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Immagine del redattoreVanessa Valenti

On the road nelle Alpi Giapponesi (parte 2): Takayama, Shirakawa-go e Kanazawa


Ogimachi, Shirakawa-go
Ogimachi, Shirakawa-go

Per chi si fosse appena collegato su questi schermi, questa è la seconda parte del racconto del nostro mini viaggio in auto attraverso le Alpi Giapponesi.

Nella prima parte, abbiamo esplorato insieme tutta la logistica e i dettagli organizzativi di questo breve viaggio on the road: ti ho spiegato come noleggiare un auto in Giappone, dove dormire nelle Alpi Giapponesi e come organizzare il tuo itinerario. Ti ho poi raccontato le prime due tappe del nostro itinerario di 4 giorni: Magome e Tsumago, lungo l'antica via Nakasendo, e Matsumoto.

Se non l’hai ancora fatto, corri a recuperare la prima parte!

Qui sotto brevemente il nostro itinerario di questi 4 giorni:

  • Giorno 1: Tokyo-Nagoya tramite Shinkansen, ritiro auto e viaggio lungo l'antica via Nakasendo fino a Matsumoto 

  • Giorno 2: Matsumoto e Takayama

  • Giorno 3: Takayama e Shirakawa-go

  • Giorno 4: Kanazawa, rientro a Nagoya, consegna auto e Shinkansen per Kyoto



Itinerario di 4 giorni nella Valle del Kiso e le Alpi Giapponesi in auto

Giorno 1: Nakasendo e arrivo a Matsumoto 

  • treno da Fujiyoshida a Nagoya 

  • ritiro auto

  • Nakasendo : da Magome a Tsumago

  • arrivo a Matsumoto 

  • cena da 広島おa

Giorno 2: Matsumoto e Takayama

  • Castello di Matsumoto 

  • Yohashira-jinja Shrine

  • Nawate-Dori

  • Nakamachi Dori

  • spostamento a Takayama verso pranzo

  • arrivo in alloggio a Takayama

  • Sanmachi Suji

  • Higashiyama Teramachi/Higashiyama Promenade

  • cena da Umamiya うま宮 

Giorno 3: Takayama e Shirakawa-go

  • Miyagawa Morning Market

  • Yoshijima Traditional House

  • Jinya-mae Morning Market

  • spostamento verso Shirakawa-Go a metà mattina

  • Antica residenza della famiglia Tokoyama 

  • Miyama Tofu

  • Villaggio Ogimachi 

  • Villaggio SUGANUMA 菅沼

  • Villaggio Gokayama 五箇山

  • arrivo a Kanazawa nel tardo pomeriggio

  • Kanazawa Chuo Mishokugai

  • cena da Itaru Izakaya

Giorno 4: Kanazawa

  • Kenroku-en 

  • Kanazawa castle park e Castello di Kanazawa 

  • Higashiyama Higashi Chaya District e Geisha House Shima 

  • Kazuemachi Chaya District - Kyoka no michi Street

  • Omicho Market 

  • Santuario di Oyama

  • Nagamachi District e Nomura-ke Samurai Residence 550¥ a testa

  • rientro in auto a Nagoya per riconsegna

  • treno per Kyoto


Sanmachi-suji, Takayama
Sanmachi-suji, Takayama

Takayama

Sanmachi-suji, Takayama

Takayama è un vero gioiellino incastonato nello cuore delle Alpi giapponesi, a Gifu. Ha saputo mantenere il suo fascino unico e tradizionale nel tempo, grazie in parte alla sua posizione isolata: le sue case dai tetti spioventi in legno, le locande storiche e le sue birrerie di sake secolari ti teletrasporteranno direttamente a un’epoca antica. Takayama mantiene uno stile di vita lento e rurale, caratterizzato da mercati mattutini, cibo locale, attività artigianali tradizionali e templi spettacolari. 

Takayama era anticamente famosa per la maestria dei suoi carpentieri, che furono chiamati anche a Kyoto per lavorare alla costruzione del Palazzo Imperiale e ai templi della città. Questa abilità nella lavorazione del legno si rispecchia ancora oggi nel volto del centro storico della città, costituito prevalentemente da edifici tradizionali in legno. 

Distretto di Sanmachi-suji, Takayama

Takayama viene spesso chiamata la "Piccola Kyoto" per la somiglianza delle antiche casette e dei negozi tipici che affollano le vie di questa città a quelle dell’antica capitale; inoltre, Lord Kanamori Nagachika, colui che costruì Takayama come città castello, aveva un profondo amore per Kyoto da cui trasse ispirazione, soprattutto nella progettazione del Higashiyama Walking Course, che ricorda tantissimo il Sentiero dei Filosofi di Kyoto. 

La città è piccolina e piuttosto raccolta, può essere visitata facilmente a piedi o in bicicletta, ed è una base di partenza ideale per visitare la vicina località Patrimonio dell’UNESCO Shirakawa-go. Per visitarla serve un’intera giornata, per cui ti consiglio di trascorrerci una notte: che tu decida di dedicarle un giorno intero o spezzare la tua visita come noi, arrivando nel primo pomeriggio, dormendoci e finendo la sua esplorazione nella mattina successiva, poco cambia.. l’importante è dedicarle il tempo che merita: credimi, non te ne pentirai. 

Il cuore della città è costituito dalla zona storica di Sanmachi, che risale al periodo samurai: un intreccio di antiche vie su cui si trovano tantissimi negozietti di artigianato, cibo locale, sale da tè e fabbriche di sakè. 

Come arrivare a Takayama

Oramai, Takayama è piuttosto frequentata da turisti di tutto il mondo, per quanto spesso venga ancora tralasciata dai classici itinerari in Giappone. Questo fa sì che sia piuttosto ben collegata e facile da raggiungere, anche se decidi di utilizzare i mezzi pubblici e non un’auto a noleggio come abbiamo fatto noi.

Ci sono treni che collegano Nagoya a Takayama (circa 2.20 ore di viaggio), mentre da Matsumoto partono anche autobus a lunga percorrenza per raggiungerla.

Se vieni da Kanazawa, invece, esiste una linea di autobus (Nohi) che passa anche per Shirakawa-go, e che impiega poco più di 2 ore.


Cosa vedere a Takayama

Distretto di Sanmachi-suji

Distretto di Sanmachi-suji

Il distretto di Sanmachi, situato lungo la riva orientare del fiume Miyagawa, è il cuore pulsante della città vecchia di Takayama: si estende lungo tre vie principali -  Ichi-no-Machi, Ni-no-Machi e San-no-Machi (la più bella, ma anche la più turistica) - ed è caratterizzato da negozietti di artigianato locale, musei, antiche case private visitabili, rinomate fabbriche di sakè per cui la città è famosa, e tantissimi ristorantini, caffetterie e banchette di street food dove assaggiare prelibatezze locali.

A parte qualche tappa imperdibile che tra poco ti segnalo, il mio consiglio è quello di perderti passeggiando lungo queste incredibili viette godendoti l’atmosfera vivace e l’atmosfera magica e antica che si respira in questo quartiere storico: sbircia le vetrine dei negozietti, entra nelle distillerie di sakè e magari approfitta di qualche degustazione, fai qualche spuntino assaggiando prodotti locali come il nikuman, un delizioso panino al vapore con carne di maiale (disponibile anche in versione vegetariana) o il sushi di carna a base di Hida Beef, per poi dirigerti verso una delle case museo in cui scoprire gli interni delle abitazioni tradizionali giapponesi. 

Funasaka Sake Brewery

Funasaka Sake Brewery, Takayama

La città di Takayama è celebre per la sua produzione di sakè: attualmente ha sette fabbriche, tutte con una storia più che centenaria. Si dice che nel periodo Edo ci fossero 56 fabbriche in città; all'epoca, il riso, che è l'ingrediente principale del sakè, serviva come merce di scambio, e quindi i tributi venivano pagati con il riso. Si dice che i mercanti vendessero il riso quando i prezzi di mercato erano alti, e lo vendevano come sakè quando i prezzi erano troppo bassi per fare profitti.

Passeggiando per le vie di Sanmachi-suji, noterai sicuramente i tipici barili colorati (sakedaru) in cui è conservato il sakè, che ti indicherà la presenza di una delle antiche distillerie. Un altro modo per distinguere l'entrata di una delle distillerie di Takayama è quella di individuare delle particolari decorazioni fatte con aghi di cedro (sugidama) attaccate alle insegne, che stanno a significare che il locale ha disponibilità di delizioso sake appena prodotto.

Funasaka Sake Brewery, Tskayama

Se non l’hai fatto prima, Takayama è sicuramente il posto ideale dove fare degustazioni di saké e acquistare una bottiglia da portare a casa: noi avevamo già fatto quest’esperienza a Fujikawaguchiko, per cui qui ci siamo limitati ad esplorare le brewery, che spesso sono veri e propri musei, e fare qualche assaggio.

La fabbrica di sakè Funasaka è una fabbrica di nuovo stile che offre una grande varietà di prodotti, tra cui liquori giapponesi a base di prugna (Umeshu) o agrumi Yuzu, nonché caramelle e cosmetici a base di sakè. Ci sono ancora anche i vecchi edifici della fabbrica, che però sono stati rinnovati per diventare un ristorante di Hida beef e un bar di sakè.

Onoya Brewery

L’Onoya Brewery è un vero gioiellino in cui siamo incappati per caso: al contrario di quel che puoi pensare dal nome, non si tratta dell’ennesima fabbrica di sakè, ma un negozio artigianale di produzione di miso e shoyu (salsa di soia). 

Questo luogo è più unico che raro: l’unico che abbiamo incontrato nel nostro viaggio in Giappone, per cui ti consiglio di non perdertelo. Qui potrai assaggiare vari prodotti a base di miso e soia, ma anche una deliziosa zuppa di miso calda, oltre che acquistare questi prodotti in diversi pacchetti. 


Miyagawa Morning Market e Jinya-mae Morning Market

Miyagawa Morning Market, Takayama

A Takayama c'è solo un modo per cominciare la giornata: fare un giro ai mercati del mattino, gli asa-ichi, dove fare colazione assaggiando vari piatti tradizionali e street food. I mercati mattutini di Takayama risalgono a una tradizione nata in epoca Edo, quando le mogli dei contadini dei villaggi limitrofi scendevano in città per vendere i loro prodotti freschi. I mercati sono due:

  • Mercato di Miyagawa sulla sponda dell'omonimo fiume, è il mercato più grande e forse quello più interessante;

  • Mercato di Jinyamae di fronte al Takayama Jinya.

Entrambi i mercati cominciano presto nella mattinata - sulla carta alle 6 in estate e alle 7 in inverno, ma in realtà le bancarelle aprono con calma, per cui non svegliarti troppo presto, e durano fino a mezzogiorno. 

Miyagawa Morning Market, Takayama

Rispetto alle origini i mercati mattutini conservano la loro natura, ospitando bancarelle spartane dove anziane signore vendono prevalentemente frutta e verdura (soprattutto nel Mercato di Jinyamae), ma anche prodotti di artigianato, come le Sara-boro (bamboline di pezza dalla caratteristica forma, usate come amuleti di buon auspicio), street food e altri prodotti locali.

Sicuramente si tratta di un'esperienza caratteristica e da non perdere, ma onestamente mi aspettavo qualcosa di più: i mercati sono davvero piccini.. ti consiglio di viverteli senza grosse aspettative di fare shopping, ma più appunto come un’esperienza per vivere a pieno la città e l’occasione per mangiare qualcosa di tipico e particolare per colazione. 


Yoshijima Traditional House e Kusakabe Traditional House

A nord del distretto di Sanmachi, troverai la Yoshijima-ke e la Kusakabe Traditional House, due antiche case di mercanti (chiamate machiya) che ora sono diventate una sorta di museo e sono quindi accessibili al pubblico. 

La prima rappresenta uno degli esempi d’architettura locale meglio conservati; è divisa in due settori: uno impiegato come magazzino e l’altro usato come abitazione e all’interno si trovano manufatti d’epoca sistemati lungo un percorso che permette di rievocare gli stili di vita precedenti all’era Meiji. 

La seconda risale al 1879, costruita da Jisuke Kawashiri, un famoso falegname dell'epoca, che utilizzò lo stile tipico dell'architettura delle zone montuose e innevate del Giappone. Dal 1966 è stata dichiarata Important Cultural Property dal Governo, diventando così la prima casa privata dell'architettura Meiji a ricevere questo riconoscimento. L’ingresso costa 1000¥ a testa.


Higashiyama Teramachi e il Higashiyama Walking Course 

Higashiyama Walking Course, Takayama

Il Cammino di Higashiyama, anche nota come Higashiyama Teramachi o Yuhodo, è un percorso lungo 3,5 km che attraversa l’interno del quartiere dei templi di Higashiyama Teramachi e il parco Shiroyama, un'immensa area verde in cui un tempo sorgeva il castello di Takayama. L'area risale infatti al XVI secolo, quando il daimyō di Takayama (Kanamori Nagachika), originario e grande amante di Kyoto, decise di costruire un quartiere che ricordasse l'Higashiyama della sua città natale.

Higashiyama Teramachi è l’area di Takayama dove si trovano circa una dozzina templi disposti sulle colline ed immersi nel verde che risalgono al periodo di costruzione del castello, ad est del centro storico. 

Teramachi e il parco Shiroyama sono collegati tramite il Cammino di Higashiyama che può essere intrapreso a piedi (in circa un paio d’ore) oppure affittando una bicicletta.

parco di Shiroyama, Takayama

Il parco di Shiroyama è un sito d’interesse nazionale dove è possibile visitare i resti dell’antico castello di Takayama, immersi in una grande area verde, da cui si può godere di uno stupendo panorama di tutta la città con i picchi delle montagne sullo sfondo.

Il percorso del Higashiyama Walking Course è ben segnalato e piuttosto semplice da seguire (fai solo attenzione agli orsi) e ti porterà a scoprire una zona davvero bella e fortunatamente ancora poco frequentata di Takayama. 

Lungo il percorso si alternano una dozzina di templi e santuari immersi nella natura; la cosa bella del percorso è che puoi iniziarlo da dove preferisci, dal Parco o da Teramachi, o se preferisci anche da metà, risalendo dal centro della città.

Noi siamo partiti dal Parco di Shiroyama, vicino a dove alloggiavamo, dirigendoci verso Teramachi, per poi scendere verso il centro per cena e poi rientrare a casa.

Higashiyama Walking Course, Takayama

Queste sono le tappe e i templi che abbiamo toccato noi durante il nostro percorso:

  • Parco Shiroyama 

  • Dairyuji 

  • Bentendo

  • Santuario Nishikiyama 

  • Tempio Soyu Hondo

  • Tempio Hojyusan Tenno-Ji 

  • Tempio Joeizan Hokke

  • Tempio Myogenzan Tensho

  • Tempio Koryuzan Sogenji 

  • Tempio Daiou 

Poco conosciuti dai turisti che visitano la città, alcuni di questi templi sono davvero incredibili: spesso sperduti nel verde del parco o incastonato fra edifici della città che si è allargata intorno a questi luoghi sacri, noi abbiamo avuto la fortuna di essere sempre da soli lungo il Cammino e durante l’esplorazione dei templi. Un’esperienza davvero unica e magica, imperdibile!


Umamiya うま宮 

Terminato il nostro Cammino di Higashiyama, dirigendoci verso il centro della città, ci siamo fermati a cena da Umamiya, una izakaya molto alla mano dove abbiamo mangiato deliziosi udon caldi - Enrico con l’Hida Beef - e che non posso che  consigliarti! Il personale carinissimo ci ha accolto come se fossimo parte della famiglia, abbiamo parlato moltissimo con il cameriere, che ci ha anche offerto qualche prugna disidratata di cui mi sono follemente innamorata e che ho poi mangiato per tutto il viaggio.


Takayama Jinya 

L’attuale edificio di Takayama Jinya risale al 1816, ed è stato usato come palazzo del governatore fino al 1969; ora il palazzo è stato riadibito a museo e contiene un’esposizione di arte locale, oltre che a mostre temporanee. L’unicità del Takayama Jinya è che è l’unica dimora di governatori e sede degli uffici dello shogunato del periodo Edo sopravvissuto fino ai giorni nostri. 

E’ possibile ammirare cucine, magazzini, uffici e persino un’antica stanza adibita agli interrogatori. Non mancano naturalmente alcuni piccoli giardini interni e all’esterno un classico giardino giapponese.

Una delle particolarità di questo edificio sono i numerosi emblemi neri a forma di coniglio sparsi per le mura interne: probabilmente servivano a nascondere i chiodi esposti, ma la scelta dell’animale non è casuale. La leggenda narra infatti che le lunghe orecchie del coniglio aiutassero i governatori ad ascoltare le richieste della popolazione.

L’ingresso al Museo costa 440¥ a testa.


Shirakawa-go

Ainokura, Shirakawa-go

A 50 minuti di auto, a nord di Takayama si trova il sito Patrimonio mondiale dell’UNESCO di Shirakawa-go, ai piedi del monte sacro Hakusan. Se stai attraversando le Alpi Giapponesi e sei giunto fino a Takayama, non puoi di certo tornare indietro senza aver visitato i villaggi tradizionali di Shirakawa-go, di una bellezza straordinaria, unica nel suo genere. Fra l’altro, la zona di Shirakawa-go è situata a circa metà strada fra Takayama e Kanazawa, costituendo quindi una tappa intermedia ideale.

L’area di Shirakawa-go celebre per le sue case tradizionali in stile Gassho-Zukuri che spuntano tra i vari campi di riso e orti: Gassho-Zukuri significa mani in preghiera, per la loro forma che richiama quelle di due mani congiunte nell’atto di pregare. L’angolo dei tetti è costruito appositamente per garantire che, durante l’inverno, le forti nevicate che si abbattono sulla zona non si accumulino e non compromettano l’integrità strutturale delle case, alcune delle quali aperte al pubblico per una visita mentre altre funzionano anche come locande in cui alloggiare. Ogni casa è un vero e proprio capolavoro di carpenteria, costruite senza chiodi, ogni trave si incastra nella successiva ottenendo delle strutture così solide da rimanere in piedi per centinaia di anni, nonostante i terremoti e le forti nevicate. 

Ainokura, Shirakawa-go

Le origini esatte di queste case non sono note, infatti, ma gli storici stimano che queste case con tetto in paglia siano state costruite circa 250-300 anni fa. 

Contrariamente a ciò che molti pensano, Shirakawa-go è il nome dell’area che al suo interno ospita 4 diversi paesini, e non il nome del paese a cui tutti si riferiscono (Ogimachi). Ogimachi, il più grande e celebre (ormai grande meta turistica), Suganuma e Gokayama, i più piccolini, e Ainokura. Gli ultimi tre sono pressoché sconosciuti e meno collegati, motivo per cui sono perfetti da esplorare con la propria auto a noleggio per evitare le folle di turisti che invece invadono ogni giorno Ogimachi.

Ciò che è importante tenere a mente mentre esplori questi paesi tradizionali è che non sono solo un museo all’aperto, né una mera reliquia del passato, ma villaggi perfettamente funzionanti, dove gli abitanti continuano a vivere proprio come i loro genitori e prima di loro i loro nonni, soprattutto a Suganuma e Gokayama.

Come arrivare a Shirakawa-go

L’ideale, per esplorare la zona di Shirakawa-go e quindi tutti e 3 i villaggi che  ospitano le gasso-house, è quello di muoversi in auto. Con i mezzi pubblici la faccenda si complica un po’, rendendosi necessario l’utilizzo  di autobus che  raggiungono Ogimachi e gli altri due villaggi.

Da Maggio a Ottobre, Ogimachi è raggiungibile in autobus da Takayama, con circa 7 corse giornaliere che collegano i due centri in meno di un’ora.  Tutte le corse partono e tornano alla stazione degli autobus di Takayama, ma ci sono partenza anche da Kanazawa.

Dormire in una gasso-house a Shirakawa-go

Dormire in una gasso-house a Shirakawa-go

Come abbiamo già visto nel post dedicato, se in fase di prenotazione degli alloggi  per il tuo viaggio in Giappone hai voglia di provare  qualche esperienza particolare, allora non puoi non pernottare all’interno delle tradizionali case di legno con il tetto in paglia costruite in stile gassho-zukuri.

Dormire in queste case è un’esperienza molto esclusiva e che non tutti riescono a vivere: non ci sono molte strutture e prenotare non è semplice.. bisogna muoversi tempo prima e prenotare attraverso il sito ufficiale della Shirakawa-go Tourist Association

Noi volevamo assolutamente dormire qui e vivere questo luogo al massimo ma, dopo mesi passati a spulciare siti e fare ricerche, ci siamo resi conto che fermarci qui una notte avremmo complicato il nostro itinerario, facendoci perdere tempo e dovendo tagliare parecchio rispetto alle altre tappe del nostro piccolo on the road nelle Alpi Giapponesi. Per questo motivo, alla fine abbiamo desistito e abbiamo visitato la zona in giornata, ma se vuoi provare quest’esperienza ti consiglio di consultare il sito per tempo.

Per saperne di più in merito, ti rimando all’articolo dedicato agli alloggi LEGGI ANCHE: Dove dormire in Giappone: alloggi tradizionali e esperienze tipiche imperdibili


Cosa fare e cosa vedere a Shirakawa-go

Antica residenza della famiglia Tokoyama 

Antica residenza della famiglia Tokoyama 

Prima di entrare nel villaggio vero e proprio di Ogimachi, se vieni da Takayama in auto, ti consiglio di fare una tappa nell’antica residenza della famiglia Tokoyama, proprio alle porte del paese.

Si tratta di una casa in stile gassho-zukuri appena fuori dal vero e proprio villaggio, ed è possibile visitarla pagando 300¥ a testa. 

Noi ci siamo fermati e, oltre ad essere stata un’esperienza super interessante che non posso che raccomandarti, è stata anche una scelta tattica e geniale: se hai intenzione di visitare l’interno di qualche gasso-house, fermarti in questa appena fuori dal villaggio è la cosa più sensata: costa meno e non ci sono turisti.

Antica residenza della famiglia Tokoyama 

La maggior parte delle persone che visitano Ogimachi, infatti, vi giungono via autobus, per cui quasi nessuno arriva a questa residenza, permettendoti di esplorarla con calma e in  tranquillità. 

Tutte le case in stile gassho-zukuri sono costruite in maniera molto simile, per cui fondamentalmente una vale l’altra: la struttura è solitamente formata da 3 o 4 piani che servivano per accogliere le numerose famiglie contadine.

Ogni piano aveva una specifica funzione fra cui anche spazi di lavoro per gli artigiani. Al piano terra e al primo solitamente si trovano la cucina, le camere da letto e i luoghi comuni, mentre ai piani alti venivano tenuti i bachi da seta allevati (sericoltura).


Miyama Tofu

Miyama Tofu

Questo particolare negozietto di tofu si trova fra l’antica residenza della famiglia Tokoyama e il villaggio di Ogimachi. Ovviamente, da vegetariana, non potevo non fermarmi a dare un’occhiata e ne è totalmente valsa la pena.

Per la prima volta in vita mia ho visitato un negozio di solo tofu, con tantissimi prodotti in vendita, da acquistare e volendo mangiare anche sul momento, ma anche condimenti da portare a casa e tantissime ricettine gratuite da collezionare.

Se passi di qui in auto fai una breve sosta, non te ne pentirai! 


Ogimachi

Ogimachi, Shirakawa-go

Ogimachi è il più grande borgo di case in stile gassho-zukuri del Giappone, comunemente indicato come Shirakawa-go; è il più frequentato dai turisti, essendo il meglio collegato con Takayama. Il villaggio è visitabile in un paio d’ore, non è immenso, ma ci sono tantissimi meravigliosi scorci da ammirare ed è possibile anche visitare alcune delle case all’interno. Concediti il tempo necessario  per fare tutto con calma: noi abbiamo anche pranzato all’interno del villaggio: ci sono varie locande in cui poter mangiare su tatami godendosi una vista spettacolare.

Se arrivi ad Ogimachi in auto allora sappi che ci sono vari parcheggi, ovviamente a pagamento; noi abbiamo lasciato la nostra al parcheggio Midashima per 1000¥ (tariffa fissa) per l’intera giornata.

A parte qualche tappa celebre che non devi assolutamente mancare, ti consiglio di perderti del paesino passeggiando fra le risaie e gli orti che si alternano fra le gasso-house, godendoti il paesaggio incredibile e unico al mondo.

Mappa di Ogimachi, Shirakawa-go

Ecco qui cosa vedere:

Ogimachi, Shirakawa-go

Casa Wanda

Casa Wanda é la fattoria gassho-zukuri appartenuta alla famiglia più ricca di Ogimachi; è possibile visitarne l’interno ammirandone la struttura e avendo una bella fotografia di com’era la vita quotidiana nel villaggio. L’ingresso costa 400¥ a testa. 

Casa Kanda

Anche Casa Kanda è visitabile all’interno per ammirarne la particolare architettura e il pittoresco giardino; dall’ultimo piano si ha una bella vista panoramica delle montagne circostanti. L’ingresso costa 400¥ a testa. 

Casa Nagase

Casa Nagase è appartenuto per 250 anni alla famiglia Nagase che, per tre generazioni sono stati i medici del villaggio Ogimachi. Per questo ora la casa è un museo con un’esposizione di attrezzature mediche appartenute alla famiglia risalenti al periodo Edo, visitabile pagando 400¥ a testa. 

Tempio Myozenji, Ogimachi

Tempio Myozenji

Il tempio Myozenji è stato il centro del culto buddhista di Ogimachi da sempre; la particolarità del tempio è che anch’esso ha il tetto in stile gassho-zukuri.

Si trova accanto alla residenza del sacerdote, l’edificio in stile gassho-zukuri più grande del villaggio e l’unico ad avere le pareti in terra intonacata così da essere più resistenti al fuoco. 

“Le tre case”

Si tratta di tre case in stile  gassho-zukuri posizionate una accanto all’altra, e che sono ormai diventate il simbolo di Shirakawago. Sicuramente uno degli scorci più belli del villaggio.

Shirakawago Purin no Ie (Pudding House) 

Shirakawago Purin no Ie

All’interno di questa piccola gasso-house si trova un negozietto di budini tradizionali semplicemente deliziosi e vincitori di numerosi premi: acquistane uno scegliendo fra i vari gusti (crema 450¥., matcha 470¥, miele 500¥., ecc…) e gustalo mentre passeggi per le vie di Ogimachi o facendo una piccola pausa all’esterno dell’edificio.

Noi abbiamo provato quello classico al gusto custard (crema) e ce lo siamo spazzolato, era semplicemente fantastico, non per niente ha vinto un premio al  Japan Pudding Award. Se vuoi provare qualcosa di più particolare, ce n’è uno fatto da 3 strati di gelatina trasparente, crema e salsa al caramello: la gelatina è prodotta con le pulite acque sorgive di Shirakawa-go.

Yamamotoya

Questo è il posticino dove ci siamo fermati per un pranzo veloce: abbiamo optato per due piatti di soba freddi (2700¥ in 2), in modo da fare una sosta rapida e proseguire il nostro giro. In questa zona, uno dei piatti tipici sono proprio i soba, serviti caldi o freddi.

Ci sono tantissime locande dove mangiare, scegli quella che preferisci! 

Noi qui abbiamo mangiato molto bene, seduti sul tatami e mangiando su un tradizionale tavolino basso che dava su una finestra aperta, consentendoci di ammirare il paesaggio durante il pranzo!

Te lo consiglio! 

Ogimachi Castle Observation Deck

Questo è il miglior punto panoramico per osservare Ogimachi dall’altro: ci si arriva percorrendo una breve salita, un po’ impegnativa ma corta e giuro che ne vale davvero la pena! L’accesso è gratuito e ti consente di ammirare la valle che ospita il villaggio e le piccole case in stile gassho-zukuri.

Ogimachi Castle Observation Deck

Suganuma e Gokayama 

Suganuma è uno dei villaggi tradizionali più affascinanti e meglio conservati della regione di Shirakawa-go in quanto più piccolo e meno conosciuto rispetto a Ogimachi, che si trova a circa 15 km. 

Suganuma si trova accanto al fiume Sho, incastonato tra colline rigogliose Suganuma, e si compone di due aree: il Suganuma Village e Gokayama Gassho no Sato, entrambe visitabili a piedi essendo collegate l’una all’altra da un tunnel.

Qui si respira un’atmosfera diversa rispetto a Ogimachi: qui c’è più calma, silenzio e tradizione, essendo davvero poco frequentata dai turisti. A noi è infatti piaciuta molto di più.

Anche Suganuma è stata dichiarata Patrimonio UNESCO nel 1995 assieme ai villaggi di Ogimachi e Ainokura e lo stile delle case è sempre il gassho-zukuri.

Il Suganuma Village include una decina di case tradizionali in stile gassho-zukuri, tutte ben conservate: quella più antica risale attorno al 1830, sul finire del periodo Edo, mentre le più recenti sono state costruite attorno al 1920. 

Nell’area di Gokayama Gassho no Sato invece, le gasso-house sono state qui trasferite per preservarle; sono quindi oggi disabitate e vengono usate esclusivamente da gruppi scolastici per attività educative dedicate allo stile di vita tradizionale della regione.  

Suganuma e Gokayama

Ainokura

Ainokura, Shirakawa-go

Con più di 20 edifici gassho-zukuri con tetto di paglia ben conservati, Ainokura si colloca a metà fra Ogimachi e Suganuma sia in termini di grandezza che di turismo.

Per quanto sia un po’ più frequentato rispetto a Suganuma, nulla a che vedere con la calca che abbiamo incontrato a Ogimachi, per cui può rappresentare un buon compromesso.

Anche in questo caso, come a Ogimachi, abbiamo pagato per il parcheggio (550¥) ma in questo caso si tratta di una cifra decisamente più onesta.

Molti degli edifici di Ainokura sono residenze private, ma qualcuno funziona anche come minshuku, alloggio tradizionale giapponese. La posizione remota di Ainokura ha permesso di conservare al meglio le sue tradizioni più radicate, soprattutto in ambito musicale.

Fra le cose da non perdere ad Ainokura, il Museo del Folklore, ospitato all'interno di due case tradizionali, dove potrai farti un'idea delle attività quotidiane che svolgevano gli abitanti del posto grazie ad una ricca collezione di utensili ed oggetti personali. Il museo ospita anche una mostra riguardante la produzione di carta washi, che rappresenta la principale fonte di sostentamento della zona. La tecnica con cui viene prodotta attualmente la carta washi è stata inventata a Kyoto durante il Periodo Heian (794-1185), e giunse in questa vallata quando i sopravvissuti del Clan Tara si rifugiarono qui dopo essere stati sconfitti dal Clan Minamoto. 

Nel villaggio è presente un piccolo workshop, il Washi Workshop Hall, dove è possibile ammirare i maestri artigiani produrre la carta washi e provare in prima persona questa antica arte.

Ainokura, Shirakawa-go

Kanazawa

Higashi Chaya District, Kanazawa
Higashi Chaya District

Kanazawa, capoluogo della prefettura di Ishikawa, si trova sulla costa settentrionale dell’isola di Honshu, affacciata sul Mar del Giappone e incorniciata dalle Alpi Giapponesi.

Il nome Kanazawa significa letteralmente “palude d'oro”: non a caso, Kanazawa è la città che produce il 99% della foglia d'oro del Giappone. La leggenda narra infatti che  un contadino, Imohori Togoro, lavò delle patate in un piccolo corso d’acqua in questa zona e da queste cadde della polvere d’oro, da cui appunto ne deriverebbe il nome Kanazawa.

Kanazawa è fortunatamente una piccola gemma ancora non troppo conosciuta dal turismo di massa ma che ci ha letteralmente conquistati con i suoi distretti di geishe e samurai, i vicoli che sembrano usciti dal passato, sale da tè e fra i giardini più belli del Giappone. Kanazawa è la degna conclusione di questo mini viaggio nelle Alpi Giapponesi alla scoperta di un Giappone più tradizionale, fuori dalle classiche rotte turistiche, ma si presta perfettamente anche a una gita di uno o più giorni direttamente da Kyoto o Tokyo. Anche se decidi di dedicare a Kanazawa un solo giorno, come abbiamo fatto noi, ti consiglio di trascorrere almeno una notte in città per passeggiare tra suoi quartieri storici di sera, il momento ideale in cui assaporare l’atmosfera magica che aleggia in questa città di provincia.

Kazuemachi Chaya District 

La città, infatti, non essendo stata colpita dalla Seconda Guerra Mondiale, ha conservato in toto il suo fascino feudale, diventando una delle migliori testimonianze rimaste dell'epoca Edo, insieme alla vicina Takayama. Kanazawa, infatti, è fiorita durante il periodo Edo, epoca dei samurai, quando era roccaforte del clan dei Maeda; sotto il loro dominio, la città prosperò, diventando un importante centro economico, culturale ed artistico, caratteristica che ha saputo ben conservare fino al giorno d’oggi.

Ciononostante, Kanazawa resta una città a misura d’uomo: noi abbiamo visitato i punti di maggior interesse in una sola giornata, spostandoci esclusivamente a piedi.

Come raggiungere Kanazawa

Kanazawa è facilmente raggiungibile con i mezzi dalle principali città del Giappone: da Tokyo (con lo Shinkansen Hokuriku in 2 ore e mezza), da Osaka e Kyoto (con il limited express JR Thunderbird in 2 ore mezza), da Nagoya (con limited express JR Shirasagi in 3 ore).

Se provieni da Shirakawa-go o da Takayama, ci sono autobus che collegano le cittadine, altrimenti, se sei nel bel mezzo di un viaggio in auto nelle Alpi Giapponesi, potrai tranquillamente concludere il tuo itinerario a Kanazawa, prima di rientrare a Nagoya.


Cosa fare e cosa vedere a Kanazawa

Giardino Kenroku-en, Kanazawa

Giardino Kenroku-en 

Il Giardino Kenroku-en è una delle più celebri attrazioni di Kanazawa, oltre ad essere uno dei tre giardini più famosi del Giappone: il Kenrokuen merita una passeggiata in qualunque stagione tu decida di visitare Kanazawa. In primavera è un luogo ideale per ammirare la fioritura dei ciliegi, mentre in autunno i colori del foliage tingono il Giardino di toni caldi e vivaci.

L'origine del Giardino Kenroku-en risale al XVII secolo per mano del clan Maeda, potenti signori feudali di Kaga, che continuarono ad apportarvi modifiche per circa due secoli; nel 1822 acquisì il suo attuale nome e nel 1874 fu aperto l'accesso al pubblico.

Giardino Kenroku-en, Kanazawa

Il nome Ken-roku-en significa “Giardino dei Sei Elementi”, anche tradotto con “Giardino delle Sei Virtù”: il giardino rispetta infatti le sei caratteristiche ideali di un giardino perfetto secondo un antico testo cinese: spaziosità e isolamento, artificio e antichità, corsi d'acqua e panorama.

All’interno del giardino, di dimensioni tali da essere considerato un vero e proprio parco (si estende per circa 11,4 ettari), troverai meravigliosi alberi, giardini fioriti, laghetti attraversati da ponti, ma anche sale da tè storiche, testimoni dell’importanza che in epoca Edo veniva attribuita alla cerimonia del tè; fermati in una di queste e concediti un momento di relax, gustandoti con una tazza di tè verde accompagnata da un dolcetto tradizionale o partecipando ad una vera e propria cerimonia del tè.

Per entrare nel Kenrokuen Garden ci sono un paio di ingressi, in ognuno dei quali troverai una biglietteria semi-automatica in cui acquistare il tuo biglietto a 320¥  a testa. Da qui, scegli uno dei percorsi suggeriti e inizia ad esplorare il Giardino, attento a non perderti gli spot più iconici - qui sotto la mappa del Giardino.

Fra questi, la lanterna Kotoji Toro (Stone Lantern), sulla sponda nord dello stagno Kasumigaike (Kasumigaike Pond), è decisamente la mia preferita.

Adiacente al giardino Kernroku-en, attraversa l’Ishikawamon Gate e ti troverai il Parco del Castello di Kanazawa: prosegui la tua passeggiata in questa direzione.

Mappa del giardino Kernroku-en

Castello di Kanazawa e Parco del Castello di Kanazawa

Accanto al giardino Kenroku-en sorge il Castello di Kanazawa, strettamente legato alla potente dinastia Maeda, che governava Kanazawa ai tempi del Giappone feudale. Nel corso degli anni, il castello è stato vittima di numerosi incendi e ciò che vediamo oggi è una ricostruzione fedele della struttura originale, eseguita seguendo le tecniche tradizionali. 

Il castello fa parte del Parco del Castello di Kanazawa ed è immerso tra bellissimi giardini arricchiti di laghetti e alberi di ciliegio che lo rendono perfetto per una passeggiata nel verde. Noi abbiamo scelto di limitarci ad ammirarlo dall’esterno e attraversare a piedi il Parco, ma se decidi di visitarlo, sappi che il biglietto costa 320¥ a testa.


Morihachi Main Store 

Morihachi è uno storico negozio di dolciumi giapponesi tradizionali in attività da oltre 390 anni, nel cuore di Kanazawa. 

Abbiamo fatto una tappa in questo negozio sulla strada per dirigerci verso Higashiyama Higashi, su consiglio di un amico che era stato qui qualche mese prima. Il negozio è enorme e, essendo stato un fornitore dei signori di Kaga, offre un'ampia gamma di dolciumi tradizionali giapponesi tra cui i chouseiden, uno dei tre dolci giapponesi più famosi. Noi abbiamo acquistato qualche dolcetto da mangiare sul momento, ma anche qualcuno da portare a casa come souvenir: sono delle vere opere d’arte. Fai un salto anche se non hai intenzione di comprare nulla!


Higashi Chaya District

Higashi Chaya District, Kanazawa

Kanazawa è celebre per i suoi quartieri delle chaya, ovvero le case da tè dove le geisha intrattenevano i loro ospiti con danze e canti tradizionali: questi quartieri sono costituiti come un labirinto di stretti vicoli su cui si affacciano tradizionali case in legno. Passeggiando tra i piccoli vicoli di questi quartieri potrai immergerti in un’atmosfera senza tempo ammirando gli edifici in legno, alcuni antichissimi. 

In passato c'era un gran numero di chaya sparse nel centro della città, ma nel 1820 furono spostate in tre veri e propri quartieri del divertimento: Higashi Chaya-gai, Nishi Chaya-gai e Kazuemachi.

Il più grande e conosciuto è quello di Higashi Chaya, anche noto come “quartiere delle geisha di Kanazawa”; il suo nome significa letteralmente “quartiere orientale delle case da tè”. 

Oggigiorno, le antiche case da tè sono state riconvertite in caffè, ristoranti, sale da tè o negozi, ma alcune mantengono una sorta di legame con il passato: la casa da tè Kaikaro, ad esempio, è visitabile di giorno, mentre la sera ospita esibizioni di geisha per i visitatori stranieri. 

La caratteristica della casa chaya è la sua struttura in legno che si sviluppa su due piani (al tempo era vietato costruire case a due piani, eccetto per le case da tè) con stanze tradizionali giapponesi al secondo piano dedicate agli ospiti. Una particolarità di queste case è il kimusuko, un motivo a grata che si trova all'esterno del primo piano.

Higashi Chaya è una tappa obbligatoria a Kanazawa: non perdere una visita alla Geisha House Shima e perditi tra il dedalo di vicoli che troverai nelle stradine secondarie.

Geisha House Shima 

Geisha House Shima, anche nota come Ochaya Shima o Shima Teahouse, è una casa da tà storica risalente al 1820 e riconosciuta come Bene Culturale del Giappone, perfettamente conservata e oggi convertita in un museo visitabile per 500¥ a testa.

Con il suo pavimento caratteristico, le pareti scorrevoli e qualche stampa, oltre che alcuni oggetti di uso comune, Ochaya Shima ti mostra come le geisha vivevano e lavoravano; una volta dentro puoi anche gustare una buona tazza di tè matcha con un dolce tradizionale, pagando un supplemento all’ingresso.

La visita è abbastanza breve, la casa è piccolina, ma l’atmosfera è unica e riporta indietro nel tempo: per me è assolutamente valsa la pena.

Sakuda e Hazuka Gold Leaf

Questi due negozi storici situati nel cuore di Higashi Chaya sono entrambi specializzati nella produzione di articoli decorati con la foglia d'oro (gold leaf), un'arte tradizionale a Kanazawa con una storia lunga oltre 400 anni.

Anche se non hai intenzione di acquistare nulla (non ti posso biasimare, ha tutto un prezzo parecchio alto), ti consiglio almeno di entrare a dare un’occhiata: si tratta comunque di una tradizione della città.

A Sakuda Gold Leaf puoi inoltre fare un tour del laboratorio, vedere il processo di produzione e anche provare a fare da solo una decorazione con foglia d'oro.

Hakuza Gold Leaf invece ospita al suo interno una sala da tè completamente rivestita con foglia d'oro.


Kazuemachi Chaya District 

Kazuemachi Chaya è uno dei 3 quartieri delle Chaya di Kanazawa: sebbene non sia grande e noto come Higashi Chaya, qui troverai sicuramente più calma e meno folla, rendendolo un angolo ideale per scattare foto sensazionali.

Il distretto del tè Kazuemachi si trova sulla riva sud del fiume Asano, tra il ponte Asanogawa e il ponte Nakanohashi, a poche centinaia di metri da Higashi Chaya, per cui non puoi davvero perdertelo.

Kazuemachi è composto solo da poche strade, non ha visto l'espansione del vicino distretto di Higashi Chaya, ma la strada principale che costeggia il fiume Asano ospita con una serie di bei ristoranti, case private e vicoli meravigliosi da esplorare. Kuragarizaka è senza dubbio la stradina più sensazionale, fai attenzione a non perdertela!

Qui a Kazuemachi ci sono ancora case da tè attive, dove le donne geiko (il nome locale delle geisha) intrattengono i clienti con conversazioni, giochi, canti e danze. 

Durante le passeggiate serali lungo l'architettura storica vicino al fiume, potresti sentire le bellissime melodie di shamisen, tamburi e canti.


Mercato di Omicho 

Mercato di Omicho, Kanazawa

Il mercato di Omicho è un’altra delle tappe imperdibili a Kanazawa: da oltre tre secoli è uno dei mercati di pesce più importanti della Prefettura di Ishikawa. Già durante il periodo Edo, il mercato di Omicho era il più grande mercato di prodotti alimentari freschi di Kanazawa; al suo interno, oltre 180 negozi si snodano nel suo reticolo di viuzze coperte, frequentate sia dai locali che da turisti.

I frutti di mare e i crostacei appena pescati dal Mar del Giappone vengono quotidianamente portati in questo vivace mercato dove ogni giorno, dalle 9 fino alle 17-18 circa (dipende dai singoli negozi e ristoranti), potrai trovare chef locali e negozianti che passeggiano, acquistano e assaggiano prelibatezze prevalentemente a base di pesce, ma vi troverai anche bancarelle che vendono verdura, frutta, fiori, vestiti e oggetti artigianali.

Mercato di Omicho, Kanazawa

Alcuni stand dispongono di tavolini con sedie per consumare il pasto direttamente sul posto, ma dentro al mercato ci sono anche tanti ristorantini di sushi veri e propri,  dagli economici kaiten sushi, dove il cibo scorre su un nastro trasportatore, a quelli di alto livello con grandi chef dalla formazione impeccabile. 

Fra i prodotti locali da provare, sicuramente il kaisendon, una ciotola di riso sul quale è adagiato del sashimi e l'iro zuke, un pesce grigliato (pesce bianco, capasanta o calamaro) ricoperto da una salsa glassata dal gusto dolce e speziato. 

Teoricamente il mercato è aperto ogni giorno, ma molti dei negozi sono chiusi il Mercoledì e la Domenica. Al mattino è più frequentato per gli acquisti, mentre all’ora di pranzo si animano i ristoranti e i chioschi, in particolare quelli che servono pesce fresco. Trovandosi in un'area coperta, è una meta sempre affollata anche nelle giornate piovose, noi ci siamo diretti qui verso l’ora di pranzo quando, sicuramente è affollato, ma personalmente nulla a confronto con il Nishiki Market di Kyoto. Non mangiando io pesce, non ci siamo fermati in un ristorante vero e proprio, ma ho lasciato che Enri provasse qualche pezzo di sashimi e nigiri mentre passeggiavamo per il mercato. Secondo me un’ottima meta per un pranzo tipico e, volendo, non troppo impegnato.


Santuario di Oyama

Santuario di Oyama, Kanazawa

Il Santuario di Oyama è un santuario di Kanazawa noto per la sua particolare porta d'accesso che vanta un mix di elementi europei e asiatici grazie al progetto di un architetto olandese nel 1875. 

Costruito nel 1599 sul Monte Utatsu (Utatsuyama), a est di Kanazawa, il santuario fu spostato nell’attuale collocazione solo nel 1873. E’ dedicato a Maeda Toshii e, il primo signore feudale a regnare sulla città, del quale potrete ammirare anche una statua all’interno del santuario, nei pressi del giardino con stagni attraversati da passerelle di legno.

Il santuario è meta di numerosi fedeli che si recano qui per pregare affinché i propri desideri vengano esauditi, riportandoli su piccole targhette di legno chiamate ema, appese dinnanzi alla statua di Toshiie.


Nagamachi District

Nagamachi District, Kanazawa

Il quartiere di Nagamachi è un’altra zona di Kanazawa che merita davvero di essere visitata, anche solo il tempo di una passeggiata; situato al centro della città, in prossimità del castello, era il quartiere  che ospitava i samurai di medio e alto rango. Molte delle residenze sono ancora intatte e conservano le caratteristiche originali del periodo Edo, come i muri di cinta in fango (tsuchi-kabe) che d’inverno vengono coperti da stuoie in paglia per proteggerli dal gelo.

La zona non è molto frequentata dai turisti, ma ti consiglio vivamente di ritagliarti un’oretta di tempo per passeggiare tra le strette vie di Nagamachi e fare un salto indietro nel tempo fino al periodo feudale.

Nagamachi District, Kanazawa

Come avrai capito, Nagamachi era il quartiere dei samurai legati alla famiglia Maeda; vivevano in residenze chiamate bukeyashiki, con alte mura affacciate su stretti vicoli percorsi da piccoli canali: credimi, ci sono degli scorci davvero affascinanti, e la zona è davvero tranquilla e sempre poco affollata.

Una delle tappe che non puoi perdere a  Nagamachi è la residenza Nomura-ke, che ora ospita al suo interno un museo ricco di reperti storici che permettono di conoscere meglio lo stile di vita dei samurai di un tempo.

Nomura-ke, Samurai Residence 

Nomura-ke era la residenza della famiglia Nomura, samurai di alto rango che servirono la famiglia Maeda dal XVI secolo fino alla fine del Periodo Edo. Si trattava di una delle più influenti e benestanti famiglie dell’epoca, la cui la ricchezza si rifletteva nella bellexza ed eleganza della loro dimora.

Nomura-ke, Samurai Residence, Kanazawa

Al termine del periodo Edo e con il declino del potere dei signori feudali, l’influenza dei samurai subì lo stesso e destino, ma ciononostante la dimora della famiglia Nomura conserva ancora dei tesori straordinari, anche grazie alle opere di restauro che hanno ristabilito il suo splendore.

La casa Nomura è quindi aperta al pubblico previo pagamento di un biglietto di 550¥ a testa.

Le pareti decorate da splendidi dipinti, gli oggetti di vita quotidiana e i manufatti storici ti accompagneranno alla scoperta della storia e della quotidianità della famiglia, ma il fiore all’occhiello della residenza è il giardino interno, una vera e propria opera d’arte.

Kanazawa Kutani Museum

La Kanazawa Kutani Museum è l’unica fornace di porcellane Kutani di Kanazawa; è un negozio artigianale di porcellane interamente realizzate a mano, dall'impasto dell'argilla, alla modellazione al tornio e l'applicazione del colore.

Kanazawa Kutani Museum, Kanazawa

In giapponese il negozio si chiama Kutani-yaki Kamamoto Kaburaki Shoho, che significa Negozio Kaburaki delle ceramiche Kutani, in quanto nel 1822 fu Jisuke Kaburaki aprì il primo negozio di ceramiche kutani; oggi è l'ottava generazione della famiglia, Motoyoshi Kaburaki, che porta avanti l'attività di famiglia.

Sebbene sia spesso pubblicizzato come “Museo Kanazawa Kutani” in inglese, si tratta di un negozio che ospita anche una caffetteria e una piccola area espositiva dove è possibile vedere alcuni pregiati pezzi antichi di questa colorata ceramica locale. Qui potrai acquistare le porcellane realizzate ma anche partecipare a visite e laboratori in cui potrai creare o decorare oggetti di porcellana.

Se non conoscessi il Kutani-yaki, sappi che si tratta di uno stile tradizionale di porcellana caratterizzato da colori profondi e vividi, con  disegni altamente dettagliati ed elaborati di fiori e uccelli. Ebbe origine in un villaggio chiamato Kutani, nella prefettura di Ishikawa nel XVII secolo, ma fu ripreso a Kanazawa all'inizio del XIX secolo dalla famiglia regnante Maeda. 

Anche se non hai intenzione di acquistare nulla, ti consiglio di fare comunque un salto mentre passeggi in questa zona storica della vecchia Kanazawa.

in realtà questa bella struttura antica è principalmente un negozio e un bar con una piccola area espositiva.


Katamachi District

Il quartiere di Katamachi, nella parte meridionale del centro della città, è il centro della vita notturna di Kanazawa, il posto migliore dove dirigerti la sera per cena e per bere qualcosa: qui sono numerose izakaya e locali notturni.

La via Chuo-Mishokugai il cuore di questa parte della città, che la notte si anima diventando un luogo magico e incantevole.

Kanazawa Chuo Mishokugai

Kanazawa Chuo Mishokugai, Katamachi

Trovare Chuo Mishokugai tra le strette vie del quartiere di Katamachi può essere impegnativo, noi ci siamo finiti completamente a caso senza nemmeno cercarla. (fortunatamente questa zona era davvero vicina al nostro hotel), ma credimi che ne varrà la pena. Quando finalmente ti imbatterai in quest’area punteggiata di pub e bar, sarà amore a prima vista.

Chuo Mishokugai è infatti un fitto agglomerato di 20 piccoli bar e ristoranti annidati nei vicoli di Katamachi; l'atmosfera retrò evoca l'atmosfera dell'era Showa, l'età d'oro dell'economia giapponese.

La maggior parte dei locali ha solo pochi posti al bancone, essendo minuscoli, per questo Chuo Mishokugai è il luogo ideale per fare quattro chiacchiere con la gente del posto e fare nuove amicizie, gustando piatti locali a prezzi ragionevoli serviti insieme alle vostre bevande preferite, tra cui birre giapponesi e sake.


Eccoci giunti al termine della seconda e ultima parte del nostro mini viaggio on the road nelle Alpi Giapponesi.

Come ti avevo già anticipato all’inizio, purtroppo l’articolo stava diventando davvero troppo lungo, per cui ho deciso di spezzarlo in due parti per rendere la lettura un po' più agile e leggera.

Se ti sei perso la prima parte, quella che tratta gli aspetti logistici di questo viaggio in auto e le prime due tappe (l’antica via Nakasendo e Matsumoto), corri a recuperarla!

Mi raccomando, continua a seguirmi per non perderti i prossimi aggiornamenti su questo viaggio in Giappone. Ti consiglio di iscriverti alla newsletter in modo da ricevere tutte le novità!

Se dovesse essermi sfuggito qualcosa o tu avessi ulteriori dubbi, non esitare a contattarmi! Puoi scrivermi qui sotto nei commenti o inviarmi una mail, sarò felice di aiutarti!

Nel frattempo, qui sotto trovi un recap delle tappe precedenti del nostro viaggio in Giappone:

Non dimenticarti di integrare questi articoli con quelli specifici sulla pianificazione del tuo perfetto viaggio in Giappone: una guida approfondita su come organizzare il viaggio dal punto di vista logistico, uno specifico sull’itinerario nel paese con due alternative per l’itinerario di viaggio e infine uno su tutti i tipi di alloggi tra cui scegliere e alcune strutture che abbiamo provato e che ti consiglio! 

Se il post ti è piaciuto e ti è stato utile, ricordati di lasciare un like e farmelo sapere nei commenti!


 

Vuoi partire per un viaggio fai da te in Giappone ma non sai da che parte iniziare? Allora lascia che ti presenti la mia mappa digitale del Paese del Sol Levante: Tokyo, Nikko, Fujiyoshida e Kawaguchiko, le Alpi Giapponesi e la Valle del Kiso, Kyoto, Nara e Osaka, più l’Isola di Miyako ad Okinawa.

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よいご旅行を : buon viaggio in Giapponese

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