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Cosa vedere a Osaka: 3 giorni nella "cucina del Giappone"

Immagine del redattore: Vanessa ValentiVanessa Valenti

Osaka è la terza città più grande e popolosa del Giappone (dopo Tokyo e Yokohama) e viene, a buona ragione, considerata la capitale della buona cucina del paese grazie alla grande quantità e qualità dei ristoranti e locali che la popolano, soprattutto nell’incredibile zona di Dotonbori - una tappa imperdibile del tuo viaggio in Giappone.

Osaka, alla fine dei conti, non è altro che un grande centro commerciale, industriale e portuale, un punto di riferimento da sempre di grande importanza per il paese; ciononostante, viene spesso snobbata dai turisti che tendono a preferire altre città, sostenendo che ci sia poco da vedere.

In realtà, se ti piace la vita notturna, il cibo e lo shopping, Osaka può rivelarsi un vero paradiso e onestamente noi l’abbiamo trovata una città vivace, sgargiante e divertente, in cui di certo non ci siamo annoiati. Osaka è stata una vera sorpresa: non so se fosse perché ero partita prevenuta, dato che in molti mi avevano detto non averla amata particolarmente e che non ci fosse molto da vedere.. ad ogni modo a noi è piaciuta molto! Sarà che, da grandi amanti del cibo, tutta la zona di Dotonbori, il suo incredibile mercato del pesce e la sua profonda cultura culinaria ci hanno stregato. 

Per noi è stato un grande sì, ma sono curiosa di sapere la tua opinione!

Dotonbori, Osaka
Dotonbori, Osaka

Osaka all’interno di un itinerario di 3 settimane in Giappone

Osaka dallo Umeda Sky Building
Osaka dallo Umeda Sky Building

Rispetto a Tokyo e Kyoto, ad Osaka c’è effettivamente meno da vedere per cui un paio di giorni in città sono assolutamente sufficienti, 3 se vuoi aggiungere una giornata agli Universal Studios Japan - che ti stra consiglio.

Sicuramente Osaka è una tappa da non mancare, che tu decida di trascorrerci uno o più giorni: c’è chi sceglie di farla in giornata come escursione da Kyoto, ma secondo me almeno una notte in città va fatta, per visitare Dotombori la sera e venire travolti dalle luci e dai colori della zona.

Come anticipato, noi abbiamo trascorso 3 giorni pieni ad Osaka, considerando che un giorno intero lo abbiamo dedicato agli Universal Studios Japan - spoiler: letteralmente strepitosi, se non li hai inseriti nel tuo itinerario in Giappone allora devi assolutamente farlo, ma ne parleremo meglio nel prossimo articolo!

Dotonbori, Osaka
Dotonbori

Nello specifico, parlando del nostro itinerario di 3 settimane, noi abbiamo scelto di inserire Osaka come ultima tappa del nostro tour del “Giappone continentale” prima di volare a sud verso l’arcipelago di Okinawa per una pura questione di comodità: l’aeroporto internazionale del Kansai è fuori Osaka, quindi la soluzione più sensata e comoda era tenere questa tappa per ultima, dopo Kyoto e Nara.

Se hai letto anche gli articoli più organizzativi di questo viaggio, saprai che per paura dei tifoni avevamo anche un piano B per l’ultima parte del nostro itinerario: al posto di Okinawa, in caso di maltempo, da Osaka avremmo fatto tappa al Monte Koya (di cui comunque parleremo più avanti in questo articolo) per poi dirigerci verso sud fino a Hiroshima.

Anche in questo caso, ovvero che il tuo itinerario in Giappone si spinga più a sud dopo Osaka, secondo me la cosa più sensata è fare prima Kyoto e Nara e lasciare per dopo Osaka, trovandosi questa più a sud rispetto alle altre due. Se invece, come nel nostro caso, dovete prendere un aereo, la scelta viene da sé. 

Per quel che riguarda il modo in cui noi abbiamo strutturato il triangolo Kyoto-Nara-Osaka, ovvero lasciando Kyoto per fare una notte a Nara e poi spostarci verso Osaka, la spiegazione più approfondita di questa scelta la troverai descritta nell’articolo su Nara, dove ti racconto perché non abbiamo scelto la più classica opzione dell’escursione in giornata a Nara da Kyoto e Osaka.

Detto questo, direi che possiamo passare al prossimo paragrafo e scoprire come raggiungere Osaka.


Come raggiungere Osaka

Osaka è spesso considerata il punto di partenza ideale per partire alla scoperta della regione del Kansai, che comprende Kyoto, Nara, Kobe e il Koyasan: ottimamente collegata al resto del paese grazie agli Shinkansen, a Osaka si trova l'aeroporto internazionale di Kansai (KIX), paragonabile solo dall'aeroporto di Narita a Tokyo per dimensioni e traffico. Solitamente infatti, per raggiungere il Giappone ti verranno proposti principalmente voli per Tokyo o Osaka. L’aeroporto è facilmente raggiungibile in un'oretta di treno da Osaka partendo dalla stazione di Osaka a nord, la stazione di Namba e di Tennoji a sud). 

Noi per arrivarci dal centro abbiamo preso la linea Airport express da Tengachaya Station pagato 780¥ a testa.

Da Tokyo, prendi lo shinkansen della linea Tokaido-Sanyo fino alla stazione di Shin-Osaka. Il viaggio dura circa due ore e mezza. Dalla stazione di Shin-Osaka, prendi la linea JR locale fino alla stazione di Osaka. Dall'aeroporto internazionale di Kansai (KIX), prendi le linee Nankai o JR fino alla stazione di Tennoji o Namba.

Per quel che riguarda invece gli spostamenti da/per Osaka in Treno, grazie agli shinkansen è possibile coprire la tratta Tokyo-Osaka (o viceversa) in circa 2 ore e mezza, e hiroshima-Osaka (o viceversa) in poco più di un’ora e mezza.

Al di là degli shinkansen, il Kansai ha anche un’ottima rete ferroviaria locale, rendendo agilissimi gli spostamenti anche nelle vicine città: Kyoto è infatti a soli 30 minuti, Kobe a 20, Nara a 40, Himeji a 30-60 e Koyasan a 80-100 in base alla linea. 

1-day-pass trasporti OSAKA

Noi siamo arrivati ad Osaka da Nara, utilizzando la Yamatoji Line 580¥ fino a Shin-Imamiya Station e poi la Sakaisuji Line fino a Nagahoribashi 190¥,  a pochi passi dal nostro alloggio. 

Come già detto, noi abbiamo scelto di non fare il Japan Rail Pass, per cui abbiamo pagato ogni tratta con la Suica: per saperne di più e approfondire l’argomento, ti rimando all’articolo organizzativo. LEGGI ANCHE: Come organizzare in autonomia un viaggio in Giappone in 10 mosse

Per quel che riguarda come muoversi ad Osaka, anche in questo caso troverai maggiori info nell’articolo citato qui sopra: nel senso che, non avendo il JRP, ad Osaka noi abbiamo usufruito degli 1-day-pass metro e bus che nel weekend costano

620¥ e nei feriali 820¥ a testa - non comprende le linee JR - in questo modo abbiamo risparmiato parecchi soldi.


Dove alloggiare ad Osaka

Ad Osaka abbiamo soggiornato in due diversi alloggi: uno in pieno centro, non lontano dalla zona di Dotonbori, e uno fuori dall’aeroporto internazionale del Kansai. 

Nel primo caso, abbiamo scelto l’Hotel Morning Box Osaka Shinsaibashi, un’ottima soluzione vicina a Dotonbori e alla zona dello shopping di Osaka, con un incredibile rapporto qualità-prezzo. 

Dovendo prendere il volo per Miyako-jima la mattina molto presto, abbiamo optato per un cambio di alloggio per l’ultima notte, dato che la metro non iniziava a circolare in tempo per permetterci di arrivare nei tempi necessari, costringendoci quindi a dover utilizzare i taxi, che sono parecchio costosi. Abbiamo scelto l’Odysis Suites Osaka Airport Hotel, appena fuori dall’aeroporto internazionale di Osaka, usufruendo della navetta gratuita dell’hotel che in 5 minuti ha attraversato il ponte che collega l’aeroporto alla città e ci ha lasciato proprio davanti al terminal delle partenze. Ottima in caso di partenze in aereo la mattina presto!

Non sto a dilungarmi molto sulle due strutture in quanto ve ne ho già parlato debitamente nell’articolo dedicato, quindi nel caso tu te lo sia perso, ecco qui.


Itinerario di 3 giorni a Osaka

  • arrivo da Nara nel tardo pomeriggio

  • cena a OKO takoyaki 

  • Dotonbori: Don Quijote Dotonbori, Ebisu Tower Ferris Wheel, Glico Man 

  • Shinsaibashi

Giorno 1: Osaka

  • Castello di Osaka 

  • Tenjinbashi-suji Shopping Street

  • pranzo da Tsukemen Mitadeimenjo 

  • Umeda Sky Building 1500¥ a testa

  • Rikuro Daimaru Shinsaibashi 1 torta intera cheesecake 965¥

  • cena da Gyozaoh! Dotonbori

  •  vegetables ramen, edamame, vegetable gyoza, fried potatoes 2849¥ in 2 

Giorno 2: UNIVERSAL STUDIOS JAPAN

  • Universal Studios Japan

  • cena da OKO - Fun Okonomiyaki Bar : patatina fritta, vegetariana okonomiyaki, terra meat oko, 2 birre 4850¥

Giorno 3: Osaka

  • Shin Sekai "New World"

  • MEGA Don Quijote Shinsekai 

  • Tsūtenkaku

  • Shinsekai Market

  • Namba Yasaka Jinjya Shrine

  • Sennichimae Doguyasuji Shopping Street

  • Kuromon Market

  • pranzo da Musi Vege cafe Namba City 

  • Shinsaibashi-Suji Shopping Street

  • cooking class 

  • transfer in aeroporto


Cosa vedere a Osaka in 3 giorni

Dotonbori: Glico Man, Ebisu Tower Ferris Wheel e Don Quijote Dotonbori

Dotonbori, Osaka
Dotonbori

Ovviamente non potevamo non iniziare da Dotonbori, il cuore pulsante di Osaka e punto punto di riferimento per turisti e amanti del divertimento: con le sue giganti insegne luminose, club, bar e ristoranti, Dotonbori è diventata il simbolo della città.

Si tratta per lo più di un quartiere composto essenzialmente da una strada parallela all’adiacente e omonimo canale in cui, specialmente la sera (il miglior momento per visitare la zona), orde di turisti e locali passeggiano, mangiano e si godono la vita notturna e la vista sulle immense insegne luminose a neon che coprono gli edifici di Dotonbori e la sua atmosfera retrò-futurista.

Glico Man, Dotonbori - Osaka
Glico Man, Dotonbori

Il vero e proprio simbolo di Dotonbori è senza dubbio il Glico Man, una grande insegna luminosa che si trova praticamente sopra il ponte Ebisubashi e che ritrae un uomo che corre su una pista blu. L'insegna risale al 1935 quando fu installata come tabellone pubblicitario della Glico, l'azienda alimentare giapponese che produce Pocky e Pretz.

Un’altra insegna ormai simbolo del quartiere è l’enorme granchio meccanizzato del ristorante Kani Doraku che muove le zampe e che risale al 1960.

Su entrambi i lati del fiume Dotonbori si trovano un’infinità di locali dove mangiare e bere: quest’area, fino a Shinsaibashi, è rinomata per la straordinaria varietà di luoghi dove mangiare e trascorrere la serata!

Il qui sopra citato ponte Ebisubashi è un must di ogni visita a Dotonbori: realizzato originariamente per fornire l’accesso al vicino Santuario Ebisu, è ormai  un collegamento trafficatissimo tra i quartieri dello shopping Shinsaibashi-suji e Ebisubashi-suji, oltre ad essere uno dei punti migliori per fotografare le insegne di Dotonbori e catturare uno scorcio perfetto  della zona.

Ebisu Tower Ferris Wheel, Osaka
Ebisu Tower Ferris Wheel

Un altro must a Dotonbori è sicuramente il Mega Store Don Quixote, facilmente individuabile cercando la gigantesca Ebisu Tower Ferris Wheel  che dà sul fiume. 

Si tratta di un negozio super celebre in Giappone, con prezzi abbastanza bassi, dove trovare letteralmente di tutto: dai souvenir, ai prodotti per la skin care, vestiti, cibo, giocattoli ecc.. Io ero la classica: entro ma non compro niente, e ovviamente sono uscita con sporte piene delle robe più assurde! Credimi, è impossibile non cedere al fascino di questo negozio, e questo store di Osaka secondo me è uno dei più iconici: imperdibile!

La Ruota Panoramica Don Quijote, anche nota come "Ruota Panoramica di Dotonbori" o "Torre Ebisu," è un altro simbolo del quartiere: questa ruota panoramica gialla è attaccata al lato del negozio Don Quijote ed ha una particolare forma forma ovale.

Dotonbori, Osaka
Dotonbori

Con i suoi circa 77 metri di altezza, offre un punto di osservazione fantastico sul canale di Dotonbori: noi sfortunatamente non siamo riusciti ad andarci perché abbiamo calcolato male i tempi la prima sera, e la seconda era chiusa a causa del maltempo. Ti consiglio di monitorare lo stato di funzionamento qui sul sito ufficiale di Donki.

Tieni conto che ci sono 32 cabine - ognuna può trasportare massimo 4 persone - e il giro dura circa 15 minuti. 

L’ingresso alla ruota panoramica si trova all’interno del negozio Don Quijote e ognuna delle 32 cabine può ospitare fino a quattro persone; l’attrazione è in funzione dalle 11:00 alle 22:00 e il biglietto costa 1000¥. 


Gyozaoh! Dotonbori

Se sei affamato, hai una gran voglia di gyoza e ti trovi in zona Dotonbori, allora fai un pit stop da Gyozaoh! Dotonbori ad assaggiare i loro incredibili gyoza, anche in versione vegetariana! 


Shinsaibashi

Shinsaibashi, Osaka

Shinsaibashi è la zona confinante con Dotonbori, e se quest’ultima è il quartiere del cibo e delle luci, Shinsaibashi è il quartiere dello shopping per antonomasia. Fin da quando venne aperta la galleria commerciale Shinsaibashi-suji, nel periodo Edo, questa zona è cresciuta sempre di più fino ad attirare le enormi folle di oggi giorno. 

La Galleria è un’infinita via lunga ben 600 metri - interamente al coperto - che si estende per otto isolati, ospitando tantissimi negozi di souvenir, artigianato locale, ma anche grandi marchi e catene famose come Uniqlo.

Noi alloggiavamo proprio in questa zona per cui abbiamo percorso la galleria più volte durante la nostra permanenza ad Osaka, ed esplorandone le viette limitrofe alla scoperta di ristorantini locali deliziosi. 


OKO Takoyaki e OKO - Fun Okonomiyaki Bar

OKO - Fun Okonomiyaki, Osaka
OKO - Fun Okonomiyaki

Oko Takoyaki e OKO - Fun Okonomiyaki Bar sono due localini (il primo davvero minuscolo e sottolineo minuscolo) che abbiamo scovato a pochi passi dal nostro alloggio nel quartiere Shinsaibashi, e specializzato in Takoyaki e Okonomiyaki vegani. Ne parleremo meglio negli articoli dedicati alla cucina e a dove mangiare in Giappone ma, nel caso non li conoscessi, i Takoyaki sono polpettine di polpo mentre gli Okonomiyaki sono frittelle di verdura, entrambi piatti  tipici della cucina di Osaka. 

Quando ne abbiamo trovato questa versione vegana siamo letteralmente impazziti e non potevamo non provarla: nonostante un po’ di fila per accomodarci (non accettano prenotazioni), siamo riusciti ad accaparrarci due posticini in questo ristorantino mandato avanti unicamente da una sola persona, che però ci ha cucinato dei Takoyaki e degli Okonomiyaki spaziali. 

Se sei vegetariano o vegano e vuoi provare la cucina tipica di Osaka, allora questi due ristoranti fanno al caso tuo, segnateli subito!


Rikuro Daimaru Shinsaibashi 

Rikuro Daimaru Shinsaibashi, Osaka
Rikuro Daimaru Shinsaibashi

Impossibile tu non sia mai incappato sul web in uno di quei video che mostrano una gigantesca fluffy cheesecake giapponese ondeggiare e farti venire l’aquolina in bocca! Bhè, provare questo dolce è un vero e proprio must ad Osaka, e chi siamo noi per esimerci dal farlo? Fortunatamente uno dei due store presenti in città è nel quartiere di Shinsaibashi, proprio dove alloggiavamo noi, per cui ci siamo fermati un pomeriggio prima di rientrare in hotel e dopo aver fatto un po’ di fila (circa 15 minuti, niente di esagerato) - dato che le sfornano sul momento - abbiamo acquistato una torta intera (965¥) da mangiare con calma in camera! Per quanto sapesse molto di uovo, e sinceramente non me l’aspettavo, io l’ho trovata deliziosa anche se per nulla come me l’ero immaginata! 

Una torta intera in 2 è ovviamente tantissima, ma fortunatamente in camera avevamo un piccolo frigo dove conservarla e l’abbiamo finita  il giorno dopo per colazione! 


Santuario di Namba Yasaka, Osaka

Santuario di Namba Yasaka 

Tra le vie della zona di Namba si trova il santuario shintoista di Namba Yasaka, risalente al 1975, e celebre per la sua particolare forma di leone (Ema-den), la cui bocca si ritiene ingoi gli spiriti maligni e porti fortuna, specialmente per chi cerca il successo a scuola e negli affari.

Dentro la bocca, infatti, c’è un piccolo santuario, dove la gente del posto prega.

Alla destra del leone si trova l’edificio principale del santuario, e accanto alla sala c’è un piccolo negozio dove è possibile acquistare i portafortuna del santuario. 


Castello di Osaka 

Insieme a Dotonbori e al Glico Man, l’altra attrazione più importante e amata di Osaka è probabilmente il suo castello, che nel corso dei secoli ha rivestito un ruolo fondamentale nella fondazione dell'era Edo.

Castello di Osaka

La storia del Castello di Osaka si intreccia con quella di Hideyoshi Toyotomi, che iniziò la costruzione del Castello nel 1583 come simbolo del potere del suo clan nelle province centro-occidentali del paese. Il Castello venne bruciato e ricostruito più volte: l’attuale costruzione risale al 1931 ed è una copia accurata del castello originale, inclusa la sua celebre torre principale di sei piani, che ha un’altezza di circa 50 metri. 

All'interno, il Castello ospita un museo che ripercorre la storia di questo, assieme a quella del suo fondatore e il ruolo centrale nella creazione del Giappone di oggigiorno e  del Castello di Osaka.

Onestamente, dopo aver visitato il Castello Nero di Matsumoto e il Castello Nijo a Kyoto, l’interno del Castello di Osaka (e sottolineo esclusivamente l’interno), mi ha un po’ delusa. Per quanto io raccomandi una visita dall’esterno, perché la vista sul Castello è mozzafiato, soprattutto considerando che è circondato da 106 ettari di parco aperto e sorge su una collina in mezzo a palazzi e grattacieli moderni, secondo me la visita all’interno è un po’ sopravvalutata e non merita particolarmente.

Interno del Castello di Osaka

L’interno è interamente ricostruito, tale da non sembrare nemmeno un castello: ospita manufatti storici (tra cui una magnifica armatura utilizzata dallo stesso Toyotomi Hideyoshi), ma sinceramente nulla di eclatante.. interessante solamente l’approfondimento su Hideyoshi Toyotomi, che però puoi tranquillamente leggere anche su internet. L’unica cosa che ho apprezzato è la vista panoramica dall'osservatorio, situato in cima al castello, ma se hai intenzione di visitare anche l’Umeda Sky Building, avrai comunque una vista su Osaka dall’alto pazzesca, anzi forse migliore!

Detto questo, al momento (poi te ne parlerò meglio) il biglietto costa una cifra irrisoria, per cui una visita all'interno, intanto che ci sei, puoi anche farla!

Invece merita sicuramente ammirare il Castello di Osaka dall'incantevole Giardino Nishinomaru; tieni conto che in primavera ed autunno, il parco intorno al castello si tinge di colori grazie alle abbondanti fioriture dei ciliegi, albicocchi e susini.

Il Giardino si trova nella parte nord-ovest del parco, tra il fossato interno e quello esterno; a differenza del parco principale, questo è a pagamento (200¥).

Per quel che riguarda l’ingresso al Castello, invece, il costo è di 600¥ (circa 3,7€)  a testa e io ti consiglio di acquistare i biglietti online sul sito ufficiale per saltare la lunghissima fila che c’è sempre all’entrata - il biglietto è valido un mese.

Tieni conto che per via dell'apertura del "Castello di Osaka Toyotomi Ishigakikan", la tariffa d’ingresso verrà incrementata a partire da Martedì 1 aprile 2025: il biglietto, che includerà il Castello di Osaka Toyotomi Ishigakikan costerà 1200¥ per gli adulti, 600¥ ridotto. 

Vista dal Castello di Osaka

Tenjinbashi-suji Shopping Street

Tenjinbashi-suji Shopping Street, Osaka

Le “shotengai” di Osaka, o gallerie dello shopping, sono una delle caratteristiche distintive della città, motivo per cui non puoi di certo perderti quella più lunga in Giappone: Tenjinbashi-suji Shopping Street, the longest Arcade in Japan. Fra l’altro dicono che visitare una galleria commerciale in Giappone sia spesso un ottimo modo per scoprire l'essenza di un quartiere locale!

La Tenjinbashi-suji Shopping Street è infatti una strada commerciale lunga circa 2,6 km, che parte da Tenjinbashi e si estende a nord fino a Tenjinbashisuji 7-chome, guadagnondisi così la nomea di galleria più lunga del paese: ci vogliono almeno 40 minuti per percorrerla a piedi da un capo all’altro. 

Tenjinbashi-suji Shopping Street, Osaka

Situata nel quartiere Kita di Osaka, io ci sono finita un po’ per caso gironzolando fra i negozi in attesa di Enri, che era alla ricerca di carte di Magic. All'ingresso è esposta una bambola di benvenuto, e una volta entrati nella galleria interamente coperta e che ospita ben 800 negozi, ci si immerge in un'atmosfera d'altri tempi, per quanto la galleria si stia evolvendo per rispondere all’afflusso di turisti.

La Tenjinbashi-suji Shopping Street resta infatti molto più autentica della Shinsaibashi-suji e ospita ancora tanti ristoranti tradizionali, negozi di piatti pronti e di utensili da cucina, una sala da tè fondata nel primo anno dell'era Meiji, negozi di tofu, crocchette, ceramiche e kimono e tanto altro.


Umeda Sky Building 

Umeda Sky Building, Osaka

Il grattacielo Umeda Sky Building, situato sempre nel quartiere di Kita, è il simbolo di questa zona: fu costruito nel 1993 ed è una meta particolarmente apprezzata dai turisti grazie al suo osservatorio circolare, chiamato Kuchu-Teien o Floating Garden Observatory, che offre una vista mozzafiato sulla città dal 39esimo piano!

L’Umeda Sky Building è costituito da due torri in vetro e acciaio alte 173 metri, collegate negli ultimi due piani da una serie di scale mobili e un'originale struttura a ponte. 

Per accedere all’osservatorio devi accedere al grattacielo dalla East Tower e raggiungere il 3° piano, da cui prenderai l’ascensore che ti porterà fino al 35° piano. Da qui si arriva al 39° piano della West Tower utilizzando una scala mobile sospesa nel vuoto che ti porterà alla biglietteria. Il costo del biglietto è di 1500¥ a testa e ne vale davvero la pena: noi ci siamo goduti una bella birra ammirando la vista su Osaka dalle vetrate del bar. 



Shinsekai "New World": la Torre Tsutenkaku, la Janjan Yokocho Alley e il Shinsekai Market

Shinsekai, Osaka

Shinsekai (letteralmente "Nuovo Mondo") è uno dei quartieri più colorati e vivaci di Osaka, sviluppatosi prima della guerra, in occasione della 5ª Esposizione Industriale Nazionale tenutasi a Tennoji e nell'attuale Shinsekai nel 1903 (36° anno dell'era Meiji) e poi trascurato per diversi decenni. 

Il cuore della zona era ed è la Torre Tsutenkaku, costruita nel 1912 su ispirazione della Torre Eiffel di Parigi, attorno a cui sorgeva il Luna Park e la Janjan Yokocho Alley, una vivace strada commerciale lunga 130 metri costellata da grandi insegne retro, negozi, ristoranti di kushikatsu, doteyaki, e club di go e shogi. Oggi, sia il Luna Park che i cinema che affolavvano la zona sono chiusi, ma la terrazza panoramica della Torre Tsutenkaku, simbolo nostalgico di Shinsekai, è ancora affollata di turisti.

Torre Tsutenkaku, Osaka

Sebbene la Torre Tsutenkaku originale sia stata smantellata durante la Seconda Guerra Mondiale, oggi è possibile ammirarne una ricostruzione del  1956 alta 103 metri, con un osservatorio a 91 metri d'altezza e una terrazza panoramica all'aperto sopra.

Ma la Torre non è l’unica attrazione distintiva di Shinsekai: il kushikatsu è infatti una delle specialità più conosciute di Osaka e si tratta di un piatto costituito da vari cibi (dal pollo e la zucca fino al gelato) infilzati su spiedini, impanati e fritti.

Molti ristoranti di kushikatsu a Shinsekai sono aperti 24 ore su 24, ma l'atmosfera diventa davvero magica quando si accendono le luci di sera, ovvero il momento migliore per visitare la zona. 

Mercato di Shinsekai, Osaka

Passeggiando per Shinsekai non potrai poi non notare statue e raffigurazioni della mascotte del quartiere: Billiken, considerata un po’ il portafortuna di Shinsekai, sebbene sia stata una creazione americana. 

Il primo Billiken era una figura decorativa di una giostra del Luna Park, ma dopo la chiusura del parco divertimenti la statua rimase come simbolo del quartiere e oggi se ne trova una anche nella torre Tsutenkaku: si dice che strofinare i suoi piedi porti fortuna.

Da non perdere anche il Mercato di Shinsekai, che si estende lungo il lato della stazione Ebisucho, fondato nel 1916 e ora casa di molti negozi e ristorantini tradizionali.


Sennichimae Doguyasuji Shopping Street 

Sennichimae Doguyasuji Shopping Street Osaka

Osaka viene spesso soprannominata "la cucina del Giappone" e questo si riflette perfettamente nella Sennichimae Doguya-suji Shopping Street, a Namba: un’intera strada coperta, lunga circa 150 metri, che vende principalmente casalinghi e utensili da cucina! Qui troverai di tutto, dalle stoviglie, ai famosi coltelli per il sushi, pentole, padelle, piastre per takoyaki e tanto altro! Questo è un vero paradiso per chi, come noi, è amante di ceramiche giapponesi.. noi abbiamo comprato bacchette, ciotole per il ramen, bicchieri e tanto altro a prezzi vantaggiosissimi!

Un tempo questa via era un sando (un percorso verso un tempio o un santuario) tra l'area del Tempio Hozenji, il Tempio Shitennoji e il Santuario Imamiya Ebisu. Al tempo, la strada era fiancheggiata da negozi di utensili e mercanti generici che si riunivano per il mercato mensile Odaishisan presso il Tempio Shitennoji e per il Festival Toka Ebisu al Santuario Imamiya Ebisu durante il nuovo anno. Con gli anni, si unirono grossisti e produttori, e il sando si trasformò in una shotengai, una strada commerciale così come la conosciamo oggi.


Kuromon Market

Kuromon Market, Osaka

Sempre a Namba, nelle vicinanze di Sennichimae Doguyasuji Shopping Street, si trova il Kuromon Ichiba, un celebre mercato coperto tradizionale famoso per il suo pesce fresco e i frutti di mare.

Questo vivace si estende per circa 580 metri e prende il nome Kuromon (porta nera) dalle porte del vicino Tempio Emmeiji; la sua costruzione risale all’inizio degli ultimi anni del periodo Meiji. Sebbene, infatti, il mercato sia ufficialmente nato nel 1902, le prime bancarelle di pesce qui risalgono all’inizio dell’800.

Al Kuromon troverai più di 170 negozi specializzati prevalentemente in pesce, ma anche carne e prodotti agricoli, oltre che ristorantini dove mangiare; pensa che il 10% delle pescherie è specializzato in fugu (pesce palla) e hamo (congrio giapponese).

Questo mercato riflette perfettamente il Tabe Aruki, la cultura di Osaka che consiste nel mangiare mentre si passeggia. Come avrai capito, il Kuromon è la meta perfetta per fare uno spuntino o un pranzo economico a base di ingredienti locali freschi.


Osaka Cooking Class con AirKitchen

Cooking Class Giapponese, Osaka

Se sei un fedele lettore del mio blog, ormai saprai che per me (ma lo stesso vale per Enri) una parte fondamentale di ogni viaggio consta nella scoperta della sua cucina e delle sue tradizioni culinarie. Quale miglior modo per fare questo se non attraverso un corso di cucina locale? Ne abbiamo fatta una a Bali, una in Marocco, una in Vietnam, e il Giappone di certo non poteva mancare.

Abbiamo deciso di inserirla durante la nostra permanenza ad Osaka, che era la tappa del nostro itinerario in cui eravamo certi di riuscire a ritagliarci più tempo senza toglierlo ad attrazioni e cose da fare o vedere e devo dire che si è rivelata un’ottima idea.

Lezione di Cucina in Giappone, Osaka

Dopo qualche ricerca ho deciso di prenotare la nostra lezione di cucina su AirKitchen scegliendo questa formula che prevedeva la preparazione di due tipi di ramen (a scelta la base), dei gyoza, e del tipico dolce giapponese chiamato Daifuku. Nel pacchetto era compresa una cerimonia del tè con il classico matcha. 

Questa lezione di cucina ha una durata di circa 3 ore e include ovviamente il pasto finale a base di tutto ciò che si è preparato durante il corso. La cosa che mi è piaciuta di più è sicuramente stata l’ambientazione: la lezione si tiene infatti a casa di Keiko, la nostra ospite e insegnante. Prendere lezioni di cucina privatamente da una local, direttamente in casa sua, è stata infatti un’esperienza molto arricchente!

Lezione di Cucina in Giappone, Osaka

In fase di prenotazione è possibile selezionare anche opzioni vegetariane sia per i gyoza che per il ramen, anche se sappi che per loro il ramen è vegetariano perché non ci sono pezzi di carne o pesce dentro il piatto, ma i brodo sarà comunque insaporito con pesce in fase di cottura. 

Noi abbiamo speso 12000¥ a persona (circa 75€), totalmente meritati.

Tieni conto che la location è un po’ fuori dal centro, a circa 30 minuti di metro dalla Stazione di Namba: Keiko ti fornirà tutte le indicazioni necessarie e verrà a prenderti in auto direttamente all’uscita della metro. E’ una donna estremamente gentile e disponibile, noi l’abbiamo adorata! Nel complesso, quindi, secondo noi è stata un’esperienza stra-positiva, che vale assolutamente la pena vivere almeno una volta in Giappone, e dove se non nella cucina del paese?


Escursioni da Osaka

Nara, Giappone

Osaka è solitamente un’ottima base per diverse escursioni, sia in giornata che non, come nel caso del Monte Koya.

Queste sono le escursioni più gettonate da Osaka:

  • Nara

  • Universal Studios Japan

  • Monte Koya

  • Kobe

  • Himeji

Nel caso di Nara, trovi un articolo dedicato in cui ti ho spiegato la meta e come arrivare - noi l’abbiamo visitata trascorrendoci una notte fra Kyoto e Osaka, ma si può benissimo fare in giornata da entrambe le città.

Universal Studios Japan, Osaka

Per quel che riguarda gli Universal Studios Japan, se hai già dato un’occhiata al nostro itinerario (o di Osaka o generale del viaggio) avrai notato che gli abbiamo dedicato un’intera giornata durante la nostra permanenza ad Osaka. Ma di questo parleremo nel dettaglio nel prossimo articolo. 

Per il Monte Koya, qui sotto troverai un mini approfondimento in quanto era parte del nostro piano B in caso non fossimo riusciti a raggiungere Okinawa a causa di un tifone, per cui avevo studiato benino la meta e le modalità di arrivo e prenotazione.

Per Kobe e Himeji, invece, puoi trovare qualche info sulle destinazioni e gli alloggi che avevo prenotato - sempre all’interno del piano B - nei rispettivi articoli. 

Il Monte Koya

Il Koyasan, o Monte Koya, è uno dei luoghi più sacri del Giappone e offre la possibilità ai viaggiatori di dormire in un tempio buddista (shukubo) autentico. Il Monte Koya si trova a sud di Osaka, per cui ha senso inserirla dopo aver fatto tappa qui, anche per una questione di trasporti, di cui parleremo tra poco.

Come appena accennato, con i suoi 900 metri di altitudine, il Koyasan è uno dei principali centri monastici del Giappone, fondato dal monaco Kukai (774-835), una delle più celebri figure religiosi del Giappone, per lo studio e la pratica del Buddhismo Esoterico. 

Il tempio più importante è il Kongobuji, sede principale del Buddhismo Shingon, che insieme al complesso di Garan e all'area Okunoin (famosa per il suo cimitero immerso in una foresta di cedri) costituiscono i luoghi più importanti di Koyasan.

Il Monte Koya nel 2004 è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO come parte del “Sacred Sites and Pilgrimage Routes in the Kii Mountain Range”.

Recarsi al Monte Koya e alloggiare all’interno di uno shukubo è un’esperienza che non si limita al semplice dormire in un monastero ma che comprende attività come la preghiera buddista alle 6 del mattino, e cena e colazione shojin ryori, la cucina vegetariana dei monaci. In linea generale, si tratta di un’esperienza abbastanza costosa, ma ci sono alcune opzioni abbordabili. 

Per saperne di più in merito a quest’esperienza e a come e dove prenotare ti rimando all’articolo specifico su dove alloggiare in Giappone, dove troverai tutte le specifiche LEGGI ANCHE: Dove dormire in Giappone: alloggi tradizionali e esperienze tipiche imperdibili

Se hai tempo a disposizione, questa è secondo me una di quelle attività imperdibili da fare in Giappone: assicurati di prenotare la tua notte al Monte Koya per tempo, è un’esperienza molto gettonata e i posti sono spesso limitati!

Oltre al dormire con i monaci e alle preghiere, nella zona ci sono molte cose da vedere, come appunto il complesso di Garan e il cimitero nella foresta dei cedri, ma anche un bel trekking nel Sentiero dei Pellegrini. Per cui meglio dedicargli un giorno e mezzo: noi avevamo organizzato per partire la mattina da Osaka, arrivare a Koyasan nel primo pomeriggio, goderci la zona fino a sera e almeno la mattina seguente!

Per saperne di più su cosa fare nella zona ed eventualmente prenotare qualche attività come l’incredibile visita al cimitero di notte, guidati dai monaci buddisti, ti rimando al sito more KOYASAN, dove troverai tantissime info utili.

Mappa di Koyasan
Mappa di Koyasan

Come raggiungere il Koyasan

Bus a Koyasan
Bus a Koyasan

Raggiungere il Monte Koya è un po’ impegnativo, ma ne vale sicuramente la pena: il modo più rapido è attraverso i treni della compagnia privata Nankai Railway da Osaka (stazioni di Shin-Imamiya o Namba). 

Ricordati che il Japan Rail Pass non vale sui treni della Nankai Railway per cui conviene prendere direttamente i treni Nankai da Osaka magari acquistando il Koyasan World Heritage Ticket, che include il viaggio di andata e ritorno, corse illimitate a bordo dei bus sul Monte Koya e buoni sconto per alcune attrazioni e negozi di souvenir.

La Nankai Railway tramite la Nankai Koya Line è l'unica compagnia che porta fino alla stazione di Gokurakubashi, alla base del Monte Koya. 

Ogni giorno partono diversi treni: il Limited Express è più veloce di una ventina di minuti rispetto all’Express e arriva a Gokurakubashi in 1 ora e 20 minuti ma costa di più, circa 1650 ¥, ha posti più comodi ma sono riservati, quindi in biglietteria devi prenotare il posto.

L’Express e il Rapid Express fanno più fermate e ci mettono una ventina di minuti in più per un totale di 1 ora e 40 minuti per arrivare a Gokurakubashi ma costano di meno, 870 ¥. Dalla stazione di Gokurakubashi prendi poi la funivia che in 5 minuti ti porterà a Koyasan e poi un bus (obbligatorio perché un tratto di strada non è agibile a piedi) che in pochi minuti ti permetterà di arrivare in centro città.

Per lo stesso motivo c’è una differenza di prezzo tra la versione Regular del Koyasan World Heritage Ticket e la versione Limited Express. 

Una volta raggiunta Gokurakubashi segui le indicazioni e dopo pochi passi sempre all’interno della stazione arriverai alla funivia (Nankai Koyasan Cable Car Line) che ti farà salire sul monte Koya. Il viaggio dura poco più di 5 minuti e arrivato in cima devi prendere un autobus che ti porterà in centro città nel giro di 5-15 minuti a seconda di dove vorrai scendere. 

Prima della partenza l’autista ti consegnerà una mappa dei bus con le fermate indicate da numeri e ti dirà a quale scendere per raggiungere il tempio in cui soggiorni. Tutte le fermate sono annunciate nel bus da un video e una voce anche in inglese.Se hai fatto il Koyasan World Heritage Ticket ti basta esibirlo al conducente quando scendi altrimenti puoi pagare anche in contanti inserendo i soldi nella macchinetta vicino l’autista. Anche se su Google Maps vedi che c’è poca distanza tra stazione e centro, comunque è obbligatorio prendere l’autobus perché nel primo tratto è vietato il passaggio pedonale.Per saperne di più sui trasporti in Giappone allora LEGGI ANCHE: Come organizzare in autonomia un viaggio in Giappone in 10 mosse 

Collegamento Namba St. (Osaka) - Koyasan
Collegamento Namba St. (Osaka) - Koyasan

Eccoci giunti al termine dei nostri tre giorni nella meravigliosa Osaka! Mi raccomando, continua a seguirmi per non perderti l’approfondimento sugli Universal Studios Japan e i prossimi aggiornamenti su questo viaggio in Giappone. Ti consiglio di iscriverti alla newsletter in modo da ricevere tutte le novità!

Se dovesse essermi sfuggito qualcosa o tu avessi ulteriori dubbi, non esitare a contattarmi! Puoi scrivermi qui sotto nei commenti o inviarmi una mail, sarò felice di aiutarti!

Nel frattempo, qui sotto trovi un recap delle tappe precedenti del nostro viaggio in Giappone:

Non dimenticarti di integrare questi articoli con quelli specifici sulla pianificazione del tuo perfetto viaggio in Giappone: una guida approfondita su come organizzare il viaggio dal punto di vista logistico, uno specifico sull’itinerario nel paese con due alternative per l’itinerario di viaggio e infine uno su tutti i tipi di alloggi tra cui scegliere e alcune strutture che abbiamo provato e che ti consiglio! 

Se il post ti è piaciuto e ti è stato utile, ricordati di lasciare un like e farmelo sapere nei commenti!


 

Vuoi partire per un viaggio fai da te in Giappone ma non sai da che parte iniziare? Allora lascia che ti presenti la mia mappa digitale del Paese del Sol Levante: Tokyo, Nikko, Fujiyoshida e Kawaguchiko, le Alpi Giapponesi e la Valle del Kiso, Kyoto, Nara e Osaka, più l’Isola di Miyako ad Okinawa.

Grazie a questa mappa potrai avere una solida base su cui costruire il tuo intero viaggio in Giappone.

Si tratta di una mappa privata su Google Maps su cui troverai:

  • più di 100 luoghi da visitare inclusi templi, musei, osservatori, negozi, mercati e tantissimi punti d’interesse imperdibili;

  • i migliori spot fotografici;

  • attrazioni e attività personalizzate in base alla mia esperienza;

  • dove pernottare tappa dopo tappa; 

  • dove mangiare (ristoranti, cafè, e tanto altro).

Al momento nella mappa troverai le seguenti tappe: Tokyo, Nikko, la Regione dei Cinque Laghi del Monte Fuji, le Alpi Giapponesi (pt1 e pt2), Kyoto, Nara e Osaka. La mappa si aggiornerà automaticamente man mano che avanzerò nella scrittura degli articoli.

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よいご旅行を : buon viaggio in Giapponese

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Let Her Go editor: Vanessa

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