Oggi ti porto in una splendida meta sull’appennino Tosco-Emiliano, nel Parco Regionale del Corno alle Scale, dove trascorrere una giornata immersi nella natura ammirando le splendide Grotte di Labante e di Soprasasso.
Si tratta di un luogo davvero suggestivo e talmente incredibile da risultare a tratti magico: sembra davvero impossibile che la natura abbia potuto dare origine a forme così spettacolari.
In questo articolo ti parlerò un po’ meglio sia delle Grotte di Labante e della sua cascata, delle Grotte di Soprasasso, e del bellissimo trekking che abbiamo fatto per ammirarle entrambe.
Grotte e Cascata di Labante
Situate nel Comune di Laiano all’interno della Borgata di San Cristoforo Labante, le Grotte di Labante sono un’ottima meta da scoprire nei dintorni della Rocchetta Mattei: in poco più di mezz’ore di viaggio in auto (si tratta infatti di circa 20 km) le avrai raggiunte.
Sapevi che le grotte di Travertino di Labante sono tra le più grandi in Italia di questo materiale? La loro particolarità sta nel loro interno, dove la roccia è cava e dà vita ad un fenomeno carsico unico.
Le Grotte di Labante si sono formate grazie al fiume proveniente dalla sorgente di San Cristoforo, che qui forma la Cascata, proprio sotto una piccola chiesa.
Qui l’acqua scende su due speroni di roccia che hanno dato origine a un profilo particolarissimo e che continua a mutare nel corso degli anni: l’acqua calcarea, scendendo dalla roccia, si deposita al di sotto dando vita infatti a un progressivo allungamento della montagna.
Oltre ad essere uno spettacolo naturale unico, la Cascata di Labante è importante anche da un punto di vista scientifico derivando da un fenomeno carsico per cui, invece di scavare un letto, nei millenni ha depositato e tuttora deposita calcite e altre sostanze che nel tempo si pietrificano formando travertino. Come già accennato, queste grotte sono le più grandi in Italia di questo materiale, con una lunghezza di 54 metri e 15 di altezza.
Ma cos’è il Travertino? Si tratta di una formazione rocciosa calcarea, che si forma con la caduta di acqua ricca di carbonato di calcio. Questo materiale è molto resistente ai fenomeni atmosferici e per questo motivo viene spesso estratto ed impiegato nelle costruzioni.
La sorgente di San Cristoforo, da cui originano la Cascata e le Grotte di Labante, è ricchissima si sali di calcio, permettendo la formazione di questa meraviglia della natura. Per questo motivo la sorgente è nota anche come “sorgente pietrificante”.
L’acqua, quando sgorga, fa precipitare i sali che si depositano come incrostazione calcarea su qualsiasi superficie incontrino, inglobando roccia, vegetazione e anche resti animali: per questo il materiale creatosi è poroso e vacuolare, facendo assomigliare la roccia a una spugna.
All’interno delle grotte, infatti, la roccia è totalmente cava e porosa e lo spettacolo è a dir poco mozzafiato.
L’accesso alle grotte è visibile da entrambi i lati della piccola montagna, ma dalla parte destra, quella del piccolo laghetto formatosi sotto la roccia, non è possibile entrare. Dal lato sinistro invece è possibile entrare, facendo molta attenzione perchè le superfici sono parecchio scivolose, ma l’accesso è facilitato da alcune corde che funzionano da parapetto.
La visita alle grotte ha una durata di mezz’ora o poco più e queste sono sempre visitabili con ingresso libero.
Puoi quindi abbinare l’esplorazione della Cascata di Labante e le sue Grotte a una visita all’incantevole Rocchetta Mattei oppure a un meraviglioso trekking che ti porterà alla scoperta delle vicine Grotte di Soprasasso, di cui parleremo tra pochissimo.
Per raggiungerle si impiega circa un’ora da Bologna (50 km), per cui ti consiglio di abbinare la visita a queste grotte a una di queste due cose.
Una volta a Labante, per capire dove si trovano le Grotte basterà prendere come riferimento la chiesa del paese, davanti a cui troverai un parcheggio sterrato gratuito in cui lasciare l’auto.
Sotto al parcheggio troverai il sentierino che ti conduce alle Grotte: qui c’è anche un piccolo bar ristoro e di fronte alle Grotte c’è una bellissima area da pic-nic con tavoli e panchine.
Grotte di Soprasasso
Non lontano dalle Grotte di Labante, sempre all'interno del Parco Regionale Corno alle Scale, troviamo un’altra meraviglia scolpita dalla natura: le Grotte di Soprasasso.
Difficile spiegarsi come proprio qui gli eventi naturali come pioggia, vento e umidità, sono riusciti a modellare la roccia creando insenature e scolpendo la roccia in strani e perfetti disegni che ricordano tanti alveoli che ricordano un enorme alveare. E’ davvero impossibile credere che sia stata la natura.
Per la geomorfologia, questi alveari altro non sono che dei tafoni, cavità alveolari sub sferiche che si formano in rocce come l’arenaria, granulosa e con pareti lisce grazie all’azione del vento. I geologi ritengono che i tafoni di Soprasasso siano dovuti all’azione aggressiva dell’acqua di condensa dell’umidità ed al vento.
Le Grotte di Soprasasso sono in realtà tre: la Grotta di Soprasasso, la Grotta buia e la Grotta dei piatti.
La Grotta di Soprasasso non è in realtà una grotta ma una larga insenatura che si insinua sotto allo sperone roccioso.
Ma è la Grotta dei Piatti a conquistarsi il titolo della più scenografica: così chiamata per le tante cavità rotonde che ricordano dei piatti.
La Grotta Buia è più difficile da raggiungere perché in alto e la salita è difficile con il terreno sabbioso e friabile; io non sono riuscita ad entrare, ma se vuoi avventurarti all’intero meglio avere con te una torcia.
Anche per raggiungere le Grotte di Soprasasso ci si impiega circa una cinquantina di minuti in auto da Bologna (40 km), per cui ti consiglio di abbinare la visita a queste grotte a quelle di Labante, che sono davvero vicine: tra qualche riga ti porterò a scoprire il percorso di trekking ad anello che abbiamo fatto noi da Labante e che ci ha portato alle Grotte di Soprasasso.
Se invece decidi di visitare solo quelle di Soprasasso, allora dovrai impostare sul navigatore impostare Via Monte Cavalloro a Vergato. Prima di arrivare alla Chiesa abbandonata di Cavalloro troverai sulla sinistra c’è un piccolo cartello piantato nel terreno con scritto “Grotte di Soprasasso”. Il sentiero per raggiungere le grotte parte da lì ed è più corto e semplice rispetto a quello completo che vediamo ora.
Trekking alle Grotte di Labante e Grotte di Soprasasso
Per una bella giornata all’aria aperta, questo trekking è l’ideale: si tratta di un percorso di poco meno di 12 km nel Parco Regionale del Corno alle Scale, sull’Appennino Tosco-Emiliano!
Il trekking si sviluppa partendo dalle Grotte di Labante lungo un anello che ti porterà ad ammirare anche le incredibili Grotte di Soprasasso. Questo percorso è noto anche come il Sentiero delle Tane e percorrendolo attraverserai anche il Torrente Aneva, dove noi ci siamo goduti le sue acque fresche e pulite durante una piccola pausa.
Il dislivello complessivo è di circa 550 metri: ci sono parecchi sali e scendi, ma nulla di particolarmente impegnativo, e i panorami che ammirerai alleggeriranno il tutto.
Noi ci siamo portati il pranzo al sacco e abbiamo mangiato negli spiazzi davanti all’ultima delle Grotte di Soprasasso, da dove si ha una vista spettacolare sulla valle!
Qui sotto ti lascio tutte le info sul percorso e la mia traccia da poter seguire su Wikiloc.
Allora, cosa ne pensi di queste meraviglie naturali? Ci andrai?
Fammi sapere e non esitare a contattarmi per qualunque informazione!
Comments