Questa zona della Toscana è perfetta per un weekend tutto italiano: noi siamo partite Venerdì pomeriggio e siamo rientrate Domenica sera. Ovviamente per una visita approfondita, che includa anche gli interni di chiese e monumenti, occorre qualche giorno in più, dipende da che tipo di viaggio state organizzando. Noi abbiamo visto tante cose in poco tempo, senza però rinunciare a degustazioni di vini e piatti tipici.
La posizione strategica di Montepulciano la rende il luogo ideale per partire alla scoperta di questo bellissimo angolo della Toscana: Pienza, il borgo termale di San Filippo, la famosa Montalcino e tanti altri borghi sono tutti facilmente raggiungibili in breve tempo. Per questo abbiamo scelto Montepulciano come prima tappa di questo tour in Val d’Orcia, San Gimignano e Volterra fra amiche.
Ma vediamo subito il nostro itinerario:
Montepulciano
San Quirico d’Orcia: Cappella della Madonna di Vitaleta - Cipressi Ring
Pienza
Bagni di San Filippo
San Gimignano
Volterra
Montepulciano
Situato sulla cima di un colle, a sud della Toscana e non lontano da Siena, Montepulciano è un borgo medievale di rara bellezza, con eleganti palazzi rinascimentali, antiche chiese, splendide piazze e piccoli angoli nascosti, per non parlare del favoloso panorama sulla Val d'Orcia e la Val di Chiana. Montepulciano ha origine etrusche ma è nel corso del XVI secolo raggiunse davvero il massimo del suo splendore, sotto il dominio della potente famiglia dei Medici.
La nostra visita a Montepulciano è iniziata da Porta al Prato: la città è racchiusa da antiche ed imponenti mura ed è attraversata al centro dal Corso, la strada principale, da cui si diramano vicoli e strade più strette.
Il Corso di Montepulciano è una raffinata via Cinquecentesca, sede di molti palazzi patrizi, ed è costituita dai tre segmenti delle vie di Gracciano, dell’Opio e di Voltaia. In via Gracciano, dove era situato il nostro hotel, su una scalinata con balaustra troviamo la chiesa quattrocentesca di Sant’Agostino e in piazza Michelozzo noterete la famosa Torre di Pulcinella con la tipica maschera che batte le ore.
Ma il cuore di Montepulciano è Piazza Grande: tutto attorno troviamo alcuni dei palazzi più belli, fra cui la Cattedrale che è una “quasi copia” del Palazzo della Signoria di Firenze. Piazza Grande è considerata la “Perla del Cinquecento” ed ha ospitato numerose produzioni internazionali fra cui la serie tv “Medici – Master of Florence” ma anche “New Moon” della saga di Twilight.
Il pomeriggio è passato così, fra le viuzze di questo splendido borgo ed è terminato con una fantastica degustazione di vini e prodotti tipici della Val d’Orcia, di cui parleremo tra poco, e a seguire un’ottima cena appena fuori da Montepulciano e per concludere un giro di alcuni locali nel Borgo, assaggiando un calice di vino in ognuno.
Ma vediamo ora di concludere la nostra visita di Montepulciano, in cui non poteva mancare il Tempio di San Biagio: un capolavoro di Angelo da Sangallo, è il più alto edificio con pianta a croce greca dell’architettura rinascimentale. Il Tempio troneggia nel mezzo di un prato appena fuori dal borgo, facilmente raggiungibile con una camminata di 10min dal centro o anche in macchina, motivo per cui ce lo siamo tenute per il Sabato mattina in modo da raggiungerlo in auto e poi di lì proseguire il nostro tour della Val d’Orcia.
Dove dormire a Montepulciano
Per comodità la prima sera abbiamo alloggiato in centro a Montepulciano, in modo da visitare il borgo il Venerdi pomeriggio e la sera, e poter partire in mattinata dopo una visita al Tempio di San Biagio, dirette alla Cappella della Madonna della Vitaleta.
Abbiamo soggiornato al Guesthouse Via Di Gracciano - Adults Only (83€ per una doppia): la posizione era fantastica, in pieno centro storico, e la stanza deliziosa e spaziosissima. Il proprietario è stato molto carino e ci ha dato un sacco di indicazioni utilissime su cosa fare e visitare, e anche una mappa del borgo con segnalate tutte le attrazioni e le vie più importanti. La macchina l’abbiamo lasciata nel Parcheggio 1-P1, appena fuori dalla porta al Prato: la sera non si paga.
Dove mangiare a Montepulciano
Insieme a Montalcino, Montepulciano è nota per la grande produzione di vino rosso: il suo Nobile di Montepulciano, uno dei vini più apprezzati sia in Italia che all'estero, lo potrete assaggiare in uno dei numerosi piccoli wine bar sparsi per il borgo - molti dotati di una terrazza panoramica, dalla quale poter ammirare lo splendido panorama sulla Val d’Orcia. Ci sono anche tantissime opportunità di effettuare degustazioni di vino e visitare le cantine. Io vi consiglio assolutamente di provare quest’esperienza estremamente caratteristica e tipica della zona.
Cantina Gattavecchia
Abbiamo fatto una degustazione in orario aperitivo alla Cantina Gattavecchia, facilmente raggiungibile a piedi dal centro storico, merita davvero. La Cantina ha una splendida terrazza panoramica in cui abbiamo fatto la nostra degustazione in tempo per il tramonto, godendoci un panorama mozzafiato sulla Val d’Orcia. Già solo questa valeva la visita, e invece hanno anche un menù eccezionale. Abbiamo ordinato un tagliere misto di salumi e affettati locali, accompagnati da calici di Nobile: inutile dirvi che era tutto buonissimo. Il prezzo non è proprio a buon mercato ma ne vale la pena, considerando che inclusa c’è anche una visita all’immensa cantina.
La Dogana Enoteca è un posticino a 15 minuti di macchina da Montepulciano, che vale tutta la strada da percorrere! Potrete fermarvi per un'ottima degustazione di Nobile di Montepulciano o per assaporare i prodotti della tradizione Toscana in una location splendida e molto curata.
Il ristorante è situato su una collinetta, dal cui giardino si gode di una splendida vista sulla Valle. Il menu cambia di stagione in stagione, badandosi sui prodotti raccolti nel loro orto. Potrete scegliere fra le varie portate singole o il menu con o senza degustazione di vini. Ad ogni modo io ve lo stra consiglio al tramonto, anche se mantiene il suo fascino anche quando cala il buio.
Abbiamo mangiato divinamente, e nonostante il rapporto qualità prezzo sia ottimo, il conto è un po’ salato.
San Quirico d’Orcia
Sabato mattina, partite dal Tempio di San Biagio di Montepulciano, ci siamo dirette in direzione San Quirico d’Orcia, facendo due fermate tattiche alla Cappella della Madonna di Vitaleta e al Cipressi Ring, prima di fare una breve passeggiata nel centro di San Quirico.
Il borgo di San Quirico d'Orcia si trova in cima a una piccola collina, sopra i resti dell' antico villaggio di Osanna, a metà strada tra altri due famosi borghi della Val d' Orcia: Montalcino e Pienza. Il borgo mostra ancora oggi la sua struttura medievale originale e si trova all' interno di una caratteristica cinta muraria, divisa dalla via principale, Via Dante Alighieri. Proprio fuori di questa cinta muraria troverete molti spazi per parcheggiare la macchina. Ci sono quattro porte alle città, se entrate dalla porta a nordovest incontrerete subito la Collegiata di San Quirico e Giulitta, una splendida chiesa romanica. Dietro ed a fianco della Collegiata, si trova Palazzo Chigi, che oggi ospita il comune della città. Continuando lungo Via Dante Alighieri, si arriva a Piazza della Libertà, il cuore di San Quirico d’Orcia. Qui vale la pena di visitare la Chiesa di San Francesco, detta anche Chiesa della Madonna, che ospita la statua in terracotta della Madonna, opera di Andrea della Robbia, spostata dalla vicina Cappella Vitaleta. Proseguendo lungo questa strada, troverete molti negozi e ristoranti fino a raggiungere la Chiesa di Santa Maria Assunta. Da non perdere i curatissimi Horti Leonini, splendido esempio di giardini all' italiana, con accessi dalla centrale Piazza della Libertà. Dalle mura fortificate che circondano gli Horti, è possibile godere di una strepitosa vista sulla Val d'Orcia. Noi ci siamo fermate un paio d’ore, più che sufficienti per una bella passeggiata fra i vicoletti del borgo e per ammirare gli edifici dall’esterno. Ci siamo poi dirette verso Pienza appena in tempo per pranzo.
Cappella della Madonna di Vitaleta
La Cappella della Madonna di Vitaleta si trova nelle colline della Val d’Orcia, sulla strada che da San Quirico d’Orcia porta a Pienza, ed è uno degli angoli più belli e suggestivi di questa zona della Toscana, tutelata dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità.
La troverete tra campi e filari di cipressi ed è dedicata alla Madonna che una volta apparve a una pastorella. Si trova su una strada sterrata ed è raggiungibile seguendo una piccola insegna che dalla strada principale, dopo 2km, vi permetterà di parcheggiare la macchina e finire gli ultimi 500m a piedi.
Questa Cappella, piccola e sperduta tra i campi della Val d’Orcia, fu per molti anni luogo di adorazione del simulacro della Vergine della Consolazione, fino a quando, nel 1553 venne inserito al suo interno una celebre statua della Vergine riconducibile ad Andrea della Robbia. La statua, oggi conservata nella Chiesa della Madonna di Vitaleta nel centro di San Quirico d’Orcia, ha una storia interessante: si dice, infatti, che fu proprio la Vergine, apparendo ad una pastorella, a suggerirle che i fedeli si recassero in una bottega di Firenze dove avrebbero trovato la statua da porre nella chiesa di Vitaleta.
La Cappella della Madonna di Vitaleta è una tappa imperdibile del vostro tour della Toscana: lo scenario è incredibile! Se avete tempo extra vi consiglio una bella camminata o un giro in bici sui vari percorsi nelle colline della Valle che passano per questa zona. All’esterno della Cappella c’è un piccolo bar, il Ristoro Vitaleta, che per quanto sia carino e suggestivo, non merita dal punto di vista del menu. Noi l’abbiamo provato per colazione e siamo rimaste abbastanza deluse.
Cipressi Ring - i cipressi di San Quirico
A sud di San Quirico d’Orcia, a pochi chilometri dalla cittadina, avvisterete il famosissimo gruppo di cipressi disposti in semi-cerchio. Per raggiungerli potete accostare in sicurezza sulla strada e attraversare (facendo molta attenzione!) e raggiungere i Cipressi in pochi passi.. l’alternativa, è quella di fare il giro da dietro attraversando la campagna e lasciando la macchina in un parcheggino a qualche centinaia di metri dal semicerchio, prima di una casa. La strada è sterrata e poco piacevole, per cui a posteriori, vi consiglio sicuramente la prima alternativa.
Pienza
Pienza è un’altro splendido borgo della Val d’Orcia, anche nota come la città di Papa Pio II. Pienza ha ottenuto il riconoscimento di sito Unesco nel 1996 e viene spesso definita la “città ideale del Rinascimento” (o Città Utopia): venne realizzata in pochissimo tempo (circa tre anni) diventando un complesso ricco di belli e armoniosi palazzi, costruzioni religiose e con una piazza centrale tutta da ammirare.
Ma Pienza è anche famosa per essere la città del cacio! Il pecorino of Pienza è un formaggio molto saporito, più o meno stagionato, fatto con il latte di pecora: il borgo è pieno di piccoli negozi che vendono tantissime varietà di pecorini, insieme a tantissimi altri prodotti locali tipici.
Noi siamo arrivate appena in tempo per un bel pranzo a base di prodotti tipici e poi ci siamo dedicate a una bella passeggiata per il centro storico passando per Piazza Pio II, e il Duomo. Di fronte, c’è il Palazzo Comunale, risalente alla metà del 1400. Sempre nella Piazza troverete Palazzo Borgia e il Museo-Palazzo Piccolomini con il suo giardino pensile dal quale si può ammirare un panorama splendido su tutta la Val d'Orcia.
A Pienza ci sono tantissimi angoli splendidi, ma il più bello è decisamente Via dell’Amore: un vicolo che si apre sul panorama mozzafiato della Val d’Orcia.
Dove mangiare a Pienza:
A Pienza vi consiglio assolutamente la Trattoria Latte di Luna, una piccola trattoria alla mano nel centro storico di Pienza. Non prendono prenotazioni, ma se non avete troppa fretta, in una decina di minuti riusciranno a trovarvi un tavolo. Intanto potrete approfittarne per una passeggiata nei vicoletti di Pienza.
Qui troverete ottimi piatti a base di prodotti locali: non mancano tartufo e soprattutto il pecorino di Pienza. Le porzioni sono giganti e il rapporto qualità prezzo eccellente!
Io ho assaggiato degli eccellenti bici al ragù bianco con porcini, letteralmente fuori di testa, accompagnati da dell'ottimo vino locale.
Bagni San Filippo
Da Pienza, ci siamo poi spostate a Bagni San Filippo, un piccolo paesino famoso per le sue sorgenti naturali, semplicemente stupende: le formazioni calcaree, le cascate e le piccole piscine di acqua calda sono circondate dalla rigogliosa natura del bosco, in un’atmosfera incontaminata e selvaggia. L’accesso alle sorgenti è gratuito, per cui non fatevi assolutamente mancare questa tappa. Una volta parcheggiata l’auto, potrete raggiungere la sorgente lungo un sentiero che corre lungo il fiume e permette un facile accesso (mi raccomando, indossate scarpe comode e non andate in ciabatte!).
L'area è abbastanza grande, ma le prime piscine che si incontrano lungo il sentiero vicino alla strada sono poco profonde e meno caratteristiche. Proseguite lungo il sentiero nel bosco per raggiungere impressionanti formazioni di calcio e delle cascate chiamate "Balena Bianca" per la loro particolare forma. Da qui troverete tantissime piscinette dove potersi sedere e rilassarsi dentro l’acqua caldissima che sgorga dal terreno ad una temperatura di circa 48°C, ciò permette di fare il bagno sia d'estate che d'inverno. Sul fondo delle piscinette potrete trovare un ricco deposito di fango termale, perfetto per maschere per viso e corpo… il tutto gratis!
San Gimignano
Per cena ci siamo spostate infine a San Gimignano girandola Domenica mattina e dove abbiamo alloggiato Sabato notte. Dichiarato Patrimonio dell' Umanità dall' UNESCO nel 1990, San Gimignano è una delle piccole perle della provincia senese che, grazie a un’antica legge che impediva di abbattere le vecchie case se non per costruirne di più belle, è quasi identica alla San Gimignano medievale. Se il Duomo è il simbolo religioso di San Gimignano, il Palazzo del Popolo è il suo corrispettivo civico: a pochi metri uno dall’altro, sono entrambi situati in Piazza del Duomo.
Lasciato il Duomo sulla sinistra, una stradina vi porterà alla Rocca di Montestaffoli, costruita per difendere San Gimignano dagli attacchi di Siena dopo la sottomissione a Firenze. Dell’antica rocca non resta molto ma vale la pena raggiungerla per ammirare una straordinaria vista su San Gimignano e la Valdelsa. L’unica torretta rimasta in piedi di un complesso sistema di difesa, è il punto di vista privilegiato per godersi il panorama.
Piazza della Cisterna è punto di passaggio obbligato di ogni visita a San Gimignano: sulla sommità della collina su cui è costruita la cittadina toscana, è un ottimo posto per riposarsi dopo aver percorso le terribili salite del borgo. Da sempre la “piazza commerciale”, qui si trovavano le botteghe e le giostre; qui c'è anche la Torre del Diavolo, chiamata così perchè si racconta che il proprietario, tornato da un lungo viaggio, la trovò più alta.. chi aveva potuto farlo in sua assenza se non il diavolo in persona?
San Gimignano è un borgo ricco di attività, fra cui il Museo della Tortura e tanti splendidi vicoletti in cui potersi perdere, visitando le tantissime botteghe di prodotti d’artigianato locale, avrete l’imbarazzo della scelta. In particolare, a San Gimignano sono famosissimi la Vernaccia e Zafferano, rinomati in tutto il mondo. Lo zafferano, conosciuto anche come oro giallo, ha più volte salvato San Gimignano perché usato come moneta per pagare i debiti contratti durante le guerre con Siena e Firenze. La Vernaccia, vino bianco asciutto e armonico, si produce a San Gimignano da sempre, apprezzato anche da illustri personaggi come Dante e Boccaccio.
Dove dormire a San Gimignano:
Noi abbiamo alloggiato a “Il Feudo” (83€ in due), appena fuori dalle mura del centro storico di San Gimignano. Location eccellente per la posizione, si trova a pochi passi dal centro, e a qualche minuto a piedi c’è un comodo parcheggio pubblico per la macchina. Anche qui non si paga la notte, per cui abbiamo dovuto inserire solo qualche moneta per la mattina seguente.
Dove mangiare a San Gimignano:
Per cena ci siamo fermate all’Osteria San Giovanni, situata dentro Palazzo Cugnanesi, a pochi passi da Piazza della Cisterna.
Qui troverete ottimi piatti tradizionali dell'eccellenza toscana, oltre che un'ottima selezione di vini delle migliori cantine del territorio.
Tra i piatti tipici del posto vi segnalo i classici crostini toscani con fegatini, taglieri di salumi e pecorini locali, primi piatti con cinghiale e secondi di carne. Io ho assaggiato una particolarissima tartare di manzo con patate allo zafferano, olio al rosmarino e gelato all'aglione della Val di Chiana.. semplicemente spettacolare!
Volterra
Prima di pranzo, abbiamo lasciato San Gimignano e, sulla via del ritorno, abbiamo fatto una breve tappa a Volterra. Volterra è un’antica città della provincia di Pisa, antica città-stato dell’antica Toscana, l’Etruria. Il suo centro storico conserva la sua origine etrusca: di quell’epoca restano infatti la Porta Diana, la maggior parte della cinta muraria, l’Acropoli e la Porta all’Arco, troverete poi svariati edifici d’epoca medievale, come il Palazzo dei Priori, la Fortezza Medicea e la Cattedrale.
Il Museo Etrusco di Volterra custodisce un antico reperto archeologico, considerato tra i più rilevanti al mondo: una scultura chiamata da D'Annunzio: L’Ombra della sera, che vedeva nella sua sagoma allungata l’effetto delle ombre al tramonto. Un altra meta imperdibile è costituita dai resti del Teatro Romano.
Dove mangiare a Volterra:
Per pranzo, appena arrivate a Volterra, ci siamo fermate da Cucina & Vino “Bono”, in pieno centro storico. Questa piccola osteria con deliziosi tavolini sulla strada vi offrirà un’ampia scelta di ricette tradizionali con prodotti locali. Tipici di Volterra sono la zuppa alla volterrana, piatti a base di funghi e tartufi, selvaggina e cinghiale, la trippa alla volterrana e per finire il classico panforte.
Eccoci giunti al termine di questo weekend in Val d'Orcia: il tempo era poco, è stato un viaggio improvvisato, abbiamo cercato di vedere il più possibile. Ovviamente questa terra è splendida e ricca di cultura e splendidi angoli nascosti in meravigliosi e antichi borghi.. forse qualche giorno in più ci avrebbe fatto comodo, ma è stato comunque un fantastico fine settimana all’insegna di ottimo cibo, fiumi di delizioso vino e tante risate con una delle mie mie migliori amiche, per cui non cambierei nulla!
Se cercate una guida per il vostro viaggio in Val D’Orcia allora vi propongo due alternative, entrambe Lonely Planet.
- Lonely Planet Toscana: nella sua ultima edizione risale al 2021, quindi aggiornata e ricca di spunti interessantissimi. Ovviamente copre l’intero territorio della regione e la Val D’Orcia e Volterra ricoprono solo una piccola parte dei contenuti della guida, ma può essere una buona scusa per tornare in Toscana ed esplorare altre parti di questo splendido angolo d’Italia.
- Italia on the road. 40 itinerari alla scoperta del paese: questa non è una vera e propria guida ma più una raccolta di spunti e idee su itinerari e punti d’interesse da inserire nel vostro on the road.
Per qualsiasi dubbio o informazione non esitate a contattarmi qui nei commenti o in privato, solo a completa disposizione! Se questo on the road toscano vi è piaciuto lasciato un like!
Buon viaggio!
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