistica, ma un luogo che in tanti chiamano casa. Tieni poi presente che, per quanto l’aria tradizionale e antica possa inneggiare a un clima sereno e tranquillo, la realtà è molto diversa: Sannenzaka e Ninenzaka, le due strade più celebri e tradizionali, sono sempre affollate da una coda di turisti perenne che ne invade tutto lo spazio. Di sera la zona è molto più tranquilla, per cui ti consiglio di ripassarci magari dopo cena: l’atmosfera è magica e molto più silenziosa.
Ninenzaka e Sannenzaka
Sannenzaka e Ninenzaka sono le due celebri strade in stile tradizionale che si snodano nel cuore di Gion, simbolo della vecchia Kyoto e di tempi ormai lontani.
Qui potrai passeggiare ammirando qualche scorcio di uno scenario che sembra preso da una foto del passato, fra un turista e l’altro: dimore tradizionali, sale da tè, locande, botteghe tradizionali ma anche nuove e un po’ troppo turistiche e ristorantini che si alternano sui vicoli.
La costruzione di Ninenzaka risale al 807 e oggi ospita una serie di botteghe, caffetterie e ristoranti ospitati in tradizionali edifici in legno, dove potrai acquistare souvenir di ogni tipo, dai kimono ai ventagli, ma anche prodotti locali e specialità tipiche.
Su Ninenzaka spicca la la presenza moderna di uno Starbucks aperto all’interno di una storica sala da tè, perfettamente integrato nell’atmosfera tradizionale della strada: bere un matcha latte della famosa caffetteria su un pavimento di tatami è un’esperienza unica!
Sannenzaka, risalente invece all’anno 808, è anch’essa una stradina ricurva e leggermente in pendenza lunga 100 metri che porta al Tempio Kiyomizudera. Anche qui troverai antiche dimore in legno che oggi ospitano caffetterie e negozietti di souvenir, dolcetti e snack giapponesi.
Nei pressi di queste due magnifiche strade, non perderti il Ghibli Studios Shop: se sei un appassionato di questi anime giapponesi di Miyazaki, qui troverai souvenir unici!
Kiyomizu-dera
Situato in cima a una piccola montagna nel lato orientale di Kyoto, il tempio Kiyomizudera è uno dei templi buddisti più belli ed emozionanti di tutto il Giappone. Il tempio si trova ai piedi di Ninenzaka e Sannenzaka, nel cuore di Gion, e il suo nome significa letteralmente “tempio dell’acqua pura”, dalla sorgente d’acqua situata all’interno del complesso.
Il Kiyomizu-dera risale a circa l’anno 798 ed oggi è patrimonio mondiale dell’UNESCO. La caratteristica principale del tempio, che lo ha reso così celebre, è la sua terrazza in legno che poggia sulla collina sottostante e che offre una vista pazzesca sulla città.
La sala principale di Kiyomizudera è enorme e dedicata alla dea della compassione Kannon, mentre dietro questa sorge invece il santuario di Jishu, dedicato alla dea dell’amore. Alla base della sala principale si trova la cascata Otowa-no-taki, composta da tre corsi d'acqua che confluiscono in un unico stagno: ad ognuno è associata una virtù (longevità, salute e saggezza). Potrai bere l’acqua scegliendo da uno dei corsi d’acqua, in base a cosa auspichi: è sconsigliato non essere troppo avidi e bere da tutti e tre i corsi, perché porta sfortuna.
Per accedere al tempio è necessario pagare un biglietto d’ingresso dal costo di 500¥ per entrare ma fino alla base del tempio riuscirai ad arrivare gratuitamente, godendo comunque di una vista incredibile su Kyoto.
Tempio Hōkan-ji o Yasaka Pagoda
Il Tempio Hokan-ji, anche più comunemente noto come Pagoda Yasaka o Gion-san dai locali: la sagoma della pagoda che si staglia fra gli antichi edifici di Gion è senza ombra di dubbio di una delle immagini più rappresentative e celebri del quartiere di Gion.
La Pagoda è alta 46 metri e fu costruita originariamente dal principe imperiale Shotoku nel 589: si narra che la pagoda sia stata ispirata da un sogno.
Passeggiare nei dintorni della pagoda è un’esperienza imperdibile a Kyoto, nel tentativo di scattare una foto ricordo incredibile: di giorno la zona è ovviamente molto affollata, ma la sera è tutta un’altra storia. Le strade sono molto più tranquille e l’atmosfera diventa ancora più suggestiva grazie alle lanterne che creano uno scenario indimenticabile con il loro fioco bagliore.
Tempio Kenninji
Il tempio Kenninji è il tempio zen più antico di Kyoto; realizzato completamente in legno, è stato più volte distrutto dagli incendi nel corso degli anni per cui, gli edifici che ammirerai oggi, sono stati ricostruiti l’ultima volta circa 250 anni fa.
L’accesso al tempio Kenninji è gratuito e ti permetterà di passeggiare indisturbati tra i vari edifici che lo compongono: per entrare negli edifici principali, però, dovrai pagare un biglietto.
Mentre passeggi per il tempio fai attenzione alle siepi nei giardini del tempio: sono in realtà piante da tè piantate dal monaco buddista Myōan Eisai che fondò il tempio e che credeva fortemente nei benefici di questa pianta.
Miyagawa-chō Dori
Non lontano dal cuore di Gion e dal Tempio Kenninji, si trova Miyagawa-chō Dori, una splendida via appartenente all’omonimo distretto (uno dei cinque antichi quartieri tradizionali delle geishe di Kyoto), celebre anch’essa per il suo aspetto tradizionale e fermo nel tempo. Qui, tra le 17:30 e le 18, se sarai fortunato potrai incontrare qualche Maiko (apprendiste Geisha) che cammina dalla loro casa (Okiya) alla casa da tè (Ochaya) dove lavoreranno per la sera.
In questa via non ho nulla in particolare da segnalarti, se non alcuni deliziosi ristorantini, come il Curry & Tempura Koisus, un delizioso posticino intimo e con pochi posti (arriva presto o potresti dover fare un po’ di fila) dove assaggiare un curry giapponese sensazionale, anche in versione vegetariano!
Hanamikoji Street
Rimanendo in tema di strade tradizionali dove passeggiare per un tuffo nel passato, Hanamikoji Dori è un’altro must a Gion: case in legno in stile machiya, botteghe di dolci, ristorantini locali e boutique dove noleggiare un kimono. E’ spesso considerato un viale talvolta troppo turistico, ma resta comunque uno scenario pazzesco e decisamente imperdibile, essendo una delle strade storiche meglio conservate di Kyoto.
Santuario di Fushimi Inari-taisha
Il Santuario di Fushimi Inari-taisha è uno dei simboli di Kyoto: le sue fotografie popolano il web, rendendolo uno dei siti religiosi più visitati del Giappone. Dedicato a Inari, la divinità del riso (o più generalmente dell'agricoltura) e del commercio, è il principale santuario Inari del paese.
Non tutti sanno però che il santuario, risalente all’anno 711, si compone di un percorso apparentemente infinito di porte di Torii (circa 10mila), di colore arancione brillante, che costeggia il sentiero fino alla cima del sacro Monte Inari, a 233 metri di altezza.
Ogni Torii è stato donato da una persona, una famiglia o un’azienda, in segno di gratitudine per i favori ottenuti o come richiesta di buon auspicio: su ogni porta troverai il nome del donatore e la data dell’offerta (alcune risalgono al XV secolo).
Lungo il “tunnel” di Torii troverai spesso sentierini collaterali che ti condurranno a santuari dedicati a Inari, e vedrai ricorrere frequentemente statue di volpi di varia grandezza: questo perchè la volpe è considerata messaggera divina della divinità Inari. Secondo la mitologia giapponese, alle volpi piace mangiare l'aburaage, il tofu fritto, che troverai nelle varie bancarelle in versione sushi inari (aburaage ripieno di riso) e udon kitsune (noodle di grano in brodo conditi con aburaage).
Come già accennato, il santuario è ormai una meta particolarmente turistica e affollata quasi costantemente da turisti in cerca dello scatto perfetto; a questo proposito, ho due consigli per te. Il primo, è quello di raggiungere il santuario la mattina presto, in modo da anticipare le orde di turisti che arriveranno a metà mattina, il secondo è quello di non fermarti ai primi Torii, ma di percorrere l’intero santuario. Ci vogliono circa 3 ore per arrivare in cima e scendere, ma ti garantisco che ne varrà la pena: dalla metà in poi del sentiero, troverai pochissime persone, riuscendo a fare fotografie perfette, senza contare che l’intero percorso è un’esperienza magica e molto intensa.
Durante il percorso incontrerai vari negozietti e ristorantini dove poter fare rifornimento di acqua e qualche snack, in caso di necessità, per cui non preoccuparti, ce la puoi fare! Per questo percorso non serve abbigliamento né calzature particolari, è molto semplice se non per un po’ di salita ma totalmente fattibile con un po’ di calma!
Raggiungere il Santuario di Fushimi Inari-taisha è piuttosto semplice: si trova a soli 5 minuti a piedi dalla stazione dei treni JR Inari (linea Nara) e dalla stazione Fushimi Inari della Main Line della Keihan.
Il Sentiero del Filosofo
Il Sentiero del Filosofo, noto dai locali comee Tetsugaku no michi, è un rilassante sentiero che corre su ciottoli di pietra e fiancheggia il Canale del Lago Biwa, su cui si affacciano centinaia di ciliegi, che attraversa la parte nord del quartiere Higashiyama di Kyoto.
Avrai già intuito che questo percorso sia uno dei luoghi più celebri e migliori della città da cui godersi l’hanami ad inizio Aprile
Il Sentiero del Filosofo (da cui si è tratto ispirazione durante la progettazione del Sentiero di Higashiyama di Takayama) è lungo circa 2 km eed ha inizio nei pressi del Ginkaku-ji, il Padiglione d’Argento (visitabile pagando un biglietto di 500¥ a testa) e termina nel quartiere di Nanzenji.
Il percorso deve il nome a Nishida Kitaro, uno dei filosofi più famosi del paese, che si dice praticasse la meditazione percorrendo il sentiero quotidianamente dirigendosi verso l'Università di Kyoto.
Lungo il sentiero troverai numerose panchine su cui riposarti e ammirare l’incantevole e rilassante vista, ma anche ristorantini, piccoli caffè e boutique, oltre a una serie di templi e santuari più piccoli a pochi passi dal canale.
Fra questi, il già citato Ginkaku-ji (se durante la tua permanenza a Kyoto hai intenzione di vistare il Kinkaku-ji, il Padiglione d’Oro, allora questo puoi tranquillamente saltarlo), il tempio Honen-in, il Santuario Heiane il Tempio Eikan-Do.
Tempio Eikan-dō (Zenrin-ji)
Fra i vari templi e santuari che incontrerai lungo il Sentiero del Filosofo, noi abbiamo scelto di visitare quello di Eikan-dō o tempio Zenrin-ji - onestamente, dopo 12 giorni in Giappone eravamo un filo saturi di visite ai templi, per cui abbiamo iniziato a razionare. Sinceramente, abbiamo fatto un’ottima scelta: il Tempio Eikan-dō è molto bello e suggestivo, con un laghetto tempestato da aceri giapponesi dai toni caldi di cui mi sono innamorata. Durante l’autunno, questo tempio dà ovviamente il meglio di sé, ma i colori erano incredibili anche a metà Maggio, rendendolo un must tutto l’anno.
Eikando era un'antica villa donata da un nobile ad un sacerdote buddista nel 853, che la riadattò a tempio buddista.
Il complesso del tempio è composto da più edifici situati a diverse altezze e collegati tra loro con scale e passaggi coperti da un corridoio in legno chiamato Garyuro perché, seguendo il profilo della collina, ricorda la forma di un drago (garyu) che dorme. Non puoi perderti la salita sulla Pagoda Tahoto, sopra l'edificio del tempio, che offre una splendida vista sulla città. Fra gli edifici più importanti del tempio c’è il suo padiglione principale, Amida Hall, che ospita una statua di Amida Buddha, una delle più importanti divinità del Buddhismo giapponese, circondata da una serie di affreschi tradizionali che raccontano storie sacre.
Ma una l’attrazione principale di Eikando è sicuramente il meraviglioso stagno di Hojo, circondato da un pittoresco giardino dove spiccano i coloratissimi aceri giapponesi; al centro dello stagno c’è una minuscola isola con un santuario.
L’ingresso costa 600¥ a testa.
Castello Nijō
Per quanto Enri fosse molto scettico su questa visita, devo dire che il Castello di Nijō è uno degli edifici che più mi hanno affascinato di Kyoto.
Il castello Nijo, nel cuore di Kyoto, è uno degli edifici e castelli più celebri ed importanti del paese, oltre che essere Patrimonio dell’Umanità dell'UNESCO: costruito nel 1603 durante il periodo Edo, è famoso principalmente per il suo stile architettonico unico, che combina elementi giapponesi e cinesi.
L’edificio principale del castello, il Ninomaru Palace, con le sue pareti decorate con splendidi dipinti, è stato progettato in modo da riflettere la potenza e la grandezza del periodo Edo, testimoniandone la ricchezza e la prosperità dell’epoca. Ovviamente all'interno era proibito scattare fotografie, per cui ti dovrai fidare della mia parola!
Fu costruito come residenza di Tokugawa Ieyasu, il primo della dinastia dei potenti shogun Tokugawa che governò il paese per oltre 200 anni ed è la rappresentazione più estrema del potere che lo shogun esercitava sull'imperatore: venne edificato in modo da sovrastare il vicino Palazzo imperiale in modo tale da mostrare il potere che lo shogun aveva su un imperatore sempre più debole.
Una caratteristica interessante del castello Nijo è il suo pavimento “usudate” (dell’usignolo) così chiamato perchè emette un caratteristico suono “usume” quando ci si cammina sopra, in modo da rivelare la presenza di intrusi indesiderati.
Al di là dell’edificio principale Ninomaru Palace, realmente di rara bellezza, il castello ha anche altri tesori, come i meravigliosi giardini che lo circondano.
Il biglietto d’ingresso costa 1300¥ a testa, ed è una vera chicca da non perdere durante la tua permanenza a Kyoto: se hai avuto modo di guardare la nuova serie "Shogun", non potrai che riconoscere alcuni degli interni del palazzo imperiale.
Foresta di Bambù di Arashiyama
Assieme al Santuario di Fushimi Inari-taisha e al Kinkaku-ji (il Padiglione d’Oro, che vedremo tra poco), la Foresta di Bambù di Arashiyama è uno dei simboli di Kyoto, una tappa imperdibile durante la tua visita alla città. Scommetto che hai visto migliaia di foto tutte identiche di questa foresta: di fatti è uno dei luoghi più frequentati dai turisti, ma a buona ragione. Per quanto ormai sia un sito molto turistico, la sua bellezza è indiscutibile.
La foresta di bambù Sagano di Arashiyama, o Bamboo Grove, è particolarmente affascinante: si estende su un’area di 16 kmq, con bambù alti fino a 50 metri.
La Foresta è aperta h24 e l’ingresso è gratuito, ma vista la calca di turisti che l’affolla quasi sempre, ti consiglio di arrivare presto la mattina. Ciononostante, non ci rimanere male se, una volta sul posto, il sentiero che attraversa la foresta sarà già pieno zeppo di persone che cercano lo scatto perfetto.
Se anche tu vuoi una bella foto nella Foresta di Bambù, non disperare, porta pazienza e continua a leggere qui sotto, ti svelerà un piccolo segreto per uno scatto incredibile.
Tempio Otagi Nenbutsuji
Con una bella passeggiata di circa una mezz’oretta (giuro ne vale la pena) dalla Foresta di Bambù, arriverai al Tempio Otagi Nenbutusji, una perla nascosta che in pochi conoscono.
Il Tempio Otagi Nenbutusji è antico e la sua caratteristica principale è l’essere dimora di oltre mille statue in pietra molto bizzarre: a differenza del tempio, le statue sono piuttosto recenti, eppure a guardarle sembrano lì da una vita intera.
Le statue del tempio, conosciute con il nome di Rakan, rappresentano i discepoli di Buddha e furono realizzate tra il 1981 e il 1991 ognuna da una persona diversa: ogni statua, infatti, è unica, con un’espressione diversa e spesso molto buffa.
Il biglietto d’ingresso costa 400¥ e io ti consiglio vivamente di farci un salto, una volta che raggiungi la Foresta di Bambù: si tratta di un luogo fortunatamente ancora poco noto ai turisti e, nella sua calma, rappresenta un luogo unico e straordinario da ammirare.
Tempio Adashino Nenbutsuji
Un’altra tappa imperdibile nei pressi di Arashiyama è il Tempio Adashino Nenbutsuji, anch’esso raggiungibile a piedi. Questo tempio, oltre al suo complesso in sé (molto affascinante e particolare), custodisce un piccolo segreto: ospita una versione più piccola della più nota Foresta di Bambù di Arashiyama.
Sconosciuta ai più, questa foresta è poco frequentata e costituisce quindi il luogo perfetto per fare qualche scatto senza orde di persone sullo sfondo!
L'area di Adashino ospitava una volta un grande cimitero destinato ai defunti appartenenti ai ceti meno abbienti: a quel tempo i più poveri e coloro rimasti senza famiglia venivano accatastati in una sorta di fossa comune a cielo aperto.
Il tempio ospita oggi migliaia di piccole sculture in pietra che segnalavano la sepoltura, creando così una distesa di lapidi che caratterizza questo luogo sacro.
L’entrata al tempio costa 500¥ a testa.
Kinkaku-ji
Il Tempio Kinkaku-ji, anche noto come il Padiglione d’Oro, è uno dei più belli e regali di Kyoto, oltre che essere Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
Quasi interamente ricoperto di foglie d’oro, era in origine la villa dello shogun Ashikaga Yoshimitsu e fu trasformato in un tempio dopo la sua morte nel 1408.
La bellezza dell’edificio viene amplificata dallo stagno su cui si staglia che ne riflette il suo splendore e la sua luminosità.
Per accedere al tempio ed ammirarlo bisogna pagare un biglietto di 500¥: ricorda che non è possibile accedere internamente al tempio, ma solo ammirarlo da fuori. Fidati, ne vale comunque la pena.
Karaoke Room
Presi dall’euforia delle luci colorate che illuminano Nishiki la sera, dai giovani che affollavano le strade, dalle sale giochi rumorose e i meravigliosi photoboot dove scattare simpatiche foto ricordo, abbiamo deciso di provare il celebre karaoke giapponese. Su Yamazakichō ci sono tantissimi Karaoke Bar, ma non è semplicissimo comunicare in inglese in questi posti, così come non è semplicissimo trovare disponibilità, soprattutto la sera nel weekned.
Dopo un paio di tentativi, abbiamo avuto fortuna al Karaoke Room (lo troverai segnalato nella mappa gratuita): qui, come in ogni karaoke, ci sono tanti pacchetti fra cui scegliere che variano in base alla durata dell’esperienza e al quantitativo di drink e alcolici che hai intenzione di acquistare. Non è possibile, infatti, acquistare un pacchetto che includa solo il karaoke senza consumare nulla.
Capito questo, noi abbiamo optato per una sessione da 1 ora con la fornitura di due birre medie, spendendo 3160¥ in totale (circa 19€).
Questo Karaoke Bar, come molti altri, si snoda su più piani di un edificio: seguendo le indicazioni dateci alla reception, abbiamo raggiunto la nostra stanzetta privata e dopo pochi minuti spesi a cercare di capire come scegliere le canzoni, abbiamo dato inizio alla nostra sessione di Karaoke. E’ stata un’esperienza pazzesca, che consiglio caldamente: io mi sono divertita tantissimo e avrei volentieri allungato il tempo per cui avevamo pagato, ma eravamo veramente stanchi!
La cosa che più ho amato è che la sessione è privata, quindi non devi esibirti davanti ad estranei che possono farti sentire in imbarazzo, inoltre c’è una vastissima scelta di canzoni internazionali recenti e moderne, per cui non corri assolutamente il rischio di non sapere cosa cantare!
Eccoci giunti al termine dei nostri tre giorni nella meravigliosa Kyoto! Mi raccomando, continua a seguirmi per non perderti la prossima tappa del nostro viaggio: l’incantevole Nara, e i prossimi aggiornamenti su questo viaggio in Giappone. Ti consiglio di iscriverti alla newsletter in modo da ricevere tutte le novità!
Se dovesse essermi sfuggito qualcosa o tu avessi ulteriori dubbi, non esitare a contattarmi! Puoi scrivermi qui sotto nei commenti o inviarmi una mail, sarò felice di aiutarti!
Nel frattempo, qui sotto trovi un recap delle tappe precedenti del nostro viaggio in Giappone:
LEGGI ANCHE: 3 giorni a Tokyo, la città che non dorme mai
LEGGI ANCHE: Visitare Nara in un giorno, la città dei cervi
Non dimenticarti di integrare questi articoli con quelli specifici sulla pianificazione del tuo perfetto viaggio in Giappone: una guida approfondita su come organizzare il viaggio dal punto di vista logistico, uno specifico sull’itinerario nel paese con due alternative per l’itinerario di viaggio e infine uno su tutti i tipi di alloggi tra cui scegliere e alcune strutture che abbiamo provato e che ti consiglio!
Se il post ti è piaciuto e ti è stato utile, ricordati di lasciare un like e farmelo sapere nei commenti!
Vuoi partire per un viaggio fai da te in Giappone ma non sai da che parte iniziare? Allora lascia che ti presenti la mia mappa digitale del Paese del Sol Levante: Tokyo, Nikko, Fujiyoshida e Kawaguchiko, le Alpi Giapponesi e la Valle del Kiso, Kyoto, Nara e Osaka, più l’Isola di Miyako ad Okinawa.
Grazie a questa mappa potrai avere una solida base su cui costruire il tuo intero viaggio in Giappone.
Si tratta di una mappa privata su Google Maps su cui troverai:
più di 100 luoghi da visitare inclusi templi, musei, osservatori, negozi, mercati e tantissimi punti d’interesse imperdibili;
i migliori spot fotografici;
attrazioni e attività personalizzate in base alla mia esperienza;
dove pernottare tappa dopo tappa;
dove mangiare (ristoranti, cafè, e tanto altro).
Al momento nella mappa troverai le seguenti tappe: Tokyo, Nikko, la Regione dei Cinque Laghi del Monte Fuji, le Alpi Giapponesi (pt1 e pt2),Kyoto e Nara. La mappa si aggiornerà automaticamente man mano che avanzerò nella scrittura degli articoli.
Per ricevere la mappa GRATUITAMENTE puoi scegliere una di queste due modalità:
☞ seguimi su Instagram e richiedi la mappa direttamente tramite DM
☞ iscriviti alla mailing list e richiedi la mappa qui sotto nei commenti (lasciando il tuo indirizzo di posta elettronica) o inviandomi una mail a: lethergo.it@gmail.com
よいご旅行を : buon viaggio in Giapponese
Comments