Eccoci alla seconda parte del nostro tour del Portogallo on the Road. In questo post viaggeremo alla scoperta di Lisbona e Sintra, terza e quarta tappa del nostro itinerario.
Lisbona è la capitale e la principale città del Portogallo, situata sull'estremità occidentale della penisola iberica, sul fiume Tago.
Sintra è un comune portoghese situato nel distretto di Lisbona, dal1995 fa parte della lista dei patrimoni dell'umanità. Insediamento arabo, fu ripreso nella prima fase della Reconquista promossa dai re delle Asturie, trovandosi all'inizio dell'XI secolo al limite del regno del Portucale.
Per scoprire le altre tappe del nostro viaggio e come organizzare il vostro tour del Portogallo cliccate qui.
Come già detto nei precedenti articoli, ci siamo spostati con i mezzi pubblici, per evitare traffico, difficoltà nelle stradine e nel trovare parcheggio. Per cui, scegliendo come base per Lisbona, l’abbiamo visitata il Martedì, poi Mercoledì in treno abbiamo raggiunto Sintra in giornata, rientrando nella capitale per cena e poi completando con qualche giretto la mattina del Giovedì mattina prima di partire alla volta dell’Algarve con un’auto a noleggio.
Martedi 29.06
Lisbona
Martedì mattina siamo partiti di buon'ora dalla stazione di Coimbra B, e dopo due orette di viaggio siamo arrivati a Lisboa Apolonia (biglietto 'intercity', per capirci, 24€ a testa). Da qui, vista la vicinanza al nostro appartamento, ci siamo spostati a piedi in neanche 10min di cammino Eravamo già d’accordo con il proprietario per lasciare i bagagli e rinfrescarci nonostante l’arrivo molto presto in mattinata.
Per dormire abbiamo scelto come quartiere l’Alfama, una zona molto viva di Lisbona, piena di vicoletti colorati e pieni di ristorantini e localini dove passare le serata. Molto comoda per raggiungere ogni zona della capitale senza troppe difficoltà, sia a piedi che con i mezzi. Per vedere dove abbiamo alloggiato e come ci siamo spostati LEGGETE ANCHE: Organizzare un viaggio on the road fra Portogallo, Siviglia e Lanzarote
Da qui, in pochi minuti, siamo giunti alla Cathedral de Lisboa e poi alla Iglesia di Santo Antonio, al cui fianco troverete il museo, caratteristico per il suo murales di meravigliosi fiori colorati.
Proseguendo verso la sponda del fiume Tago siamo arrivati a Praca do Comercio, ancora conosciuta come Terreiro do Paço (Piazza del Palazzo), poiché qui si ergeva il Palazzo Reale Ribeira, distrutto dal grande terremoto del 1755, dopo il quale la piazza fu completamente rimodellata in un imponente e ampissimo spazio. Sul fiume, proseguendo verso nord vi segnalo Cais das Colunas, il vecchio molo. Di qui ci siamo spostati verso il centro, facendo una piccola sosta al A Brasileira cafè, uno dei più antichi e famosi caffè di Lisbona. Si trova in rua Garrett, nel quartiere storico dello Chiado. Un po’ caro, e non così meraviglioso come lo avevo visto sulle foto, ma comunque se siete in zona un salto vale la pena farlo, è uno dei posti più famosi della città, e si trova in pieno centro (per saperne di più clicca qui).
Per rientrare in appartamento e finalmente sistemare i bagagli, abbiamo percorso la Rua Augusta, la principale via della Baixa che unisce, attraverso un grande arco, la Praça do Comércio con il Rossio. La Rua Augusta è il centro nevralgico della città con tantissimi negozi di varie catene internazionali; è chiusa al traffico e troverete spesso artisti di strada, artigiani e venditori ambulanti. Lungo la Rua Augusta siamo passati davanti all’Elevador de Santa justa (la biglietteria si trova dietro la torre, nella discesa della rua do Carmo) ma noi non ci siamo fermati, avevo letto qualche recensione in cui dicevano non ne valesse la pena. In effetti da fuori non ci ispirava molto: si sale e scende con l'ascensore, dentro a due cabine di legno e ottone, per poi raggiungere una scala a chiocciola che porta alla spianata di un locale con vista sopra il Rossio, la Baixa e il Castello di São Jorge.
Proseguendo ci siamo ritrovati a Praca Dom Pedro IV o anche Piazza del Rossio o semplicemente Rossio, è letteralmente il centro di Lisbona da secoli e si trova sul confine con il quartiere Baixa; qui si trovano tantissimi negozi di souvenir, gioiellerie e bar.
Dopo esserci dati una sistemata, poco dopo pranzo, siamo tornati a Praca do Comercio per prendere il tram per Belem. Con il Tram E15 per 3€ a testa, in 25 min siamo arrivati dall’altra parte della città praticamente davanti alla Torre di Belem, sul fiume, da dove Vasco de Gama partì alla conquista dell'impero.
Qui ci siamo gustati una freschissima Pina Colada, fatta sul momento da una ragazza con un carrettino ambulante: un pò cara, 10€, ma servita dentro un’ananas fresca, davvero deliziosa.
Dalla Torre di Belem abbiamo raggiunto a piedi il Padrao dos Descobrimientos, o monumento alle Scoperte, situato sempre riva del fiume Tago: fu realizzato nel 1960 per celebrare l'era delle scoperte realizzate dai navigatori portoghesi.
La prossima tappa, ovvero il Monastero dos Jeronimos, era un po’ lontana da raggiungere a piedi e noi eravamo già stanchini, venendo già da 2 giornate da 23km a piedi l’una, e già almeno 15km in mattinata. Per cui abbiamo provato per la prima volta il monopattino elettrico a noleggio: ne troverete tantissimi ovunque in città, parcheggiati più o meno ogni 100m. Scaricando l’app tramite il codice QR sul monopattino potrete utilizzarlo a 5cent/min. Ne abbiamo preso uno in due e ci siamo divertiti tantissimo, è stato meraviglioso percorrere il fiume e il parco davanti al Monastero su due ruote, e in pochi minuti abbiamo raggiunto la nostra meta.
Il Monastero dos Jeronimos è uno straordinario complesso di architettura manuelina ed ospita al suo interno il Museo di Archeologia e la chiesa. Il biglietto unico per tutte queste attrazioni costa 12€ a testa, meritatissimi, mentre nella chiesa si può anche entrare gratuitamente. Il Monastero dos Jerónimos ospita le memorie dei portoghesi illustri, come Vasco da Gama e Luis Vaz de Camoes (il Dante Alighieri portoghese). Anche la chiesa è splendida, il museo archeologico invece non è all’altezza di quello di Londra, ma vale comunque un giretto intanto che ci siete.
Terminato il tour abbiamo fatto tappa al Pasteis de Belem, la pasticceria di Pasteis de Nata più famosa di Lisbona, e ne vale assolutamente la pena. Il posto è enorme, molto tipico, e hanno una selezione di dolci e spuntini salati da fare perdere la testa. Tutto delizioso e a prezzi super accessibili (clicca qui per leggere di più su cosa e dove mangiare a Lisbona).
Da qui abbiamo ripreso il monopattino e in una manciata di minuti abbiamo raggiunto l’LX Factory, proprio sotto il Ponte 25 de Abril, da cui potrete ammirare il Cristo Rei, (dall’altra parte del ponte), una riproduzione in più piccola del Cristo Redentore che si trova a Rio de Janeiro.
Ma torniamo alle LX Factory! Per farvi capire un pò il posto, pensate a una specie di Camden Town, o a detta di Enri ricordava un pò Christiania. Si tratta di un’ex zona industriale, recentemente ristrutturata e che ora ospita ristoranti, librerie, negozi, bar e locali super particolari, molto alternativi, il tutto mantenendo la bellezza delle strutture precedenti ma ora ridecorati con arte urbana. LX è l’abbreviazione di Lisbona: entrati dal cancello vi sembrerà di entrare in una città dentro la città; io l’ho letteralmente adorata, e ci sarei rimasta volentieri per bere qualcosa anche la sera! Assolutamente da non perdere!
Siamo infine rientrati verso il centro, e a bordo del Tram E15 siamo giunti fino a Praca de Figueira e ci siamo incamminati verso il quartiere Rossio, facendo una tappa all’Hard Rock Shop e poi a Casa do Alentejo, uno splendido ristorante con un cortile interno che merita assolutamente una capatina.
Il Rossio è un quartiere vivacissimo e giovanile, dalle 18 si anima totalmente e si riempie di ragazzi che fanno aperitivo per le stradine in coloratissimi locali.
Qui troverete ad ogni metro bar e pub con le più disparate offerte per l’happy hour, per cui se avete voglia di bere tanto e spendere poco, questo è assolutamente il posto che fa per voi.
Dopo un gran girare, ci siamo ritrovati a cenare al Timeout Market, una food hall situata al Mercado da Ribeira e che vi stra consiglio! Dentro questo “mercato coperto” troverete tantissimi posticini che offrono cibo tipico portoghese, a base di carne o pesce, e poi dolci, e anche tanti altri piatti sfiziosi provenienti da altre culture. Ordinate quello che volete e poi vi sedete in uno dei tanti tavoli al centro della Hall: il bello di questi posti è che potete prendere un pò da tutti, senza dover per forza scegliere. Per saperne di più su cosa dovete assolutamente provare una volta qui, leggete il post su cosa mangiare in Portogallo.
Dopo cena, per finire chiudere in bellezza un’altra giornatina da 25km a piedi, ci siamo diretti verso la Pink Street (Rua Nova do Carvalho), la sera uno dei luoghi più animati di Lisbona, piena di giovani locali e turisti che si concedono qualche bevuta in compagnia. Qui i prezzi sono un po’ più alti rispetto al Rossio, noi abbiamo preso 4drink e 2 shot a 30€ in tutto. Vi consiglio sicuramente una sosta la sera per bere qualcosa, ma se siete di passaggio fateci un salto anche di giorno, la strada sarà sgombra e potrete godervi meglio palazzi e colori senza la folla tipica del luogo di notte.
Mercoledi 30.06
Sintra & Lisbona
Mercoledì mattina sveglia di buon’ora e diretti a piedi verso il Rossio, alla stazione dei treni, per raggiungere Sintra. Il biglietto si può fare tranquillamente sul posto per 5€ a testa a/r. Consiglio: partite di buon’ora, tipo 7.30, per evitare sia la folla di pendolari in stazione a Lisbona e in treno, sia quella di turisti a Sintra.
Una volta a Sintra, prendete l’autobus 434: il biglietto si può fare direttamente sul mezzo e per 6.9€ potrete usufruirne tutto il giorno ogni volta che vorrete; considerate che la tratta è circolare e ferma alla stazione, in centro, e ad ogni punto d’interesse, per cui molto comodo.
Noi abbiamo iniziato con il Palacio de Pena, quello generalmente più gettonato e in cui si trova sempre più gente. Il Palácio da Pena in origine era un monastero abitato da monaci, poi abbandonato nel 1775 a causa degli ingenti danni subiti da un terremoto; fu ricostruito nel 1840-50 per diventare la residenza estiva dei regnanti portoghesi. Nelle sue parti si mescolano tutti gli stili: arabo, gotico, manuelino, rinascimentale, barocco; caratteristico è il colore che varia da un giallo acceso, al rosso aranciato per finire con un azzurro dato dagli azulejos. Arrivati con l’autobus (la strada è lunghina e tosta essendo tutta in salita) abbiamo fatto il biglietto: 12€ a testa che include parco, esterno ed interno del palazzo. Volendo a 5eur potrete accedere solamente a parco ed esterno del palazzo. A cose fatte, forse avrei scelto la seconda opzione: l’interno del castello è un po’ noioso, pieno di mobili d’epoca e poco altro; anche l’esterno è stato al di sotto delle aspettative per noi, abbiamo avuto l’impressione che fosse un castello finto, di cartone.
Data la poca distanza, ci siamo poi diretti a piedi al Castel Dos Mouros (in autobus è alla fermata precedente del Palacio de Pena, per cui occorre fare l’intero giro per raggiungerlo). Il Castelo dos Mouros si staglia alto sulla città fra le rocce e le querce della Sierra. È stato costruito nel VII secolo dagli Arabi come dice il suo nome, ma è stato poi più volte rimaneggiato. Il prezzo per accedere è di 8€ a testa, e sinceramente li vale tutti. Il bosco che si attraversa per raggiungere le rovine è splendido, e la passeggiata sulle mura è mozzafiato: da cui vedrete la valle e il Palacio de Pena.
Da qui, abbiamo ripreso l’autobus 434 per tornare in centro storico, da cui abbiamo raggiunto a piedi la Quinta da Regaleira. Si tratta di una vasta tenuta con palazzo, giardini, fontane e grotte dell'inizio del XX secolo, costruito da una ricca famiglia del posto. E’ un’estrema ostentazione di ricchezza, non c’è che dire, ma il tutto è meraviglioso. L’entrata costa 10€ e considerate circa 2-3h per la visita. La tenuta è enorme, con tanti luoghi interessanti sparsi nel vastissimo parco, fra cui il più bello, a parer mio: il famosissimo Pozzo Iniziatico, costituito da una scala a spirale di nove piani, dalla quale si scende fino a 30 metri di profondità e ispirato ai gironi della Divina Commedia.
Rientrati in centro a piedi, ci siamo concessi uno spuntino e un giretto nelle viuzze.
Qui troverete tanti ristorantini tipici, negozietti con prodotti artigianali, ceramiche, souvenir e liquori squisiti: noi abbiamo assaggiato e comprato sia il Ginja (liquore tipico portoghese a base di Amarene, servito in un bicchierino di cioccolato) che un liquore al Pasteis de Nata.
A questo punto, ormai fattesi le 18, siamo rientrati verso Lisbona, avendo fatto anche in questa giornata la nostra bella dose di km a piedi.
Vi segnalo comunque il Palácio Nacional de Sintra, un complesso di varie costruzioni, nel centro del paesino con due enormi camini di forma conica.
Lisbona
La sera, una volta a Lisbona, dopo esserci dati una rinfrescata e riposati qualche ora, ci siamo diretti a cena in un posticino che avevamo adocchiato la sera prima rientrando a casa, il Lisboa Tu e Eo, proprio dietro il nostro appartamento, nell’Alfama. E’ un posticino gestito da marito e moglie, molto carino, alla mano e piccolissimo, ma abbiamo mangiato divinamente (clicca qui per sapere cosa mangiare in questo delizioso ristorantino nell'Alfama di Lisbona).
Ormai giunta l’ora del tramonto, ci siamo diretti verso il Miradouro de Santa Lucia, anche questo molto vicino. Si tratta di un belvedere con un'ampia vista sull'Alfama e sul fiume Tago.
Il muro di Santa Luzia ha due pannelli di azulejo che rendono il tutto molto caratteristico. Assolutamente consigliato, se riuscite ad orario tramonto.
Giovedì 01/07
Eccoci giunti al nostro ultimo giorno a Lisbona: con solo la mattinata a disposizione, in quanto verso l’ora di pranzo avevamo appuntamento per ritirare l’auto a noleggio in aeroporto. Chiuse le valigie, ci siamo incamminati nel cuore dell’Alfama, passando per il Murales del Fado (una delle peculiarità di Lisbona è la musica del fado, che si può ancora ascoltare dal vivo nella città vecchia).
Da qui abbiamo raggiunto di nuovo il centro di Lisbona, abbiamo fatto colazione nell’ A Panaderia Portoguesa.
Noi non siamo riusciti ad andare, ma comunque vi segnalo il Museo nazionale delle Azulejo, situato in rua Madre de Deus, tra avenida Infante Dom Henrique e avenida Alfonso III, ospitato nell'ex convento Madre de Deus. Ne ho sentito parlare tantissimo e benissimo, se siete appassionati di Azulejos includete una tappa qui prima di lasciare la capitale
Ecco qua il nostro itinerario di Lisbona e Sintra, terza e quarta tappa del nostro tour del Portogallo. Per saperne di più del nostro viaggio e capire come organizzarlo al meglio LEGGETE ANCHE: Organizzare un viaggio on the road fra Portogallo, Siviglia e Lanzarote
Se volete sapere cosa e dove mangiare a Lisbona LEGGETE ANCHE: La cucina portoghese: cosa e dove mangiare, da nord a sud!
Nel caso vi foste persi le prime tappe, ecco qua i link per le altre tappe:
- Algarve
Se cerchi un'ottima guida di viaggio specifica su Lisbona in aggiunta alla Lonely Planet Portogallo di cui abbiamo già parlato, allora la scelta migliore è la Lonely Planet Pocket Lisbona, fra l'altro è appena uscita (Maggio 2023) per cui è super aggiornata!
Nel caso io abbia dimenticato qualcosa o vi servano ulteriori informazioni commentate qui sotto, sarò felice di aiutarvi!
Buon viaggio (:
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