La Scozia è tante cose ma soprattutto è natura incontaminata e selvaggia e, oltre a splendide spiagge, tantissimi castelli, laghi e luoghi remoti dove la natura regna padrona, abbiamo fatto alcuni trekking mozzafiato che non posso che consigliarti.
Penso sinceramente che un on the road in Scozia non possa che includere un po’ di attività all’aria aperta e splendide camminata in luoghi magici che sembra impossibile siano stati creati dalla natura: a volte mi è davvero sembrato che ci fosse lo zampino delle fate, come narrano le leggende scozzesi.
Il nostro viaggio on the road di 7 giorni in Scozia è partito da Edimburgo, anche se per il momento non l’abbiamo visitata, decidendo di lasciarla indietro per dedicarle un intero weekend e la dovuta calma, ed è fondamentalmente consistito in un anello iniziato nel Fife e finito a Stirling.
Qui sotto ti riporto le varie tappe e i relativi link a ciascun articolo:
LEGGI ANCHE: Scozia on the road: itinerario completo dalla Cosa del Fife, le Highlands e l’Isola di Skye
Lungo questo splendido viaggio abbiamo fatto alcuni trekking eccezionali, mai nulla di particolarmente impegnativo, che ci hanno permesso di godere appieno della bellezza naturale della Scozia e godere di alcuni paesaggi sensazionali. Lungo tutto il paese ci sono tantissimi percorsi incredibili, ma per ovvie questioni di tempo, ne abbiamo dovuti selezionare solo alcuni.
Come vedrai, escuso Loch Ness, tutti i percorsi sono sull’Isola di Skye, un vero e proprio paradiso naturale e meta ideale per gli amanti del trekking.
Un altra zona nevralgica della Scozia per gli amanti dell’outdoor e del trekking è sicuramente la zona di Fort Williams, cittadina all’ombra del Ben Nevis, la montagna più alta del Regno Unito. Fort William è infatti spesso chiamata la capitale outdoor del Regno Unito in quanto destinazione unica e gettonatissima per gli amanti di alpinismo, trekking, sci, ma anche bici e tanti altri sport.
Il Ben Nevis è sicuramente una delle attrazioni più di spicco di Fort William: con i suoi 1345 metri d’altezza, sono in molti coloro che si dilettano nello scalare la montagna fino alla sua cima, che in realtà è la cupola crollata di un antico vulcano.
Noi questo trekking lo abbiamo saltato, preferendo una passeggiata nel piccolo centro dove abbiamo pranzato, e poi andare alla scoperta delle Cascate di Steall. Per saperne di più ti rimando all’articolo dedicato LEGGI ANCHE: Le Highlands Scozzesi in auto: fra castelli, paesaggi mozzafiato e loch misteriosi
Anche nella Valle di Glencoe ci sono alcuni meravigliosi trekking come il Devil’s Staircase, l’Alt Coire Gabhail e il circuito del Buachaille Etive Beag (la Valle delle Lacrime, una delle montagne più iconiche di Glencoe), che però noi abbiamo saltato limitandoci ad attraversare la valle in auto e fermarti qua e là per ammirare il paesaggio.
In questo articolo ti parlerò quindi di 4 percorsi (+1) di trekking che abbiamo percorso noi lungo il nostro viaggio in auto in Scozia e che secondo me vanno assolutamente inclusi in un on the road nel paese, sempre che tu sia un amante delle camminate. Sono tutti piuttosto semplici ma, anche nel caso tu non fossi un camminatore, dagli comunque un’occhiata perchè per quasi tutti è possibile farne un primo pezzo del sentiero senza completare l’intero trekking.
I migliori 4 trekking in Scozia
Loch Ness - Highlands
Fairy Pools - Isola di Skye
The Quiraing - Isola di Skye
Old Man of Storr - Isola di Skye
Steal Waterfalls - Highlands
Trekking a Loch Ness
Impossibile non aver mai sentito parlare di Loch Ness o Lago Ness (in gaelico, Loch Ness), il celebre lago d’acqua dolce delle Highlands scozzese diventato famoso per la leggenda di Nessie, il mostro che si narra abiti le sue acque.
Come già accennato nell’articolo dove abbiamo parlato di Loch Ness dal punto di vista turistico - Le Highlands Scozzesi in auto: fra castelli, paesaggi mozzafiato e loch misteriosi - ti ho già spiegato che noi abbiamo preferito evitare la parte più battuta del luogo per dedicarci alla sponda opposta del lago - il lago infatti è molto lungo e stretto - e fare un bel trekking che includesse sia le Cascate di Foyer che Loch Ness.
Di per sé, il Lago non è nulla di incredibile personalmente: penso che la Leggenda di Nessie sia solo un escamotage per attirare più gente nella zona. Un salto bisogna farcelo per forza, si tratta di un luogo da non perdere ma a cui sinceramente sono grata non aver riservato troppo tempo.
Visitare Loch Ness da solo secondo me vale poco la pena, meglio abbinare un trekking come abbiamo fatto noi o magari alla visita del Castello di Urquhart e poi ripartire; diffidate dei tour che vi propongono crociere sul Lago o giornate intere a Loch Ness, per me le Highlands offrono tanto altro da vedere!
Per quel che riguarda il nostro trekking, oltre al Lago di Ness abbiamo deciso per un percorso che includesse anche le Cascate e il Fiume Foyers, trovandosi a ridosso di Loch Ness.
Il percorso è decisamente facile ma suggestivo: si tratta di un anello di 7 km totali con 155 metri di dislivello, per una durata totale di 2 ore.
Abbiamo lasciato l’auto presso il parcheggio delle Cascate di Foyer, dove c’è anche un piccolo cafè e un negozietto di souvenir, pagando 2£ per 4 ore. Da qui ci siamo incamminati verso il lago, ammirandolo dapprima dall’alto, nei pressi della cascata, e poi scendendo verso riva.
Le Cascate di Foyer sono enormi e impetuose, la potenza dell’acqua è incredibile: le abbiamo ammirate lateralmente, senza raggiungere la base. Lungo il percorso c’è modo di ammirare scorci meravigliosi sul lago ma anche una zona molto divertente sulla riva del lago, con sculture, zone picnic e altalene.
Senza ombra di dubbio per noi questo è stato il modo migliore di fare una tappa al lago, sfruttando il tempo nel miglior modo e ovviando la massa di turisti che si concentra sulla sponda opposta del lago.
Qui sotto qualche dato nel dettaglio del percorso tracciato personalmente - clicca qui per aprire il percorso Wikiloc con la traccia che puoi tranquillamente seguire sull’app dal tuo telefono.
Trekking alle Fairy Pools
Le Fairy Pools sono uno dei luoghi più magici e mozzafiato sull’Isola di Skye: si tratta di piscine naturali di acqua cristallina che si trasformano in piccole cascate situate ai piedi del rilievo Black Cuillins, nei pressi di Glenbritte, e che originano dal fiume Britte.
Qui noi abbiamo intrapreso un trekking ad anello attraverso le Fairy Pools e che ci ha poi portato ad attraversare l’intera valle di Glen Britte sotto la pioggia battente, ma non preoccuparti: puoi tranquillamente visitare queste piscine naturali raggiungendole con una passeggiata non troppo impegnativa e poi tornare indietro, impiegando 1 oretta per fare le cose con calma.
Dal parcheggio si attraversa la strada, dove si trova l’inizio del sentiero: troverai un piccolo cartello verde con l’etichetta “Sligaghan”. Per raggiungere la prima piscina dal parcheggio ci vogliono circa una ventina di minuti, ma vale la pena proseguire per ammirare anche le altre pozze, se riesci fino alla fine del sentiero che costeggia piscine e giume: sono davvero meravigliose.
Il sentiero classico è molto facile, un po’ in salita ma tutto ricoperto di ghiaia (in caso di pioggia diventa un po’ fangoso, ma nulla di impraticabile), quindi adatto anche a dei bambini; se poi sei un temerario allora puoi anche provare a immergerti nelle acque gelide delle piscine!
Arrivati al termine del sentiero che costeggia le Pools, a circa 232 m di altitudine, noi ci siamo immessi nel sentiero verso sinistra, per effettuare un anello sulla via del ritorno al parcheggio. L’obiettivo era di arrivare a Bealach a’ Mhaim, da cui si ha un’eccellente vista sulle cime settentrionali dei Cuillin, ma purtroppo la pioggia incessante ci aveva letteralmente distrutti, per cui abbiamo accorciato leggermente il percorso.
In totale, il percorso che abbiamo fatto noi è di circa 9 km con un dislivello di 298m, e ci abbiamo impiegato circa 2 ore, ma siamo stati parecchio rallentati dalla pioggia battente.
Qui sotto qualche dato nel dettaglio del percorso tracciato personalmente - clicca qui per aprire il percorso Wikiloc con la traccia che puoi tranquillamente seguire sull’app dal tuo telefono.
Trekking al The Quiraing
The Quiraing è un’altro must-see dell’Isola di Skye: si tratta di un altopiano vulcanico situato nella parte orientale del Meall na Suiramach situato sulla punta nord della penisola del Trotternish, offre uno dei paesaggi e delle viste più mozzafiato di tutta la Scozia. Mi sento di dirti che il Quiraing vale di per sé un viaggio in Scozia!
Quello che abbiamo fatto noi qui è un trekking ad anello di media difficoltà per la pendenza di alcuni tratti, della lunghezza di 7 km esatti che permette di godere di panorami incredibili lungo tutto il percorso che parte da un comodo parcheggio dove abbiamo lasciato l’auto pagando 3£.
Il percorso parte proprio dalla parte opposta del parcheggio, ti basterà seguire la folla: sì, purtroppo la prima parte del sentiero, quello più semplice, è parecchio battuto.. poi però la maggior parte delle persone tornano indietro mentre noi abbiamo proseguito fino alla cima dell’altopiano - credimi la vista pazzesca varrà tutta la fatica.
Senza fermarsi si compie in circa 2 ore, ma considerando le varie pause per ammirare i paesaggi mozzafiato meglio considerarne circa 3: ammirerai colline, laghi, montagne e formazioni rocciose particolarissime quanto i loro nomi, come il The Needle, un pinnacolo di 37 metri, o il The Table, un plateau erboso, ma anche The Prison, un picco roccioso a forma di piramide che ricorda una torre fortificata.
Se non sei una “persona da trekking”, sappi che puoi fare una tappa al The Quiraing anche senza percorrere l’intero anello: ho visto molte famiglie e persone chiaramente non in tenuta da escursionista avventurarsi nella prima parte di sentiero, quella più semplice, e tornare indietro dopo i primi 2-3 km.
Questo è in assoluto il trekking più bello fra tutti quelli che abbiamo fatto qui in Scozia: una volta sull’altopiano si ha una vista incredibile sull’isola! Per chi soffre di vertigini potrebbe essere un po’ traumatico, ma ti garantisco che ne varrà la pena.
In generale il sentiero è ben segnalato e ben percorribile ma in caso di pioggia, cosa ovviamente molto probabile, può esserci parecchio fango.
Nel complesso si tratta quindi di un anello di 7 km esatti, con un dislivello di 250 metri: la salita è praticamente solo nel tratto a metà per raggiungere l'altopiano, ma si fa bene. E’ quasi più complessa la ripida discesa finale, in quanto il sentiero è friabile e spesso infangato: in questo punto meglio andare con calma e avere pazienza. Senza fermarci noi abbiamo impiegato 2 ore esatte, 2 ore e mezza considerando le varie pause.
Se vieni a Skye, mi raccomando non perderti questa camminata incredibile: credimi, mi ringrazierai!
Qui sotto qualche dato nel dettaglio del percorso tracciato personalmente - clicca qui per aprire il percorso Wikiloc con la traccia che puoi tranquillamente seguire sull’app dal tuo telefono.
Trekking all'Old Man of Storr
L’Old Man of Storr è un’altro simbolo ed icona dell’Isola di Skye: anch’esso situato sulla penisola Trotternish, non è che una particolare formazione rocciosa che, grazie alla forma di un maestoso monolito di 55 metri sul Monte Storr che si narra altro non sia che il dito di un gigante. Secondo questa leggenda infatti, l’Isola di Skye era un tempo abitata da giganti: quando uno di questi morì, venne sepolto lasciando fuoriuscire solo il suo pollice.
Il Monte Storr raggiunge un’altitudine 719 metri totali e può essere scalato a piedi tramite un sentiero ben segnalato e relativamente semplice e percorso anche dai bambini: a un passo normale è possibile arrivare al punto di osservazione sulla destra dei pinnacoli rocciosi in una quarantina di minuti.
Considera che il percorso è spesso affollatissimo grazie alla sua fama mondiale che lo ha reso simbolo della Scozia intera, per cui l’ideale è avventurarvisi prima delle 10:00. Io l’ho fatto in solitaria nel primo pomeriggio, in quanto Enri era stanco della pioggia ed è rimasto in macchina, ma era perfettamente fattibile: c’era gente ma nulla di scandaloso.
Il percorso è breve ma incredibile, la vista dei monoliti è qualcosa di impagabile: anche qui sembra ci sia lo zampino della magia di cui si narra nelle leggende.
Io l’ho fatto a passo bello spedito per far aspettare il meno tempo possibile Enrico in auto e ci ho messo un’oretta e mezza scarsa per fare circa 5 km con dislivello di 300 metri ma abbastanza ben spalmati.
Anche in questo caso si tratta di un anello abbastanza semplice, percorribile tranquillamente anche da famiglie con bambini e persone poco allenate: il sentiero è battutissimo, ben segnalato e completamente spianato e fatto di ghiaia.
La traccia inizia proprio dal parcheggio, sullo stesso lato della strada, dove ci sono anche i bagni e un piccolo bar: lo spazio non è tantissimo, ma ho visto anche tante macchine parcheggiate tranquillamente sulla strada.
Alla fine del parcheggio c'è un cancello di legno che dovrai attraversare per intraprendere il sentiero di ghiaia che curva su per la collina.
Al primo bivio il sentiero sterrato si divide in due ma entrambi si ricongiungono più in alto sul pendio: li percorrerai entrambi seguendo l’anello, per cui prendi il primo a destra e tornerai da quello a sinistra.
Dall'alto i panorami sono fantastici, si affaccia sul mare, sulle isole di Raasay e Rona e poi oltre, sulla terraferma. Guardando a sud ci sono viste degli "Storr Lochs" e poi di Portree e delle colline di Cuillin.
Su Skye non puoi perderti una visita all’Old Man of Storr, per lo meno devi arrivare ai piedi dell’Old Man e alla peggio tornare indietro, ma l’anello è talmente corto che io ti consiglio di percorrerlo per intero!
Qui sotto qualche dato nel dettaglio del percorso tracciato purtroppo non da me (ho avuto qualche problema con il GPS durante la camminata e non è partita la registrazione, ma ho percorso io stessa questa traccia, puoi fidarti come se fossi mia - clicca qui per aprire il percorso Wikiloc con la traccia che puoi tranquillamente seguire sull’app dal tuo telefono.
Steall Waterfalls
Un breve accenno alle meravigoliose Steall Waterfalls, immerse nella natura, a circa 20 minuti di auto da Fort William: qui non abbiamo fatto un vero e proprio trekking, ma raggiungerle e tornare indietro si percorrono circa 3,5 km in mezzo al bosco, fra le montagne del Glen Nevis, per cui si meritano di diritto un posticino in questo articolo.
Note anche come "An Steall Bàn" che significa "beccuccio bianco" in gaelico, costituiscono le seconde cascate più alte della Scozia con i loro 120 metri di altezza!
La passeggiata per arrivare alle Cascate attraversa la Nevis Gorge raggiungendo infine la cascata all'interno della splendida Glen Nevis è di circa 3,5 km totali per andare e tornare, e ti occuperà circa un paio d’ore. Il percorso è piuttosto facile, parte dal parcheggio Steall Falls Upper Car Park ed è tutto su un sentiero molto battuto: c’è qualche punto roccioso un po’ più ostico, ma nulla di tragico, e un ponte di corda in prossimità delle cascate vere e proprie che ti permetterà di arrivare alla base di queste. Se non te la senti puoi fermarti prima e ammirarle da poco lontano, già dal ponte la bellezza delle Steall Waterfalls è impressionante! Il ponte che attraversa il fiume è infatti costituito solo da uno spesso cavo (con due cavi aggiuntivi a cui aggrapparsi): è molto corto e poco alto, inoltre l’acqua sul fondo è davvero poca.
Questi sono i trekking che abbiamo fatto noi durante la nostra settimana on the road in Scozia, ma il paese è pieno di tantissimi altri splendidi percorsi. Se ami camminare, troverai sicuramente pane per i vostri denti.
In generale comunque, le altitudini non sono eccessive, per cui le camminate sono tutte adatte a livello moderato-facile.
Per quel che riguarda l’attrezzatura, io ti consiglio alcoluni elementi assolutamente indispensabili:
uno zaino comodo, con cinghie che si allacciano in vita e al petto: io con il North Face Borealis Classic mi trovo sempre benissimo, è perfetto sia per il trekking che per passeggiare normalmente. Io ti consiglio spassionatamente di munirti anche di un impermeabile per lo zaino: se ti imbatti in pioggie come quella che abbiamo beccato noi alle Fairy Pools, ti servirà per non trovarti lo zaino completamente zuppo. Se utilizzi un North Face Borealis (Classic o non, comunque con un litraggio sui 20-30l) allora ti consiglio questo Parapioggia da Zaino, comodo e leggero;
l’impermeabile è la prima cosa che devi mettere nello zaino prima di imbarcarti in qualsiasi trekking in Scozia: quando non te lo aspetti potrà tornarti utile. Come ti ho già detto il tempo è davvero mutevole, cambia spesso durante il giorno e anche in base al luogo;
delle buone scarpe da trekking, preferibilmente in Goretex: io utilizzo il modello X Ultra della Salomon in Goretex, probabilmente il mio miglior acquisto di sempre e sono state perfette in Scozia per camminare nel fango e sotto la pioggia! Qualsiasi sia la scarpa che scegli, ricordati di avere sempre in valigia anche un pacchetto di cerotti Compeed che tornano sempre utili quando c’è da camminare tanto;
Occhiali da sole sportivi, nella speranza che tu ne abbia la necessità: occhiali da sole polarizzati Queshark non me ne separo più: resistentissimi e bellissimi, ci sono in tantissime varianti di colore, per non parlare dell'eccellente rapporto qualità-prezzo;
Per quel che riguarda l’abbigliamento ti consiglio di vestirti a strati e di avere sempre un cambio completo (sì per completo intendo anche calzini e mutande) in auto, soprattutto a Skye: noi ci siamo dovuti cambiare da capo a piedi dopo il trekking alle Fairy Pools dove abbiamo camminato letteralmente per ore sotto la pioggia torrenziale. Felpe, pile, giacca antivento, l’ideale sarebbe anche avere dei pantaloni impermeabili per il trekking.
Per limitare l’uso di bottiglie di plastica non dimenticare una borraccia o bottiglia in acciaio. Noi utilizziamo il modello in acciaio termico da 1l della Sparrow: sia io che Enrico ne abbiamo una e di tutte le varie marche e tipi che abbiamo provato questa è indubbiamente la migliore.
Per il vento intenso che spesso incontrerai in Scozia, soprattutto a Skye, ti consiglio il Connettivinastick labbra: un vero salvavita - credimi mi ringrazierai!
Mi raccomando, se non l’hai ancora fatto, scarica l’app Wikiloc: è utilissima per cercare i percorsi ovunque ti trovia e selezionare quelli più adatti a te. E' disponibile una versione gratuita, con qualche limitazione sulle mappe offline, e una versione premium che personalmente utilizzo. Pago 14,99 € per l'abbonamento annuale, che per me vale totalmente il prezzo irrisorio che ha (si tratta di 1,25 € al mese) e permette di scaricare tutte le mappe offline, così anche in caso di perdita di campo potrai orientarti grazie al gps.
Qui termina questa piccola guida ad alcuni dei più bei trekking che la Scozia può offrire: come già accennato nell'introduzione ce ne sono tantissimi nel paese, ma essendo costretti a fare delle scelte, questi sono secondo me i migliori che incontrerai in un itinerario on the road tipo il nostro. Per saperne di più LEGGI ANCHE: Scozia on the road: itinerario completo dalla Cosa del Fife, le Highlands e l’Isola di Skye
Ti consiglio inoltre di dare un’occhiata alla guida su come organizzare un viaggio on the road in Scozia, dove troverai tantissime informazioni utili su dove alloggiare, come noleggiare un auto e tanto altro! LEGGI ANCHE: Come organizzare un viaggio on the road in Scozia
Non perderti tutti gli approfondimenti sulle tappe di questo incredibile viaggio:
parte 1 - giorno ① - Costa del Fife e i pittoreschi villaggi di pescatori in Scozia
parte 2 - giorni ① e ② - Dundee, Aberdeenshire e la Scozia nord-orientale
parte 3 - giorni ③ e ⑥ - Le Highlands Scozzesi in auto: fra castelli, paesaggi mozzafiato e loch misteriosi
parte 4 - giorni ④ e ⑤ - L'Isola di Skye: due giorni on the road nella natura selvaggia della Scozia
Extra:
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Vuoi partire per un viaggio in auto in Scozia ma non sai da che parte iniziare? Allora lascia che ti presenti la mia mappa digitale di questo viaggio on the road: la Costa del Fife e i villaggi di pescatori inclusa St. Andrews, Dundee, la Scozia nord-orientale e l’Aberdeenshire, le Highlands centrali e occidentali inclusa Stirling e infine la magica Isola di Skye.
Grazie a questa mappa potrai avere una base su cui costruire il tuo intero viaggio on the road in Scozia.
Si tratta di una mappa privata su Google Maps su cui troverai:
più di 100 luoghi da visitare inclusi edifici storici, castelli, musei, e spiagge
i migliori spot fotografici
i migliori trekking da fare in Scozia
attrazioni e attività personalizzate in base alla mia esperienza
i castelli più belli del paese
dove pernottare e dove parcheggiare l’auto
dove mangiare (ristoranti, cafè, e tanto altro)
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turas math a bhith agad - buon viaggio in gaelico scozzese
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